giovedì 1 maggio 2014

Salis - 1971 - Sa vita ida est - Santagiusta Sound

TRACKLIST :

01- La vita
02- La ragazza del cortile
03- Il nuovo gioco
04- Lavorare e sognare
05- La prima volta
06- Naja
07- Superman
08- Auguri
09- Cambia il suo nome
10- Matrimonio
11- Come allora come strano
12- Vecchio - live
13- Sorella morte
14- Chissà se la luna ha una mamma
15- Cronaca di una cosa

Un ottimo esempio del periodo di transizione tra pop psichedelico e prog ce lo offre il primo album dei Salis, validissima formazione sarda non certo di primo pelo già nel 1971, visto che i membri, durante gli anni 60, militarono in vari progetti musicali, tra cui Barritas e Salis & Salis pubblicando anche alcuni singoli. Un album concept dedicato alla vita di un uomo, dalla nascita alla morte. Sebbene sia ancora legato a certe sonorità anni 60, e contenga ben 13 canzoni quasi tutte intorno ai 3 minuti, è suonato benissimo  e contiene alcuni pezzi abbastanza interessanti per gli amanti del prog italiano. Tra gli altri, a me son piaciuti "Il nuovo gioco", pezzo prog di 3 minuti di buon livello, la sanguigna e hard "Superman", la notevole "Cambia il suo nome", caratterizzata un bell'assolo di chitarra dell'ottimo Francesco Salise, purtroppo scomparso nel 2007 pezzo più lungo dell'album (4:24", noi progger siamo abituati a ben altre cavalcate, invero). La mia preferita dell'album rimane però "Sorella morte", uscita anche su 45 giri e per quello a suo tempo inclusa in una vecchia collection di singoli: bellissimo il contrasto tra il riff e la minicavalcata chitarristica all'inizio ed alla fine, e l'atmosfera sognante del resto della canzone. Molto bello anche il testo.

Vi lascio a pareri più autorevoli del mio e all'ascolto di questo bell'album...

Nel 1971 arriva il primo album, prodotto dalla discografica "Produttori Associati" e dal titolo "Sa vida ita est - Santa Giusta sound", tanto per non dimenticare le radici (Santa Giusta è un paese vicino a Oristano dove ha origine la famiglia Salis). Il disco, occorre ammetterlo, non è peculiare ne come produzione ne come trasgressività, ma contiene comunque quelle tracce di una precisa "vena inventiva, costruttiva e fantasiosa" (parole di Pier Paderni) che avrà modo di evolversi e di maturare definitivamente nell'arco di qualche anno. Le atmosfere delle 13 tracce (canzoni molto brevi, quindi) sono sospese tra malinconìe country-melodiche ("La vita", La ragazzina del cortile", "Lavorare e sognare") e arrangiamenti più sofisticati ("Il nuovo gioco") fino a toccare l'hard rock più sanguigno ("Superman") : un mix di pop e progressive leggero insomma che non mancò di affascinare gli ascoltatori, specie per l'abilità di Francesco Salis (scomparso nel maggio del 2007), che viene ricordato ancora oggi come uno dei migliori chitarristi della Sardegna (...)"
(J J John - Classicrock)
"I fratelli Salis, Antonio e Francesco di Santa Giusta, Oristano, cominciarono la loro carriera nella prima metà degli anni sessanta con il nome di Barrittas, pubblicando alcuni singoli fino alla fine del decennio. Prodotti dal cugino più anziano Lucio, nel 1969 cambiarono nome in Salis'n'Salis, ma quando uscì il loro primo album, il nome era stato ancora cambiato in Salis.  L'album d'esordio, Sa vida ita est, è del 1971, è un ottimo connubio di musica pop psichedelica in stile 60's ed arrangiamenti leggermente progressivi, ma il risultato passò inosservato (...)
(continua su Italianprog.com)

SALIS:

Antonio Salis (voce, basso)
Francesco Salis (chitarra, voce)
Pier Paderni (organo)
Paolo Gerardini (batteria)


Post by Captain

1 commento:

  1. Disco datato e un po' ingenuo che non ho mai apprezzato

    Michele D'Alvano

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