Prosegue con questo epico disco del 1976 la nostra serie dedicata alle compilation di artisti italiani, seguendo la cronologia proposta da Augusto Croce nel suo sito Italian prog. A dire il vero il concerto del Parco Lambro era già stato postato nella versione video (dal titolo "Nudi verso la follia") dal nostro Captain agli albori della Stratosfera. Purtroppo il link del film da tempo non è più attivo, però ricordo che è facilmente reperibile su YouTube, nella sua interezza. Non vorrei dilungarmi sull'analisi dell'evento: le librerie e il web sono zeppi di libri, di informazioni e di immagini a questo proposito. Per la cronaca delle quattro giornate concertistiche, vi invito a visionare questa pagina, che contiene due articoli tratti da "Ciao 2001" e l'introduzione al libro fotografico "La festa del Parco Lambro", curata da Marisa Rusconi. Ultima segnalazione: la recensione su John's Classic Rock (qui).
In modo alquanto sintetico, riprendendo quanto scritto da Augusto Croce, il disco è il documento sonoro della VI edizione della "Festa del proletariato giovanile" organizzata a Milano, nel Parco Lambro, dal 26 al 29 giugno 1976 dalla rivista Re Nudo: "L'album è un documento fedele di cosa fossero i festival all'aperto alla metà degli anni '70, con il sopravvento dei forti contenuti politici sulla musica (basta ascoltare gli interventi all'interno delle cosiddette assemblee per rendersene conto). Sotto il profilo musicale sono presenti alcuni buoni brani di rock e prog (Sensations' Fix, Ricky Gianco, Eugenio Finardi), folk (Taberna Mylaensis e Canzoniere del Lazio), jazz-rock (Area, Toni Esposito e Agorà), canzoni di protesta (Carrozzone) e avanguardia (Paolo Castaldi), con la musica intervallata da estratti parlati tratti dai vari incontri tenuti nei quattro giorni del festival".
Il post è tratto direttamente dal disco in vinile, suddiviso in due file. La bonus track (La radio di Eugenio Finardi) è inclusa nel video ma non nel disco.
TRACKLIST:
01. Musica spontanea
02. Ricky Gianco - Questa casa non la mollerò
03. Eugenio Finardi - Musica ribelle
04. Assemblea
05. Carrozzone - Cuba sì, yankee no
06. Taberna Mylaensis - Monzu lu povireddu
07. Agorà - Cavalcata solare
08. Assemblea
09. Canzoniere del Lazio - Tarantella dei baraccati
10. Assemblea
11. Sensations' Fix - Just a little bet on the curve
12. Toni Esposito - L'alba nei quartieri
13. Assemblea
14. Paolo Castaldi - Solfeggio parlante
15. Area - Gerontocrazia
16. Collective jam session
17. Eugenio Finardi - La radio (bonus track - non inclusa nel disco)
E visto che l'happening del Parco Lambro rappresentò anche il trionfo del movimento femminista e della libertà totale, inclusa quella di liberarsi di inutili orpelli quali gli abiti, perdonatemi se mi sono preso la libertà di pubblicare questi scatti fotografici. Sono oramai diventati delle icone nella storia del costume giovanile italiano (specie quando le cerette non erano così diffuse).
Bonus CD - "Bootleg" - Don Cherry live Parco Lambro,
28 June 1976
Al festival del Parco Lambro prese parte anche il celebre trombettista americano Don Cherry, figura molto amata dagli appassionati del jazz d'avanguardia, legato musicalmente ad un altro genio, Ornette Coleman. Don Cherry (scomparso nel 1995) tenne la sua performance nella tarda serata del 28 giugno 1976. Così, a completamento del post, vi propongo questa rara registrazione da tempo scomparsa dal web (ne è rimasta una breve traccia video nel film e su YouTube). Il post venne fatto a suo tempo dall'amico Danilo su Rock Rare Collection Fetish, che realizzò anche le copertine del bootleg. Grazie Danilo, per il sempre prezioso contributo. Il file del concerto, che dura 40 minuti, è suddiviso in cinque tracce. Non vi è set-list. I commenti del pubblico e le voci degli organizzatori (mitico il "perché cazzo siete seduti qui davanti?") sono parte integrante di questa registrazione "audience", a fianco della musica proposta dal gruppo di Don Cherry (tromba e voce su un tappeto di percussioni).
Vi lascio con un'ultima bella ed emblematica immagine. Enjoy!
Post by George
Post stupendo, caro George. Ottima idea, poi, quella di allegare sempre un "omaggio" ai tuoi post (anche se pasqua è passata, è sempre come rompere l'uovo e trovare la sorpresa). In questo caso, il bonus Cd di Don Cherry è prezioso per avere un quadro più ampio di quel mitico festival, importante anche a livello storico perchè avvenne in un contesto di grosso cambiamento socio culturale in atto (bene hai fatto a indicare, a questo proposito, l'articolo del mitico JJJ su Classicrock, davvero straordinario nel descrivere l'aria che si respirava nel 76). E grazie per il tempo che dedichi alla stratosfera, con contributi che mantengono il nostro blog sempre ai massimi livelli.
RispondiEliminaPenso che il ruolo di co-amminstratore stratosferico, ora ufficiale, sia strameritato...
Grazie Captain, sei troppo buono. Aspettiamo anche che si rifacciano vivi i "vecchi" amici di un tempo che hanno fornito contributi preziosissimi. La Stratosfera ha sempre fame di buona musica.
RispondiEliminaCiao
Bellissimo.....
RispondiEliminaAggiungo a tanti documenti un altro documento:
A PIEDI NUDI NEL PARCO LAMBRO Di Rocchi,Masotti,Lelli,Fariselli
http://musicitaly70.blogspot.it/2013/05/a-piedi-nudi-nel-parco-lambro-di.html
Ciao a tutti....
Danilo
complimenti George, e mi unisco al sentimento di riconoscimento del Capitano per il tempo e la fatica che dedichi al blog...
RispondiEliminaio mi sento un po' in colpa per l'assenza... appena riesco ad organizzarmi torno e faccio in modo di aver sempre dello spazio per la Strato...
al Festival di quell'anno avrei dovuto esserci anch'io : nelle settimane precedenti avevo comprato una tessera-abbonamento (chissà dove sarà finita), ma poi non ci andai e, tutto sommato, un pò di rammarico mi è rimasto...
Buongiorno ragazzi!
RispondiEliminaApprofitto di questo splendido post per chiedere una cosa, è da tempo che certo registrazioni del Parco Lambro '74! Sapete se c'è qualcosa in giro? In particolare mi interessa la parte suonata da Battiato.
Cordialità!
Purtroppo non ho trovato tracce di questo concerto. E' un vero peccato.
RispondiEliminaWow, grande George! Era da tempo che cercavo questo album, è diventato praticamente introvabile, ormai.
RispondiEliminaDisco bello e importante dal punto vista storico !
RispondiEliminaMichele D'Alvano