venerdì 27 marzo 2015

Buon Vecchio Charlie - 1999 - Buon Vecchio Charlie (registrazioni del 1971)

La copertina della ristampa Akarma
TRACKLIST:

1.Venite giù al fiume (12:06)
2. Evviva la Contea di Lane (6:35)
3. All'uomo che raccoglie i cartoni - 5 parts (15:01) :
a) Prima stanza
b) All'uomo che raccoglie i cartoni
c) Terza stanza
d) Beffa
e) Ripresa

Bonus Tracks (Akarma 1999):
4. Rosa (4:33)
5. Il guardiano della valle (2:38)


FORMAZIONE:

Richard Benson / lead vocals, guitar
Luigi Calabrò / guitar, backing vocals
Sandro Cesaroni / saxophone, flute
Sandro Centofanti / keyboards
Paolo Damiani / bass
Rino Sangiorgio / drums


Semplicemente fantastico! Uno dei più bei dischi del progressive rock italiano, realizzato da sei musicisti dotati di grande capacità tecnica. I Buon Vecchio Charlie registrarono questo loro unico disco dal titolo omonimo nel lontano 1971. L'album fu inciso per la piccola etichetta discografica veneziana "Suono" che, purtroppo, non lo pubblicò. Bisognerà aspettare il 1990 per ascoltare e assaporare i suoni di questo grande disco, grazie all'etichetta Melos, che decise di pubblicare il CD. Nel 1999 anche la Akarma Record ripubblicò l'album sia in versione vinile che in CD con l'aggiunta di due bonus tracks. E meno male, perché le cinque tracce sono la quintessenza dei suoni prog tipici degli albori degli anni '70, con giochi di tastiere che si intersecano con le chitarre, con un uso sapiente del flauto e del sax ad opera di Sandro Cesaroni, con una sezione ritmica ben amalgamata e di grande supporto agli assoli degli altri strumenti. L'apertura del disco è potente: Venite giù al fiume è un brano con intermezzo cantato che si snoda tra reminiscenze classicheggianti e ritmi incalzanti di basso e batteria. Grandi assoli di flauto, chitarra elettrica e organo. L'assolo di Sandro Centofanti sembra uscito da una pagina dei Nice. Le fonti ispiratrici dei Buon Vecchio Charlie spaziano dagli Ekseption, ai Colosseum, fino agli stessi Nice. Decisamente più morbida, Evviva la Contea di Lane, è incentrata sulla voce di Richard Benson supportata da un arpeggio di chitarra. Bella la parte centrale con assolo di organo e, soprattutto, la chiusura, affidata al sax acido e malato di Sandro Cesaroni. Splendida anche la track n. 3, una suite divisa  in 5 movimenti, della durata di oltre 15 minuti, che racchiude in sé la summa del progressive, soprattutto inglese, di quel periodo. Chiudono il disco le due bonus tracks, sicuramente più deboli rispetto ai brani precedenti. Rosa è una ballata, giocata su voce, cori e pianoforte. Il guardiano della valle è una atipica country song, decisamente distante dai suoni prog del disco originale. 

La copertina della (ri)stampa della Melos
Raccogliendo un po' di notizie sul web leggiamo che i Buon Vecchio Charlie si sono formati a Roma nel 1970. La prima formazione comprendeva Luigi Calabrò alla voce e alla chitarra, Sandro Centofanti alle tastiere, Walter Bernardi al basso, Rino Sangiorgio alla batteria e Carlo Visca alle percussioni. In un secondo momento entrò nella formazione il cantante e secondo chitarrista Richard Benson e furono sostituiti Benardi e Visca dal bassista Paolo Damiani e dal flautista e sassofonista Sandro Cesaroni. Nel 1971 il gruppo registrò quello che sarebbe stato il loro primo e unico album. Come sappiamo il disco non venne però pubblicato. Il fallimento portò il gruppo allo scioglimento nel 1972. Quasi tutti i componenti continuarono la loro carriera: nell'aprile del 1976 Richard Benson e stato votato miglior chitarrista rock italiano dai lettori della rivista "Chitarre" e nel corso della sua carriera ha pubblicato alcuni album solisti e in collaborazione con altri gruppi. Sandro Centofanti continuò la carriera suonando nel gruppo Fusion Libra; collaborò inoltre come pianista e tastierista e, raramente, percussionista, con alcuni famosi cantanti della scena musicale italiana come Luca Barbarossa, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Mario Castelnuovo e Claudio Baglioni. Il resto dei musicisti, ossia Luigi Calabrò, Rino Sangiorgio e Paolo Damiani, proseguirono la carriera formando i Bauhaus, già oggetto di post sulla Stratosfera. Ma questa è un'altra storia.



Post by George

7 commenti:

  1. Il buon vecchio Richard Benson si guadagna la vita come fenomeno da baraccone, a Roma ...

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  2. Manco da un po e scusate se mi faccio risentire con questo commento, ma ricordo tempo fa che mi si fece un cazziatone tremendo perchè provai a postare qualcosa che era stato pubblicato ufficialmente, vedo invece che ormai certe regole da parecchio tempoa questa parte non sono più valide. Già io purtroppo è da un po che non ho molto tempo da dedicare al blog, ma queste sono alcune delle motivazioni che un po mi fanno passare la voglia di continuare a collaborare. Nulla di personale verso George ed il valore di questo post, tra l'altro bellissimo. Saluti.

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    1. Ciaoi Ya. Devo essere sincero, non ho capito molto questo commento: ho appena controllato ed i Buon vecchio Charlie non erano mai stati postati (a meno che non li abbia trovati io, ma con il tag buon veccchio.. c'è solo questo post e quello dei Bahuaus, gruppo ma loro collegato). Il cazziatone, come l'hai chiamato tu, era stata una sollecitazione, tra l'altro non mia ma di Odiladilu, a controllare le bozze già pronte, per non lavorare per nulla, e mi sembrava comunque che l'equivoco si fosse sistemato ai tempi. Se vorrai ancora postare sul nostro blog sarai assolutamente il benvenuto (la serie Banco special fan collection è rimasta orfana dei tuoi contributi), mi sembra un poco pretestuoso, dopo tutto questo tempo, dare la colpa della tua assenza ai motivi sopra esposti. Non me ne volere ma la penso così

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    2. ci mancherebbe, io non ne voglio a nessuno, ho solo detto la mia, e cmq sarebbe il caso che si rileggesse bene il mio commento, non ho assolutamente dato nessuna colpa a nessuno per la mia assenza, ho troppi impegni esterni che da un po di tempo a questa parte mi impediscono di essere presente, quindi non mi mettere in bocca cose che non ho mai scritto e che non penso, e poi pretestuoso di cosa? ho semplicemente detto la mia opinione in maniera civile, e poi "dopo tutto questo tempo" cosa vuol dire? c'è una scadenza per poter esprimere un parere? e poi se dobbiamo dirla tutta ho sempre difeso questo blog e l'operato di chi ci scrive, esaltandone i valori ed il lavoro, come nella vicenda del tizio che vendeva i bootleg alle fiere del disco, e ci fosse stato uno che mi avesse scritto due parole. Quindi non me ne volere anche tu, ma la mia impressione resta la stessa, che ci sono figli e figliastri, io non devo convincere nessuno, e per me va bene così, ma almeno dico la mia. Saluti.

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    3. Mi scuso anticipatamente con George per aver usato questo post per commenti che esulano dal suo contenuto, non ce l'ho con nessuno di voi, la mia è solo una riflessione su certe dinamiche del blog, sono sempre stato disponibile e mi sembra altrettanto corretto, tutto qui. Sono fiero di continuare a farne parte e spero di avere presto del tempo per postare altra buona musica. Pace.

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  3. Buon disco, ben suonato e godibile anche se i testi sono molto ingenui e la voce lascia molto a desiderare

    Michele D'Alvano

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