Ho sempre amato la tecnica chitarristica, forse perché un po' di "lune" fa mi dilettavo anch'io con la 6 corde acustica. Lasciando da parte i mostri sacri che dimorano in lontane galassie (McLaughlin, Di Meola, Coryell, lo scomparso De Lucia e altri ancora), devo ammettere che anche nel patrio suolo sono apparsi ottimi musicisti e virtuosi dello strumento. Riccardo Zappa in primis, sicuramente il più famoso, subito seguito da Saro Liotta, chitarrista poco conosciuto al grande pubblici che merita senza dubbio di essere riscoperto riservando a lui un posto di riguardo sulla Stratosfera. Saro Liotta, peraltro ancora in piena attività (su Youtube appare in numerosi video), non è molto presente sul web e le informazioni sul suo conto sono decisamente parche. Al di là della breve citazione di Augusto Croce su Italianprog, ho letto da qualche parte che Saro, palermitano di origine, ha iniziato il suo percorso musicale in India, studiando uno strumento difficilissimo come il sitar, con il maestro Apurba Choudury. La sua grande tecnica appare già nei primi due dischi, totalmente strumentali e dalle sonorità acustiche, con suoni e melodie che raccolgono tradizioni etniche senza confini. Oltre alla chitarra Saro Liotta imbraccia altri strumenti a corda, ad iniziare dal sitar, suo primo amore. Per queste ragioni ho voluto intitolare questo post "tra tecnica e anima", dove l'abilità dello strumentista si fonde con la passione, la ricerca, la solarità del suo essere, superando il rigore e la freddezza dei soli tecnicismi.
L'esordio risale al 1975, con un 45 giri contenente Goa e Nanà sul lato B. Nello stesso anno ritroveremo il suo nome, al fianco di numerosi artisti italiani, nell'album live "Trianon 1975", pubblicato su questo blog lo scorso anno, che ritroverete qui. Nel 1976 viene pubblicato il suo primo 33 giri, dal titolo "L'attesa", un gioiellino composto da 11 tracce, che ci incantano ancora oggi per la bellezza e la purezza dei suoni.
Saro Liotta - 1976 - L'attesa
TRACKLIST:
01. Nanà
02. Siciliana
03. Buscaci
04. L'hotel dei cavalieri
05. Blues per un mattino d'estate
06. Arriva il re
07. Omaggio a Baden Powell
08. Cachaca
09. Richiamo
10. Kabul
11. Incontro
Bonus tracks
12. Goa (singolo, lato A, 1975)
13. Nanà (singolo, lato B, 1975)
14. Goa (dal vivo - da "Trianon 1975")
MUSICISTI :
Saro Liotta - chitarra acustica, sitar
Mario Scotti - basso elettrico
Nanà - percussioni, barinbau
L'opera prima di Saro Liotta, quasi sempre da solo alla chitarra acustica, tranne in qualche brano dove viene accompagnato in alcuni brani da due musicisti, ovvero Mario Scotti al basso e Nanà, alias Juvenal De Holanda Vasconcelos, noto percussionista brasiliano. Solo nella traccia n. 11 troviamo Saro Liotta al sitar, in un brano dalle contaminazioni etniche dove la musica indiana incontra le percussioni brasiliane. Semplicemente geniale. Brillano ancora per originalità Blues per un mattino d'estate, con basso e percussioni a sostenere la chitarra di Liotta e la splendida Omaggio a Baden Powell (proprio lui, il fondatore dello scautismo), anche se trattasi di un omaggio sommesso alla musica brasiliana. Grandi atmosfere, grande disco. Ho aggiunto tre bonus tracks: i due lati del primo singolo del 1975 (Goa/Nanà quest'ultima in versione diversa rispetto all'album), con rigoroso fruscio e, giusto per non farci mancare niente, il brano live (Goa) tratto da "Trianon 1975".
L'album non è stato ristampato né su CD né in vinile.
Saro Liotta - 1978 - La seduzione
TRACKLIST:
01. Prologo
02. Micol
03. Milk Sweet
04. Barcarola
05. Curry Sauce
06. Il mio blues
07. 'Ta luego
08. Sulla strada
09. Natale
10. New Orleans. New Orleans
11. Sonata:
a) Overture
b) La seduzione
c) Canzone
Bonus track
Live on "Poet To Poet", Manhattan Neighborhood Network (MNN), 16 June 1996
12. Goa / Interview / Legenda / Interview / Unknown track
Due anni dopo l'etichetta Philips pubblica il secondo album di Saro Liotta, dal titolo "La seduzione". La splendida copertina nasconde un disco intimista e delicato, composto da altre 11 meraviglie. Liotta è solo, con la sua chitarra acustica, con la sua indiscutibile tecnica e, ancora una volta, con la sua anima. Il brano tecnicamente più complesso è quello posto in chiusura dell'album, Sonata, una cavalcata di quasi 12 minuti suddivisa in tre movimenti. Un capolavoro. Non mancano due omaggi al blues con New Orleans, New Orleans e Il mio blues. La sua produzione anni '70 si conclude qui, limitata ad un singolo e a due 33 giri. Quest'ultimo disco è stato ristampato in CD qualche anno fa. La nostra versione è invece rigorosamente rippata dal vinile.
La bonus track include una apparizione di Saro Liotta ospite del programma "Poet To Poet", andato in onda il 15 giugno 1996 sulla TV americana MNN. La registrazione è avvenuta al Clams "Casino", Richmond Hill, NY. La trasmissione, condotta da Robert Dunn, vedeva la presenza di poeti e musicisti che, nel corso di mezz'ora, presentavano alcuni loro lavori tra un'intervista e l'altra. Per l'occasione Saro Liotta presentò tre brani, tutti suonati rigorosamente dal vivo: Goa, Legenda e una traccia sconosciuta. Sebbene con grande parsimonia, le prove discografiche e concertistiche di Saro Liotta sono proseguite nel corso degli anni. Ha composto musiche per documentari, balletti e opere teatrali. Gli ultimi suoi lavori si intitolano "Tales for faraway friends" (2003) e "The music of Saro Liotta" (2004).
Link L'attesa
Link La seduzione
Post by George
Grazie, erano anni che aspettavo questo post sulla rete, e soprattutto qui! Rigrazie Mille, Indomito from Paris.
RispondiEliminaSplendido!
RispondiEliminaRammenta Riccardo Zappa... eh?!
Sarà la Ovation ;-)
Un abbraccio.
Grazie per i commenti ragazzi
RispondiEliminaPenso che il Baden Powell del disco sia il noto compositore e chitarrista brasiliano del secolo scorso e non l'inventore dello scoutismo.
RispondiEliminaMa è ovvio amico mio. Ma da buon scout quale sono stato in gioventù, perché vuoi negarmi questo piacere?
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RispondiEliminaGrazie super-George, questo Saro Liotta é proprio un chitarrista con i fiocchi e me lo sto ascoltando con immenso piacere.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCi chiedevamo insieme ad Ernesto Bassignano, con il quale Saro suonò nel maggio 1975 al Trianon di Roma, che fine egli avesse fatto. Se qualcuno è in grado di dare sue notizie insomma. Grazie
RispondiEliminaE' bello vedere che esistono persone che lo conoscono e ne ripropongono la musica. E' stato uno dei rari tentativi di fare una musica strumentale per chitarra completamente originale e 'italiana', senza ricopiare stili altrui. Grazie, anche se ho i vinili le bonus track sono graditissime. Per la cronaca, La Seduzione è stato ristampato in cd nel cofanetto 'Progressive Italia Vol.7'.
RispondiEliminaLeggo qui: https://www.youtube.com/watch?v=QHCCG7wEEdU che purtroppo Saro è mancato il 21 Gennaio 2009 :(
RispondiElimina…Ho sempre amato la musica di Saro, fin dagli esordi, in trasmissioni come Supersonik, per es. col mitico De Robertis. Quando tutt'intorno il mondo sprizzava rock da tutti i pori.
RispondiEliminaCome pure, mi è sempre rincresciuto che non abbia mai avuto tutto il successo che merita. E che i suoi dischi fossero spesso preclusi ai consueti canali. A mercatini e bancarelle.
…Resta ad ogni modo, un Grande della Musica di spessore Italiana.
Laren Mar
Thanks very much!
RispondiEliminaL'attesa è un bel disco !
RispondiEliminaMichele D'Alvano