mercoledì 17 febbraio 2016

Serie "Proto Progressive Italiano" n. 10 - I Camaleonti - 1969 - Vita d'uomo (in cerca della verità) (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
1.  Angelo mio
2.  Mamma mia

Lato B
3.  Il veliero
4.  Gloria


FORMAZIONE:

Livio Macchia - voce, chitarra elettrica
Antonio Cripezzi (detto Tonino) - voce, pianoforte, organo
Paolo De Ceglie - batteria, voce
Gerardo Manzoli (detto Jerry) - basso elettrico, voce

e con 
I violinisti dell'orchestra del Teatro "La Scala" di Milano
Lucio Battisti - cori in Mamma mia


Questo disco, che sono riuscito a trovare in un negozio di vinile un annetto fa, è considerato il primo Q-Disc della storia della musica italiana (anche se nel 1969 non si chiamava così), cioè un 33 giri contenente solo quattro brani per una durata complessiva di circa venti minuti. Si tratta, inoltre del primo disco del gruppo milanese composto totalmente da composizioni originali, senza brani precedentemente pubblicati su 45 giri.

Riporto quanto scritto sulla back cover: "Questo è il primo 33 giri dei Camaleonti: gli album precedenti erano raccolte di canzoni; questo è un disco pensato e realizzato secondo un'idea e con uno scopo: dare all'ascoltatore, per una volta, non solo motivi di successo, ma la possibilità di una riflessione nelle luci e nelle ombre di una particolare atmosfera". Mi fermo qui. Lo sforzo dei Camaleonti di uscire dalla formula canzone/45 giri è evidente. Suggestionati dalla psichedelia e dal nascente prog proveniente dall'oltremanica, il quartetto - ad iniziare dalla bella copertina di beatlesiana memoria - si cala in una dimensione musicale diversa, regalandoci quattro brani, magari un po' ingenui, ma sicuramente innovativi nel panorama italiano del periodo. Le tracce non hanno interruzioni ed è per questo che le ho lasciate scorrere lungo le singole facciate. Mamma mia diventerà, da lì a poco, un ennesimo singolo di successo.  Il brano venne composto dalla premiata ditta Mogol-Battisti e lo stesso Lucio Battisti appare nei cori. 


"Vita d'uomo" racchiude altri tre brani, di cui uno, Angelo mio, scritto da Al Bano e Fernando Budano, mentre Il veliero è una composizione di Maurizio Vandelli, cantante dell'Equipe 84.
Ci troviamo di fronte ad uno dei primi esempi di concept album dove l'idea di fondo era quella di raccontare alcuni momenti della vita di un uomo. Difatti il disco si apre con un breve momento recitato in cui si descrive la nascita di un bambino (che è appunto l'angelo mio).  La facciata sicuramente più prog, sotto il profilo musicale, è la seconda, con il già citato Il veliero, caratterizzato da ottimi intermezzi psichedelici di organo e chitarra elettrica e la lunga Gloria, che conclude il racconto con un altro recitato. Gli arrangiamenti sono del mitico Detto Mariano, che dirige anche l'orchestra del Teatro "La Scala" di Milano. Il disco venne registrato nel mese di settembre del 1969 negli studi Phonogram di Milano. Non è mai stato ristampato in CD. 

Nota non da poco: l'album viene citato come un luminoso esempio di "proto prog" sul libro "Terzo Grado - Indagine sul Pop Progressivo italiano".



Post by George

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