mercoledì 20 aprile 2016

Carré Ladich Marchall - 1979 - Science & Violence

 
TRACKLIST :

1 - Avant... (4:29)
2 - On efface tout (4:22)
3 - Derriere ta porte (8:05)
4 - Au bal des elfes (0:56)
5 - Le spleen de Paris (1:30)
6 - Parcours (16:31)
(a. Navigare necesse / b. Science et violence / c. Sur la place / d. Certitudes)
7 - Les nazis font des betises (5:12) - Bonus track inedita
8 - Petite musique de grand soir (3:10) - Bonus track inedita

 
Prima di tutto, partiamo da un presupposto: questo è un signor album, sotto il profilo strettamente musicale. Le radici prog sono presenti, soprattutto per quanto riguarda chitarre e synth, ma il tutto è attualizzato alla fine degli anni 70, con qualche riferimento alla migliore new-wave e con una buona dose, secondo il sottoscritto, di carica innovativa. Per quello che son riuscito a capire (non mastico ottimamente il francese "cantato"), anche se i testi sono fortemente politicizzati, emerge una certa autoironia ("Les nazis font des betises"), piuttosto rara, a ben vedere, in certi ambienti... Qualcuno ci chiederà perchè questo album sulla stratosfera, visto che apparentemente non si tratta di un disco italiano. In realtà, sebbene due terzi dei componenti del trio siano francesi, e l'album stesso sia interamente cantato sempre in francese, esso è stato registrato in italia e vede la presenza del romano Mario Ladich, ex batterista e fondatore, oltre che unico membro stabile, dei Janus e, prima di loro, di altre band provenienti dai movimenti giovanili di estrema destra.

Naturalmente ci siamo abbeverati alla fonte di monsieur Croce, ovvero Italianprog, assetati di preziose informazioni circa questo progetto: "Questo trio, composto dall'ex batterista degli Janus Mario Ladich insieme a due artisti francesi, ha realizzato solamente un album in Italia nel 1979, un ottimo disco, che mostra un miglior livello tecnico e di produzione rispetto all'album degli Janus Al maestrale, e che è oggi molto raro. Cantato interamente in francese, ma con lunghe parti strumentali, l'album è un esempio di musica progressiva di stampo chitarristico, con parti "spaziali" di synth. Tutti i brani sono di Jack Marchal, per cui il disco è spesso considerato un suo album solista (...)"


Post by Roby (che l'è semper el Capitan)

PS - A questo punto sorge spontanea una domanda che direi scomoda... Fin'ora avevo glissato, ma i Janus ebbero una certa produzione discografica (tra l'altro posseggo anche un loro raro bootleg, donato dall'ormai ex collaboratore Rattus Italicus). Come tutti saprete, furono una delle band di punta dei movimenti giovanili di destra della seconda metà degli anni 70. Per una disamina il più possibile completa del rock italiano anni 70, e si sa che noi siamo completisti nell'animo, un bel post antologico dedicato ai JANUS si potrebbe fare (senza alcuna condivisione degli ideali sottostanti, per lo meno a livello personale). Aspetto davvero un mare di commenti per sapere cosa ne pensate. Per farvi un'idea può essere utile passare su ClassicRock (thank you JJ John) ma anche chez monsieur Croce, su Italianprog...

3 commenti:

  1. Sarebbe meraviglioso ascoltare un bootleg degli Janus!

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  2. Capitano, ho un bel po' di materiale degli Janus, a breve te lo fornirò chiedendovi di esentarmi dal commentarlo, solo ed esclusivamente per motivi personali che gradirei tali restassero. Buona salute a tutti e a presto, Frank-One

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  3. muchas gracias, amigos, por éste disco y por los de I Dik Dik. Saludos

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