Una delle prime foto del Banco del Mutuo Soccorso al Piper di Roma nel 1970 - da sx Gianni Nocenzi, Vittorio Nocenzi, Claudio Falco, Fabrizio Falco |
Sicuramente si tratta di un post per "neofiti", anche perché sono sicuro che gli amici che ci seguono fedelmente, o quasi, conoscono e possiedono i primi lavori del Banco del Mutuo Soccorso pre Francesco di Giacomo e quindi pre Salvadanaio. Però, tutto sommato, l'essere andato a rimestare nei primi anni di vita artistica di questo storico gruppo, spero non vi dispiaccia. E così mi sono cimentato in questo lavoro di ripescaggio delle prime tracce sonore del Banco, in parte in studio e in parte dal vivo, datate 1969-1970.
Per ripercorrere la storia del gruppo dobbiamo ritornare indietro negli ultimi mesi del 1968 quando un giovanissimo tastierista (aveva 17 anni) di nome Vittorio Nocenzi ottenne un'audizione presso la prestigiosa etichetta RCA, grazie alla segnalazione di Gabriella Ferri per la quale aveva musicato alcuni brani. Su Wikipedia, da cui ho parzialmente tratto le informazioni sulla genesi del gruppo, si legge a proposito di questa audizione che Vittorio Nocenzi millantò l'esistenza di un non meglio precisato gruppo da lui capeggiato. Si trovò, quindi, nella condizione di dover allestire in tutta fretta una formazione musicale per presentarsi all'audizione. A tale scopo reclutò parenti e amici in grado di "reggere uno strumento" e inventò l'appellativo di Banco del Mutuo Soccorso, forse ispirato da qualche istituto di credito o assicurativo della zona. Una volta strutturato, il gruppo iniziò a provare nella celebra "stalla" di Marino, adibita a sala prove. Nel corso di un'intervista Vittorio Nocenzi ricordò che la ex stalla venne ristrutturata e attrezzata , "con le mangiatoie piene di amplificatori, distorsori e strumenti musicali invece del fieno per le mucche".
La prima formazione del Banco del Mutuo Soccorso era composta, oltre che da Vittorio Nocenzi all'organo e al fratello Gianni al pianoforte, da Gianfranco Coletta (componente dei Chetro & Co. e, in seguito, degli Alunni del Sole) alla chitarra, Fabrizio Falco al basso e Mario Achilli alla batteria, questi ultimi componenti dei Crash, un gruppo rock psichedelico fondato dai fratelli Falco, con il quale Vittorio collaborava da alcuni mesi. L'audizione, che verosimilmente avvenne nel corso del 1969, ottenne il placet degli esaminatori e il neonato "Banco del Mutuo Soccorso" realizzò tre brani che furono inclusi in una compilation di nuove formazioni intitolata "Sound '70" e pubblicata solo su musicassetta. Non so se corrisponde al vero la notizia che questi tre brani demo vennero nuovamente incisi, qualche settimana dopo il provino da una formazione già ritoccata con Claudio Falco alla chitarra e Franco Pontecorvi alla batteria. Sta di fatto che questi tre brani rimasero in fondo ad un cassetto per 20 anni, prima di essere pubblicati su vinile nel 1989 ad opera della Contempo/RCA
Le due bonus track qui postate altro non sono che l'unico 45 giri inciso dai Fiori di Campo nel 1970, un gruppo prog italiano della prima ora che annoverava tra le sue fila il chitarrista Marcello Todaro, da lì a breve cooptato nell'organico del Banco del Mutuo Soccorso.
Vedo il telefono (vinyl - pubblicato nel 1989)
TRACKLIST:
01. Vedo il telefono
02. La mia libertà
03. Padre Francesco
Bonus tracks - 45 giri dei Fiori di Campo (con Marcello Todaro) - 1970
04. Fuori città - lato A (versione italiana di "The thoughts of Emerlist Davjack" dei Nice)
05. Due bambini nel cortile - lato B
FORMAZIONE
Vittorio Nocenzi - organo Hammond, voce solista
Gianni Nocenzi - pianoforte
Claudio Falco - chitarra, cori
Fabrizio Falco (?) - basso, cori
Franco Pontecorvi (?) - batteria
Non sono sicuro che la formazione sia quella che ho indicato. Sul maxi 45 giri in mio possesso non vi sono indicazioni, quindi vado per deduzione. Dipende se le tracce sono quelle originali pubblicate su musicassetta oppure se, come sopra ricordato, sono quelle ri-registrate dalla formazione "ritoccata". Se qualcuno di voi possiede informazioni certe, ce lo faccia sapere. Gli approfondimenti sono sempre ben graditi. Tutte le tracce sono state rippate dai vinili originali. "Vedo il telefono" non è mai stato ristampato in versione CD.
Franco Pontecorvi, primo batterista del Banco del Mutuo Soccorso |
Franco Pontecorvi, nel corso di un'intervista in cui ricorda di essere stato il batterista del primo nucleo del Banco del Mutuo Soccorso dal 1969 al 1970, precisa che con il Banco registrò le tracce di "Donna Plautilla". Nessun riferimento a "Vedo il telefono". A commento della seconda foto scattata al Piper Club nel 1970, sempre Pontecorvi rammenta che il gruppo agli inizi del 1970 era alla ricerca di una propria identità e faceva molti concerti di rodaggio con brani pop e molte cover, esibendosi spesso al Piper di Roma in formazione "allargata". Nel frattempo la prima formazione del Banco, con Pontecorvi e i fratelli Falco, registrò dieci brani che confluirono in un disco, che allora non venne pubblicato, dal titolo "Donna Plautilla".
Donna Plautilla (vinyl - pubblicato nel 1989)
TRACKLIST:
01. Ed io canto
02. Cantico
03. Piazza dell'oro (eh, eh)
04. Mille poesie
05. Un giorno di sole
06. Un uomo solo
07. Bla, bla, bla
08. E luce fu
09. Mille poesie (seconda versione)
10. Donna Plautilla
Questo disco subì la stessa sorte del maxi-singolo "Vedo il telefono", dimenticato nei cassetti e pubblicato dopo 20 anni. Il merito della pubblicazione spetta all'etichetta Raro! Records. La tiratura di questo 33 giri venne limitata a 2000 copie, le prime cinquecento delle quali erano in vinile trasparente. Una buona metà dei brani qui contenuti venne poi inserita nella compilation "Le origini" del 1996. "Donna Plautilla" è stato ristampato in CD nel 2004 e 2014, ad opera rispettivamente della BMG e della Sony. La versione qui postata è tratta dal vinile originale. I dieci brani, seppur all'insegna della discontinuità (si sente che il gruppo è ancora alla ricerca di un suono proprio) nascondono i germi del futuro suono del Banco. I brani migliori, a mio avviso, sono la seconda versione di Mille poesie, con un grande intro strumentale batteria, basso, tastiere; Bla bla bla, in cui trapela il finale di Non mi rompete (anche su "Vedo il telefono" c'è qualcosa di simile") e, soprattutto Donna Plautilla, posto a chiusura del disco, con un gran lavoro da parte dei fratelli Nocenzi (i dialoghi tra organo e piano sono notevoli), sorretto da una potente sezione ritmica.
Beh, class is not water.
"Nel 1971 il Banco del Mutuo Soccorso partecipò, con scarsa fortuna, al 2º Festival Pop di Caracalla di Roma. Tra i gruppi che intervennero al festival vi erano Le Esperienze e i Fiori di Campo che avevano già pubblicato un singolo per la casa discografica Apollo. Le Esperienze, al contario, non lasciarono nessuna testimonianza discografica. Il tempo di socializzare e, al termine della manifestazione, il Banco del Mutuo Soccorso aveva assunto la sua formazione definitiva, incorporando Francesco Di Giacomo, Renato D'Angelo e Pierluigi Calderoni, rispettivamente voce, basso e batteria del gruppo Le Esperienze, oltre a Marcello Todaro, chitarrista dei Fiori di Campo. Si trattò di una vera svolta qualitativa: il gruppo passò dalle canzoni beat del primo periodo, a composizioni progressive, fortemente influenzate dalla formazione musicale classica dei fratelli Nocenzi e impreziosite dai raffinati testi scritti da Francesco Di Giacomo.
Il gruppo partecipò anche alla seconda edizione del "Festival di avanguardia e nuove tendenze", tenutosi a Roma a Villa Pamphili nel giugno 1972, classificandosi al primo posto a pari merito con i Circus 2000.
Beginning Banco Story - Live in Modena 27.12.70 (bootleg)
FORMAZIONE:
Vittorio Nocenzi - organo, synth, harpsichord, voce
Gianni Nocenzi - pianoforte
Francesco Di Giacomo - voce solista
Marcello Todaro - chitarra elettrica e acustica
Renato D'Angelo - basso, chitarra acustica
Pierluigi Calderoni - batteria, percussioni
Un ripescaggio nostalgico, non solo perché ci troviamo di fronte alla prima testimonianza sonora dal vivo del Banco del Mutuo Soccorso, qui nella sua prima formazione classica,, ma perché questo fu il primo bootleg in assoluto postato sulla Stratosfera da Captain Robi ("bootleg n. zero") il 31 marzo 2011. I link sono inattivi da anni, ma vi rimando ugualmente a quella "storica" pagina. L'album si compone di quattro brani, un inedito, Polifonia (brano composto nel 1969 e re-inciso nel 2012 da Vittorio Nocenzi, pubblicato sul secondo CD del cofanetto "B.M.S. 40 anni") e tre versioni live di altrettanti tre storici brani che confluiranno due anni dopo nel celebre "Salvadanaio" .
E qui termina la nostra storia. Nel 1972 il Banco del Mutuo Soccorso pubblica il suo album d'esordio, dal titolo omonimo, con la famosa copertina a forma di salvadanaio. Da qui in poi...inizia la leggenda. Buon ascolto.
Post by George
grazie davvero per "Vedo il telefono". Ho il disco, ma non avendo più il giradischi non l'ascolto da tantissimo tempo,
RispondiEliminaCiao! Grazie infinite per tutte le meraviglie del banco (e tutto il resto) che condividi, uno scrigno del tesoro pieno di sorprese pazzesche!
RispondiEliminaMi permetto una correzione: il bootleg Banco Story viene spesso indicato come registrato prima degli album ufficiali, ma non è così. Se si ascolta con grande attenzione la voce di Nocenzi al termine di Polifonia, lo si sente chiaramente dire che quel brano lo eseguono esclusivamente dal vivo, e dice che non è "tratto dal nostro primo LP, che conoscete bene, nè dal secondo che abbiamo finito di registrare i questi giorni" Quindi questa registrazione è per forza del 72, dopo il salvadanaio e poco prima di Darwin, e non del 70.
C'è qualcosa di sbagliato nella data della registrazione dal momento che quel repertorio è del 1971 -1972.
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