Come segnalato da alcuni lettori, vi erano alcune mancanze nella prima compilation di cover italiane dedicata ai Deep Purple. Questo secondo volume dovrebbe colmare le lacune del primo, anche se, devo dire, il lavoro di ricerca è stato piuttosto difficoltoso, non essendoci alcun archivio in rete consultabile sull'argomento. Non escludo dunque vi siano altre cover italiane di brani del celebre quintetto anglosassone sfuggite alla mia lente d'ingrandimento. Attendo dunque eventuali nuovi commenti e suggerimenti, cari amici...
TRACKLIST :
00 - Radio Capital - gingle Deep Purple
01 - New Blues - Living wrech (1971)
02 - Mal (Paul Bradley) - Black Night (1971)
03 - Marzio - Smoke On The Water (1980)
04 - Hydra - Space Truckin (1981)
05 - Banda Osiris - Fumo En El Agua (1988)
06 - Fist of Rage - Might just take your life (2010)
07 - FlameTop - Strange Kind of Woman (Demo - 2011)
08 - FlameTop - Black Night (Demo - 2011)
09 - Donkeybite's - Highway star/Black night medley (Demo 2011)
10 - Blue Jade feat. Ian Paice - Sail Away (Live 2012)
11 - Twilight Gate - Soldier of Fortune (2013)
12 - Leo Moracchioli - Black Night metal cover (2014)
13 - Pino Scotto - Black Night (live festa di primavera 2014)
14 - Nicola Ventura - Burn (2014)
15 - Pavarotti, Gillan - Nessun Dorma - 2003 (Bonus track)
Parliamo un po' del contenuto di questa collezione di covers, con una veloce analisi track by track by Captain, non me ne vogliano i nostri amici per le eventuali imprecisioni, che verranno corrette se segnalate. Apre la collection, ghost track al contrario, un recente gingle di Radio Capital, che altri non è se non il riff di "Black Night". Vera first track della compilation a cura dei New Blues, che nel 1971 seppero registrare una versione davvero ben fatta, e cantata in inglese, di "Living Wrek" (intitolata inspiegabilmente "Living Wrech"). Tanto di cappello! Segue il grande assente del primo volume, ovvero Paul Bradley (il popolarissimo Mal dei Primitives), che ci presenta una grintosa versione della hit "Black night", anch'essa del 1971. Unica pecca la mediocre qualità sonora: l'audio proviene da youtube e non son riuscito a reperirne versioni migliori. Quella che segue è una vera e propria tamarrata, una versione semi-dance di "Smoke on the water" tratta dall'album "Smoke on the volcano" del sedicente Marzio, considerato uno dei primi esempi della cosidetta italo-disco, risale al 1980 e, stando ad un'inserzione rintracciata sulla rete, vi lavorarono Gabriele Melotti e Romano Trevisani, ma l'info è davvero da prendere con le pinze. Gli Hydra furono una band amatoriale degli anni ottanta, ma la loro versione di "Space Truckin", se non fosse per la registrazione, è migliore di altre sentite in giro (grazie al chitarrista Fabio Conti per aver caricato sul tubo questo reperto). Chiude la sezione scorso millennio la grande Banda Osiris, con una versione in spagnolo (!?!) della solita "Smoke on the water", intitolata of course "Fumo en el agua". Solita, nel senso che è una delle classiche cover che tutti fanno, ma il trattamento jazz-rock, tra il serio e il faceto, attuato dalla simpatica formazione vercellese è davvero qualcosa di inedito...
Aprono la sezione secondo millennio di questa compilation i Fist of Rage, con una bella versione metal ma non troppo di "Might just take your life" del 2010. Seguono tre brani da demo risalenti al 2011: si tratta di due classiche versioni di "Strange Kind of Woman" e "Black Night" della band FlameTop e di un "Highway star/Black night" medley dei Donkeybite's. I Blue Jade, con la partecipazione di Ian Paice ci presentano un'impeccabile versione live di "Sail Away" registrata nel 2012. Bravi anche i Twilight Gate con la loro cover della bellissima "Soldier of Fortune" (una delle Purple-song preferite dal capitano). Lo scatenato chitarrista Leo Moracchioli ci presenta poi la sua versione metallica di "Black Night" del 2014, stesso anno dei due pezzi a seguire. il primo è un'altra cover di "Black Night" registrata dal vivo da una vera e propria gloria dell'hard rock/heavy metal italiano, ovvero Pino Scotto: imperdibile lo sproloquio iniziale sulla condizione italiana, per alcuni versi condivisibile. Chiude la scaletta ufficiale il dotatissimo cantante Nicola Ventura, con la bellissima versione di "Burn" caricata su Youtube: vi assicuro che faticherete a credere di non essere di fronte a mister Coverdale degli anni d'oro. A concludere davvero la collection abbiamo aggiunto, come bonus track perchè non si tratta di una cover, la versione da brivido del 2003 di "Nessun Dorma" by Pavarotti & Gillan, tratta da uno degli innumerevoli "Pavarotti and Friends", dove il grande vocalist dei Deep Purple riesce nell'ardua impresa di non sfigurare di fronte ai polmoni e all'ugolona del grande tenore...
E con questo auguro a tutti buon ascolto
E con questo auguro a tutti buon ascolto
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