mercoledì 5 luglio 2017

Horus - 1993 - Stelle di battaglia (registrazioni del 1978)


TRACKLIST.

1. Respiro
2. Figlio d'autunno
3. Il bosco
4. Stelle di battaglia
5. Sottoterra
6. Danzatore cosmico


FORMAZIONE

Battista Leone (voce solista)
Antonino Valenti (Moog, tastiere elettroniche, voce)
Italo Vercellina (chitarra 6 e 12 corde, voce)
Roberto "Pacio" Freggiaro (basso, chitarra acustica)
Beppe Bellussi (batteria, roto-tom)


Meno di 30 minuti - questa la lunghezza complessiva dell'album - sufficienti per raccogliere  questi otto brani degli Horus targati 1978. Il disco venne però pubblicato dalla Mellow solo nel 1993. Ancora una grande opera di salvataggio ad opera di questa generosa etichetta.  Le informazioni sugli Horus le attingo a piene mani da Italian Prog dell'amico Augusto Croce.

"Si tratta di un gruppo torinese (da non confondere con Il Sigillo di Horus) che non riuscì allora a realizzare un intero album. La loro unica uscita discografica fu un 45 giri contenente Respiro sul lato A e Stelle di battaglia sul lato B. pubblicato nel 1979 per l'etichetta Shirak  (che aveva già all'attivo i due album dei Living Life, anch'essi di Torino). Il gruppo aveva un buon suono, con le tastiere in evidenza e un ottima voce, ma probabilmente arrivò tardi, nel 1979, per avere successo. Il singolo passò inosservato e il loro nome ha raggiunto una certa notorietà tra gli appassionati solo grazie al CD della Mellow contenente le registrazioni per un album mai pubblicato. Come già ricordato nel recente post di Tito Schipa Jr., gli Horus accompagnarono l'artista nel tour del 1981, da cui derivò "Concerto per un primo amore".

Vi dirò che questo disco non mi entusiasma più di tanto: la carenza di fantasia viene compensata da un uso massiccio di tastiere che non provocano alcuna emozione. Gli Horus, pur affondando le radici nel prog, cercano strade diverse (nel 1979 il prog era agonizzante),  innovative, ma senza riuscirci completamente. Anche i testi risentono dell'influenza dei primi anni '70. Ne è un esempio Figlio d'autunno. Salvo il brano di apertura, Respiro, un quasi strumentale che in alcune sue parti ricorda vagamente, ma molto vagamente gli Yes. Probabilmente qualcuno di voi la penserà diversamente. Ben vengano le vostre opinioni al riguardo.  E' tutto. Buon ascolto.



Post by George 

5 commenti:

  1. A cavallo tra il progressive e la nuova corrente definita appunto neo prog, ci sono state tantissime produzioni, alcune molto valide, altre un pò meno. Questa non è certo tra le migliori, ma neanche disdicevole come altri lavori coevi. Il tuo giudizio caro George, seppur in parte condivisibile, è forse un pò troppo severo. Ma come dicevi tu....probabilmente qualcuno la penserà diversamente. Ecco, io solo in parte. Frank - One

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  2. Grazie George, ho gradito questa proposta, tutto sommato i brani non son così banali e se ''Figlio d'autunno'' di primo acchito non mi convinceva, al quarto ascolto la sto apprezzando.

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  3. sapete una cosa amici? mi piacciono tantissimo questi scambi di opinioni e di vedute. E' qui che emerge la nostra sensibilità e il nostro gusto personale. A volte sono un po' severo nei giudizi, me ne rendo conto, ma è anche vero - e credo che valga anche per voi - che dopo avere ascoltato migliaia di dischi è sempre più difficile trovare qualcosa di veramente convincente. Peccato che siate sempre e solo voi due a farvi sentire. Siete veramente delle colonne. Grazie!!

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  4. Senza voler tirar fuori argomenti triti e ritriti, trovo caro George la tua ultima frase molto triste, benché assolutamente realistica. A volte penso che la meravigliosa creatura del nostro Capitano sia in appannaggio di me, di te, di Albe, del maestro Augusto Croce e di alti 2/3 usuali attivi partecipanti. Poi vedo 3.000.000 di contatti e quindi penso...anzi non so proprio cosa pensare. E comunque a me piace ancora assai frequentare, imparare, capire e talora, ahimè sempre troppo poco, collaborare. E poi tra poco andiamo in vacanza. Buona salute a tutti, anche a quelli che nell'ombra ci seguono, vuol dire che avranno i loro buoni motivi. Frank - One

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  5. beh......concordo sul fatto che questi Horus siano un pò debolini.....ci sono momenti gradevoli e il tutto è assai ben suonato,ma manca quel qualcosa.....come dire : è tutto di maniera, soprattutto le tastiere.
    Per quel che concerne i commenti.....beh è un problema di molti blog, un'amica che si intende di media mi diceva che ormai i grafomani seguono di più i social.....con tutto quello che spesso ne consegue.
    Meglio pochi ,ma buoni!

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