FIRST TIME ON THE WEB
TRACKLIST :
1 - With You There To Help Me
2 - In The Grip Of Stronger Stuff
3 - Morris Minus
4 - Black Sunday
5 - Sossity You're A Woman/Reasons For Waiting
6 - Songs From The Wood
7 - Too Old To Rock'n Roll,Too Young To Die
8 - Heavy Horses/Songs From The Wood
9 - Life Is A Long Song
10 - Later,That Same Evening
11 - Thick As A Brick
12 - Untitled
13 - Medley: Cross-Eyed Mary/Dharma For One/Instr.Variation
14 - A Passion Jig
15 - Farm On The Freeway
16 - Locomotive Breath
2 - In The Grip Of Stronger Stuff
3 - Morris Minus
4 - Black Sunday
5 - Sossity You're A Woman/Reasons For Waiting
6 - Songs From The Wood
7 - Too Old To Rock'n Roll,Too Young To Die
8 - Heavy Horses/Songs From The Wood
9 - Life Is A Long Song
10 - Later,That Same Evening
11 - Thick As A Brick
12 - Untitled
13 - Medley: Cross-Eyed Mary/Dharma For One/Instr.Variation
14 - A Passion Jig
15 - Farm On The Freeway
16 - Locomotive Breath
Se qualcuno fosse passato, nel febbraio del 1993, dalle parti del Rolling Stone di milano, avrebbe goduto di un concerto davvero spettacolare di una delle migliori prog-band di tutti i tempi, quella sera in forma davvero smagliante. Il tutto per la modica cifra (oggi) di 33.000 lirette, cifra peraltro stampata a forellini sul biglietto riprodotto più sotto (cortesia del blog Lifeandconcerts, a cui vi rimando anche per leggere un bell'articolo su questo concerto). Tra l'altro, ho utilizzato per la mia modesta cover proprio quell'immagine del biglietto, modificandola e restaurandola dove necessario, per cui grazie doppiamente agli amici di quel sito.
Oltre a trovarci di fronte all'ennesimo "First Time On The Web" (almeno secondo le ricerche che ho effettuato), è anche un First Time per i gloriosi Jethro Tull
sulla Stratosfera. Va precisato che di questo concerto dovrebbe esistere fisicamente un bootleg, intitolato Jethro-lling (orrore), di cui George ha rintracciato una riproduzione della cover da un sito UK (sotto), ma è senza alcun dubbio rarissimo: ben venga dunque la sua pubblicazione e diffusione qui. Sebbene non siamo di fronte ad una registrazione soundboard, ma ad un ottimo "audience tape", la qualità sonora è eccellente,
paragonabile a quella di un live ufficiale.
Come già detto, sembra che i Jethro Tull fossero in stato di grazia quella sera: a riprova di ciò, vi sfido a trovare un qualsiasi calo di voce o minima stecca nel corso dell'intero concerto. Concerto che cadeva nel 25° anniversario dalla nascita della band, evento celebrato con l'uscita sul mercato di ben due "best of", i cui brani quell'anno venivano proposti dal vivo. Questo concerto dunque riassume l'intera carriera dei nostri fino al 1993, sebbene manchino dei veri capisaldi come "Aqualung", "Song for Jeffrey" o "Benefit". D'altronde impossibile sarebbe stato riproporre tutti i grandi classici, per una band che già allora aveva una carriera lunghissima alle spalle costellata da innumerevoli successi. Non rubo ulteriore spazio alla musica, buon ascolto a tutti...
Come già detto, sembra che i Jethro Tull fossero in stato di grazia quella sera: a riprova di ciò, vi sfido a trovare un qualsiasi calo di voce o minima stecca nel corso dell'intero concerto. Concerto che cadeva nel 25° anniversario dalla nascita della band, evento celebrato con l'uscita sul mercato di ben due "best of", i cui brani quell'anno venivano proposti dal vivo. Questo concerto dunque riassume l'intera carriera dei nostri fino al 1993, sebbene manchino dei veri capisaldi come "Aqualung", "Song for Jeffrey" o "Benefit". D'altronde impossibile sarebbe stato riproporre tutti i grandi classici, per una band che già allora aveva una carriera lunghissima alle spalle costellata da innumerevoli successi. Non rubo ulteriore spazio alla musica, buon ascolto a tutti...
JETHRO TULL 1989:
Ian Anderson - voce, flauto, chitarra folk, armonica, mandolino
Martin Barre - chitarra elettrica, mandolino
Dave Pegg - basso, mandolino, voce
Doane Perry - batteria, percussioni
Martin Allcock - tastiera, chitarra folk
Peter-John Vettese - keyboards
Martin Barre - chitarra elettrica, mandolino
Dave Pegg - basso, mandolino, voce
Doane Perry - batteria, percussioni
Martin Allcock - tastiera, chitarra folk
Peter-John Vettese - keyboards
Post & art by Captain, Music from Osel Archives (God bless you Marco)
Infiniti ringraziamenti ad Osel e al Capitano: la qualità sonora e artistica é immensa!
RispondiEliminacaro Capitano, avendo seguito la genesi di questo post devo dire che il risultato va al di là di ogni aspettativa. Credo proprio che si tratti di un FIRST TIME ON THE WEB, visto che anche le mie ricerche, oltre alle tue, sono state infruttuose. Il concerto è strepitoso e la qualità del suono rasenta il soundboard (ma forse lo è). Visto che amo molto i Jethro Tull non voglio assolutamente che questo rimanga un episdio unico sulla Stratosfera. Ho già nel cassetto qualche buon concerto dei primi anni '70, che daranno il giusto seguito a questo magnifico post. Grazie Capitano e grazie a Osel per averci donato questa chicca.
RispondiEliminaGrazie per le condivisioni che fate!
RispondiEliminaDue piccole precisazioni. E' un audience, eccellente ma non soundboard. E girava già tra i collezionisti.
Ma ripeto, sempre grazie a voi per il bel lavoro.
infatti io non avevo detto che era un soundboard ma solo che era una eccellente registrazione......ovviamente girava fra i collezionisti, se no neppure io l'avrei avuta, visto che non era una mia produzione!
EliminaHo corretto il post, confermo che avevo pensato io fosse un soundboard visto la qualità ottima della registrazione, l'avevo anche scritto. Avrà pure girato tra gli appassionati, io penso di esserlo, ma molti non lo conoscevano (personalmente non lo avevo). Sicuramente sul web non ce n'era traccia (Blog e affini, peer to peer non so, comunque è un'altra cosa). Grazie mille dunque a Marco per la condivisione
EliminaGrazie per questo post. I grandi artisti non stancano mai. Pietro
Eliminain realtà il bootleg fisico era una tiratura di cento copie in CDR (però con cdr gold!)fatte in casa.........con copertine create con fotocopie a colori.......per essere pignoli.....
RispondiEliminagrazie come sempre: siete indispensabili !! Roberto
RispondiEliminaEro presente a quel concerto! Dal lato palco di Martin Barre era stato ricreato un salottino con poltrone, tavolino e abat jour, e un magrissimo Ian Anderson che invitava persone prese dal pubblico ad accomodarsi offrendo loro il tè! Ricordo lanci di coni gelato al pubblico, il tradizionale lancio di palloni a fine concerto, ricordo un simpaticissimo Martin Barre che volle farsi una fotografia col pubblico del Rolling Stone (non si chiamava ancora selfie!) Dicendo in italiano "Io brutto!". Performance impeccabile, se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, sul finale di Thick As A Brick la chitarra acustica di Ian Anderson si ammutolisce, ma per il resto concerto memorabile!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaqui potete scaricare una versione alternativa, con molte più canzoni, è tutto il concerto completo.
RispondiEliminahttps://mega.nz/folder/vQEGUb5Q#Ukpn62tw3ucmRLHqytNXxg