lunedì 28 marzo 2022

Museo Rosenbach atto II: Re-post & New post

Re-post # 1 - Live '72 (pubblicato nel 1992)


TRACKLIST:

01. Intro / Dell'eterno ritorno
02.  Dopo
03.  Season of the Witch / It's a man's man's world
04.  Della natura


FORMAZIONE

Enzo Merogno: chitarra
Alberto Moreno: basso
Giancarlo Golzi: batteria
Pit Corradi: mellotron, organo Hammond, Farfisa piano
Stefano "Lupo" Galifi: voce
Leonardo Lagorio: sax, flauto


Un grande gruppo di rock progressivo come i Museo Rosenbach non merita di ritrovarsi con i link inattivi. E' sempre antipatico scoprire che i link non funzionano più, però anche questi - a volte - hanno una scadenza temporale, così come gli yogurt. Anche su vostra richiesta, ecco qui due re-post e due nuovi post, in modo tale da completare l'intera discografia dei MR. Ovviamente per quanto riguarda i re-post, vi rimando alla lettura delle pagine di qualche anno fa, con la recensione dell'album. Il primo ripescaggio riguarda il celebre "Live '72", registrato dal vivo a Bordighera, ridente cittadina ligure situata nella Riviera di Ponente, di cui i Museo Rosenbach sono originari. La pagina risale al 28 giugno2013 e la e la ritroverete qui.



Re-post # 2 - Rare and Unreleased (pubblicato nel 1992)


TRACKLIST:

01- Zarathustra
02- Degli uomini
03- Della natura
04- Dell'eterno ritorno (strumentale)
05- Dopo
06- Look At Yourself
07- With A Little Help From My Friends
08- Shadows Of Grief
09- Valentyne Suite (Excerpt)
10- Dopo (English version)
11- Dell'eterno ritorno


Ed ecco lo splendido "Rare and Unreleased", pubblicato dalla Mellow nel 1992, lo stesso anno in cui uscì "Rarities" con il quale fa il paio. Anche qui troviamo una serie di demo, alternate take  e cover. La pagina originale è del 16 marzo 2011. Cliccate qui per rileggerla. 

New post # 1 - Zarathustra Live in Studio (2012)


TRACKLIST:

01. Intro / Dell'eterno ritorno - 7:58
02. Degli uomini - 4:16
03. Della natura - 9:00
04. Zarathustra - 22:20
a) L'ultimo uomo
b) Il re di ieri
c) Al di là del bene e del male
d) Superuomo
e) Il tempio delle clessidre


FORMAZIONE

Alberto Moreno - tastiere
Giancarlo Golzi - batteria
Stefano "Lupo" Galifi - voce
Andy Senis - basso e voce
Fabio Meggetto - tastiere
Max Borelli - chitarra
Sandro Libra - chitarra


Riprendo alcune informazioni già fornite sul precedente post. Tra il 2010 e il 2012 Moreno e Golzi decisero di riformare il gruppo per tenere alcuni concerti. Insieme a loro si unirono il cantante Stefano Galifi e una serie di nuovi musicisti: i chitarristi Max Borelli e Sandro Libra, il tastierista Fabio Meggetto e il bassista Andy Senis. Durante la preparazione del concerto si decise di valorizzare i tre brani che nel vinile erano il lato B per sottolineare, con un crescendo dinamico ed emotivo, le caratteristiche più apprezzate della lunga suite. Le composizioni del 1973 vennero rese fedelmente ma apparve evidente la necessità di interpretare in modo "progressivo" il materiale originale dando spazio ai contributi creativi dei nuovi elementi. Il Museo sentì la necessità di fissare questo momento e realizzò, nell'ottobre 2012, l'album dal vivo "Zarathustra Live in Studio" (fonte Wikipedia)
. Giancarlo Golzi in queste 4 tracce è semplicemente strepitoso. Ascoltate e sentirete cosa hanno saputo fare questi vecchi leoni. 


New post # 2 - Barbarica (2013)


TRACKLIST:

01. Il respiro del pianeta – 13:48
02. La coda del diavolo – 6:35
03. Abbandonati – 6:24
04. Fiore di vendetta – 6:43
05. Il re del circo – 7:11


FORMAZIONE

Stefano Galifi – voce
Sandro Libra – chitarra elettrica
Max Borelli – chitarra elettrica, cori
Alberto Moreno, Fabio Meggetto – tastiere
Andy Senis – basso, cori
Giancarlo Golzi – batteria


Nell'aprile 2013 i Museo Rosenbach presentarono il nuovo concept album "Barbarica" in prima mondiale all'"Italian Prog Festival" di Tokyo. L'intero concerto venne racchiuso nel doppio CD "Live in Tokyo" appena postato. "Barbarica" rappresenta il canto del cigno per i MR. Il disco venne pubblicato dall'etichetta Immaginifica, sia in Italia che in Russia nel 2013. Si tratta di un grande epilogo all'insegna del miglior prog rock. Nell'aprile dell'anno successivo il Museo Rosenbach partì per il Messico, dove partecipò al Baja Prog Festival 2014 di Mexicali. Io non ho trovato da nessuna parte questo concerto, a parte un paio di video col soundcheck postati sul canale Youtune dei MR. Se qualcuno di voi lo ha nei suoi archivi ce lo faccia sapere. Idem per chi possiede altre testimonianze live. Qui sulla Stratosfera potrete ritrovare il bootleg del concerto di Roma del 25 giugno 2013 (qui). Con questo post si conclude l'opera omnia dedicata ai Museo Rosenbach. Abbiano proprio pubblicato tutto. Non mi resta che augurarvi buon ascolto.


NEW LINK  Live '72
NEW LINK  Rare and Unreleased
LINK  Zarathustra Live in Studio
LINK  Barbarica

Re-post & New post by George

5 commenti:

  1. Scorpacciata prog... confermo le grandi doti del compianto Giancarlo Golzi, batterista "di razza" sottovalutato e forse penalizzato dalla militanza pop con i Matia Bazar. Ma l'anima è rimasta prog... e si sente. Grazie del regalone

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  2. per fare i completisti ho inviato il primo album dei Il Tempio delle Clessidre gruppo fondato da Lupo Galifi , che ,però, abbandonò dopo quell'album con ,come bonus, una loro versione live di Zarathustra.....se proprio si vuole esagerare!

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    1. Più che fondato da Lupo Galifi, direi gruppo dove Lupo ha dato la voce nel primo album, infatti tutti i brani sono della reale fondatrice Elisa Montaldo, tastierista folletto del progetto come riconosciuto in tutte le recensioni ed articoli del periodo, e da Fabio Gremo, bassista del gruppo. La cosa ci fu confermata dalla stesso Fabio Gremo in un'intervista telefonica del 29/10/2012 a From Genesis to Revelation.

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  3. Grazie per aver condiviso questo materiale aggiuntivo per il leggendario e imbattibile album del 1972. Vivo in Messico, e sono anche un vecchio lupo di mare e un fan impenitente del rock progressivo in generale e del rock progressivo italiano in particolare.
    Ascoltando il "remake" di Zarathustra di ciò che restava del gruppo originale, qualcosa mi sembra molto chiaro. Sì, sono vecchi lupi, come dice l'ospite del blog, ma i vecchi lupi, come ogni vecchio, perdono qualità, e nell'interpretazione di Zarathustra la perdita delle facoltà musicali è più che evidente. La voce di Stefano Galifi non è più quella che aveva quando ha registrato l'album. Suona stanca e più statica, cioè con un'estensione vocale più limitata. Non raggiunge più le note più alte che ha raggiunto in gioventù. Giancarlo Golzi suona la batteria con forza, ma senza vita. E gli spettacolari rulli di tamburi per i quali il disco è diventato famoso e ammirevole sono semplicemente spariti. Penso che sia fantastico che abbiano mantenuto il suono del Mellotron, ma non ha più quella qualità sinfonica che aveva l'album originale. Questa nuova versione di Zarathustra del Museo Rosenbach suona senz'anima, senza vita e, in alcuni passaggi, provoca persino risate involontarie, poiché suona come una musica da luna park.
    In linea di massima, questa nuova versione del classico album del 1972 (di cui possiedo un'edizione originale italiana del 1972) mi sembra del tutto superflua. Non aggiunge una sola virtù all'album originale, a parte la registrazione sonora, che è più moderna e più potente, ma non supera minimamente nessuno degli aspetti della registrazione originale, piena di vita e di virtuosismo. Sembra più un gruppo tributo che altro. Lo trovo decisamente deludente.
    In ogni caso, apprezzo le ampie informazioni su gruppi e tour che il blog condivide. Saluti dal Messico.

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  4. Grazie per la lunga e dettagliata analisi. Certo, non c'è più lo smalto di una volta, ma il remake è cmq apprezzabile. E' stato un piacere sentirti. Spero di leggere i tuoi commenti anche in futuro. Un abbraccio a te e al Mexico (che amo molto)

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