lunedì 9 maggio 2022

The Night of the Acoustic Guitars: Stefano Rosso & Beppe Gambetta

 

Part 1: il fingerpicking
Dalle origini folk fino al rock contemporaneo passando per il jazz e la world music, il fingerpicking è una tecnica esecutiva per chitarra che ha conquistato la scena musicale. Fingerpicking, dall’inglese pizzicare con le dite, è una tecnica di esecuzione per la chitarra basata sull’uso diretto delle dita che pizzicano, per l'appunto, le corde, senza ricorrere all’uso del plettro. Si tratta di un particolare modo di suonare la chitarra che può risultare meno agevole per un principiante, ma capace di liberare energie creative e dare grandi soddisfazioni. Ogni singolo dito diventa un potenziale plettro e l’esecutore ha modo di sviluppare un contatto diretto con lo strumento sfruttandone al meglio tutte le potenzialità polifoniche. Ciò che contraddistingue il fingerpicking è l’uso del pollice della mano destra che viene utilizzato per suonare quello che viene definito il basso alternato, ovvero suona una nota bassa (generalmente collocata sulla quarta, quinta e sesta corda) marcando ogni quarto di battuta, mentre alle altre dita è affidata l’esecuzione degli accordi o dell’armonia. Questa modalità esecutiva consente di creare linee di basso indipendenti e addirittura contrappuntare la melodia. La libertà delle dita permette, inoltre, di sfruttare al meglio la loro indipendenza arricchendo l’esecuzione anche con suoni percussivi, colpendo cassa e corde in diversi modi. 


Fatta questa debita premessa di natura tecnica, non ci resta che passare all'ascolto di un maestro del fingerpicking: sto parlando di Stefano Rosso alle prese con un album decisamente atipico nella sua discografia. Vediamolo da vicino.. 

Stefano Rosso - 1983 - 
La chitarra fingerpicking di Stefano Rosso (vinyl)


TRACKLIST:

Lato A
01. Blues For Gary
02. Castles Of Scotland
03. Lady Madonna
04. Blind Lemon Blues
05. Chimes Of Love
06. Buffalo Gals
07. Polka-Choro

Lato B
08. Fire On The Hill
09. The Entertainer
10. Feet-Flat
11. Blues
12. American's Tracy
13. Nashville Rag
14. Preludio N° 2
15. The Piper


Il primo protagonista della nostra Night of the Acoustic Guitars è Stefano Rosso, autore ed esecutore di questo vinile del 1983, uscito dai mei archivi (e mai ristampato in CD), pubblicato dall'etichetta Lupus. Si tratta del 7° album , in ordine cronologico, della discografia ufficiale del cantante, autore e chitarrista romano. Abbandonati, almeno per questo episodio, i panni del cantautore impegnato, con le sue  storie disoneste, le bioradiofotografie e le donne (protagoniste dell'omonimo album del 1982), Stefano decide di ritagliarsi uno spazio dedicato esclusivamente alla sua chitarra acustica, suonata con la tecnica del fingerpicking di cui è maestro. Eccolo allora pronto a sciorinare 15 gioiellini che scorrono lisci come l'olio, tra rielaborazioni di brani tradizionali (Buffalo Gas, The Entertainer), arrangiamenti di brani di altri autori (Lady Madonna di Lennon & McCartney, Blues di George Gershwin) e brani originali scritti dallo stesso Stefano Rosso. L'apertura è potente, con quel magnifico Blues For Gary, evidentemente un omaggio al leggendario Reverend Gary Davis, cui hanno reso tributo mostri sacri della chitarra blues, tra cui il grande Jorma Kaukonen, All'album venne allegato un booklet redatto dallo stesso Stefano Rosso contenente le tablature dei brani eseguiti e una spiegazione sulla tecnica del fingerpicking. Per i più curiosi ricordo che la chitarra qui utilizzata è una Eko Korral. 


Part 2 - Il flatpicking
Flatpicking è un nome poco conosciuto in Italia, che ricorda il fingerpicking ma che tale non è. Questo perché il flatpicking è una tecnica che ha trovato il suo sviluppo grazie al bluegrass, altro nome cui noi italiani siamo poco abituati. Il bluegrass è un genere che ingloba molti stili, parte dal blues (con successive influenze jazz), si incontra con il country e con la musica tradizionale irlandese, fino alla inevitabile influenza con la musica afroamericana. In realtà non è altro che l’intramontabile folk americano vecchio stile, con la sua inconfondibile impronta blues ma dalle note più allegre, che evocano l’Irlanda. Con il bluegrass si sviluppa il flatpicking quando cioè la chitarra smette di essere un semplice strumento di accompagnamento e inizia a ritagliarsi un ruolo da protagonista. I chitarristi cercano un timbro unico, suonando le note e le singole corde, una alla volta, con il plettro. Il flatpicking è quindi una tecnica che può essere considerata speculare al fingerpicking: non si pizzicano le singole corde con le dita, ma si usa un plettro piatto (i comuni plettri usati per le pennate), chiamato appunto flat pick.
Tra i maestri del flatpicking abbiamo Beppe Gambetta, secondo protagonista della nostra Night of the Acoustic Guitars.

Beppe Gambetta - 1988 - Dialogs


TRACKLIST:

01. Slow Creek (G. Gambetta)
02. Bully Of The Town (Tradizional)
03. Model 400 Buckboard (Jimmy Bryant)
04. The Arkansas Traveller (Tradizional)
05. Home Sweet Home (Tradizional)
06. Siegel's Candy Shop (Dick Siegel)
07. Incredible (J. Jorgenson)
08. Gold Watch And Chain (A.P. Carter)
09. Ragtime Annie (Tradizional)
10. Scotland (Bill Monroe)
11. The Storms Are On The Ocean (A.P. Carter)
12. Randy Lynn Rag (Earl Scruggs)
13. All You Need Is Love (Lennon-McCartney)

Bonus Tracks
14. La città vecchia (cover live di Fabrizio De Andrè)
15. Bocca di Rosa (cover live di Fabrizio De Andrè)
16. Creuza de ma (dalla raccolta "Ma se ghe penso")
17. L'iride (dalla raccolta "Ma se ghe penso")
18. Beppe Gambetta & Carlo Aonzo - La doccia


Innanzitutto voglio ringraziare l'amico Gaetano Simarco per avermi inviato un po' di tempo fa (perdona il ritardo, Gaetano) i file di questo album, primo lavoro in assolto del chitarrista Beppe Gambetta. Gaetano ha impreziosito questo post con ben 5 bonus track e con una ottima recensione, che leggerete qui sotto. Ricordo solo in premesse che Beppe è genovese di origine e ha alle spalle la realizzazione di ben 13 album (l'ultimo è del 2017), una compilation e alcuni DVD. Non è poco. E ora lascio la parola a Gaetano.


Beppe Gambetta, che nel 1977 aveva formato il gruppo bluegrass Red Wine, è un compositore, chitarrista italiano. Musicista straordinario che ha diffuso il flatpicking (tecnica di colpire le corde di una chitarra con un plettro tra il pollice e una o due dita) in tutta Europa, forgiando il suo approccio unico alla chitarra on the road. Le sue composizioni e gli arrangiamenti riflettono un variopinto mosaico di influenze musicali. E' riuscito ad unire senza sforzo bluegrass, musica folk dell'Europa centro/orientale, ritmi celtici e musica dal suo paese natale, l'Italia, fino  alle danze del Mediterraneo. Il modo di suonare e cantare (rimanendo saldamente radicato nella tradizione) si distingue per le emozioni intime, la comunicazione, la sobrietà, evitando di basarsi esclusivamente sul suo alto livello di eccellenza tecnica. La sua chitarra ha una voce particolare, quasi una sintesi tra le diverse tecniche popolari che sfocia in uno stile molto personale che si esprime con passione, forte senso melodico e ritmico, sempre con una forte connessione con le radici. 


Beppe si è conquistato, anche al di là delle nostre frontiere, un sempre più vasto apprezzamento. Il suo curriculum vanta un'attività internazionale estremamente intensa. Pur essendosi affermato in veste di solista, nella sua intensa carriera, Beppe ha collaborato con i vecchi suonatori della tradizione popolare italiana ed europea, ma anche con i musicisti acustici americani di avanguardia. Artisti del calibro di Dan Crary, Tony Trischka, Gene Parsons, Carlo Aonzo, Doc Watson, Mike Marshall, Martin Simpson, Bela Fleck, Norman Blake, Riccardo Tesi, Darol Anger, Peppino D'Agostino, J.M.Cutcheon, Hot Rize, David Grisman, Tommy Emmanuel, Francesco Guccini, Allan Taylor, vantando partecipazioni a festival prestigiosi, con emozionanti incontri con i grandi geni della musica, da Fabrizio De Andrè e altri ancora. 

Beppe Gambetta & Pete Seeger

Questo suo primo album scaturisce da un lungo indimenticabile viaggio “coast to coast” attraverso gli Stati Uniti d’America, alla ricerca dei suoi idoli musicali, bussando alla porta dei maestri americani che lo avevano ispirato, dialogando con i grandi maestri del flatpicking, dodici maestri della chitarra acustica, chitarristi straordinari come: Norman Blake, Alan Munde (banjo, già nei Flying Burrito Brothers), Mike Marshall (chitarra e mandolino), Dan Crary, Danny Weiss, Joe Carr dei Country Gazette, Phil Rosenthal, John Jorgenson (chitarrista della Desert Rose Band di Chris Hillman che ha addirittura composto il brano "Incredible" espressamente), Raul Reynoso, Rob Griffin (chitarra e mandolino), Charles Sawtelle e David Grier (ha partecipato come giovane chitarrista emergente).
Registrato nelle case dei musicisti con un registratore digitale Sony a due tracce, tranne "Siegel's Candy Shop"  e "All You Need Is Love" (cover dei Beatles), registrate al Mobius Music Studio di San Francisco. Tutte le registrazioni sono state fatte dal vivo, con la chitarra di Beppe sempre sul canale giusto. Il dispositivo di registrazione portatile è stato fornito da ACOUSTECH di Rob Griffin, Columbus, Ohio. 


Il lavoro che ne è uscito è davvero straordinario, un vero e proprio capolavoro. Beppe registra tredici brani con dodici chitarristi in dodici luoghi diversi, cioè con Norman Blake nella sua fattoria di Rising Fawn, in Georgia, con Alan Munde a Levelland, in Texas, con Dan Crary a Santa Ana, in California, ecc.. Sembra dialogare davvero con loro attraverso un meraviglioso duello di plettri.
Il disco contiene già tutti gli elementi della sua poetica musicale e di vita: il vivere on the road e l’incontro con altri musicisti ed altre culture. Mette in mostra in modo efficace la musica relativa al bluegrass e offre l'opportunità di provare gli stili e i suoni di questi straordinari musicisti.

Annotazioni sulle bonus track
Ho aggiunto cinque bonus track: due personali cover live (La città vecchia e Bocca di Rosa di Fabrizio De Andrè), le due tracce live (Creuza de ma di F. De andrè e L'iride) contenute nella raccolta "Ma se ghe penso (Antologia della canzone genovese) del 2000 e, infine, La doccia (con Carlo Aonzo) dalla raccolta Acoustic Guitar Highlights, Vol. 3.

Beppe Gambetta & Dan Crary

Conclusioni
La nostra Night of the Acoustic Guitars termina qui, Lo so, potrebbe andare avanti a lungo, visto che in Italia vi sono numerosi chitarristi dediti a queste tecniche. Per ora accontentiamoci di questi due protagonisti. Vediamo anche quale sarà il gradimento rispetto a questo post un po' anomalo e originale.
Concludo augurandovi il mio consueto buon ascolto. E se volete studiare o approfondire queste tecniche ecco un interessante manuale.


LINK Stefano Rosso (from George archives9
LINK Beppe Gambetta (from Gaetano archives)

Post by George - Music & Words by George & Gaetano Simarco

5 commenti:

  1. grandissimo Beppe Gambetta! Ogni anno organizza a Genova una Acousic Night con ospiti stratosferici, che Radiotre trasmette regolarmente, e che non mi perdo per nulla al mondo! Grande chitarrista e grande persona. Grazie.

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  2. Magnifica proposta: stupendo l'album strumentale di Stefano Rosso e delizioso anche quello di Beppe. Un mio amico, anni fa, mi prestò un'audiocassetta di suo zio, con registrazioni di Gambetta: che piacere riascoltare una sua incisione! Grazie carissimi George e Gaetano e viva la Stratosfera!

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  3. Il disco di Stefano Rosso è un buon lavoro strumentale, molto gradevole

    Michele D'Alvano

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  4. e a proposito di Acoustic Night, l'edizione 2022 giovedì 19 dalle 20.30 su Radiotre.

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  5. alifib, recuperiamo la registrazione della acoustic night trasmessa da RAI 3?

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