mercoledì 17 agosto 2022

Quasar Lux Symphoniae (QLS)- 2009 - Synopsis

 

TRACKLIST:

01. Rhapsody and Fugue - 7:42
02. Arcano - 4:55
03. Snake Dream - 6:29
04. Flighting Thoughts - 3:49
05. Oblivion - 7:31
06. Islemind - 4:51
07. Moses - 14:15


FORMAZIONE

Paolo Paroni – organo, piano, synthesizer 
Fabio Glacomello – chitarra acustica
Marco Filippo – chitarra elettrica
Fabrizio Morasutto – batteria
Mauro Chiapollino – basso
Annalisa Malvasio – voce
Luca Vignery – voce
Ulisse Tonon – organo


L'invio dei file di questo grande album di neo progressive rock italiano da parte dell'amico Osel mi ha portato a curiosare nella storia musicale dei Quasar Lux Symphoniae, avido di informazioni e con la voglia di conoscerli più da vicino. Al momento della ricerca possedevo un paio di loro lavori che avevo ascoltato un po' distrattamente, seppur con l'apprezzamento delle loro sonorità che si rifacevano ai Camel e ai vecchi Genesis con Steve Hackett. Così, mi sono procurato, col tempo necessario, la loro intera discografia. "Synopsis", in ordine cronoligico, è il 6° album del gruppo di Udine, pubblicato dall'etichetta Artesuono nel 2009. Diciamo subito che questo è solo un assaggio della loro discografia, con la solenne promessa, sempre che l'apprezzamento sia da voi condiviso, di pubblicare altri loro lavori. La biografia dei QLS scaturisce direttamente dalla penna di Paolo Paroni, il principale tastierista del gruppo. L'articolo è stato pubblicato il 1° luglio 2013 sul sito "Genesismarillon". Le immagini sono tratte dalla pagina Fb della band e si riferiscono alle sedute di registrazione di "Synopsis". 


I Quasar Lux Symphoniae nascono il 20 settembre 1976 per volontà di Roberto Sgorlon, all’epoca batterista, con Umberto Del Negro al basso e Stefano Vallan all’organo Farfisa. Dopo un inizio dedicato prevalentemente a cover del gruppo “Le Orme”, Roberto si innamora della chitarra elettrica e, inizialmente da autodidatta, compone al pianoforte il primo lavoro dal titolo "The Dead Dream" su testi di Umberto. Il master di questo primo lavoro di natura psichedelica, datato 1977 e precursore dell’odierna home recording, va perso; nel 1995 Roberto lo registra di nuovo in studio cercando di mantenersi il più possibile fedele alle sonorità dell’epoca.


Nei primi anni ottanta fa ingresso nei Quasar Lux Symphoniae il giovane e talentoso batterista Fabrizio Morassutto, destinato a diventare l’insostituibile motore ritmico della band fino ai giorni nostri. I Quasar Lux Symphoniae, di nuovo in trio rock (chitarra, basso e batteria, con Roberto alla voce) nel 1984 si avvicinano all’Hard Rock ed incidono in studio l’album dal titolo "Night Hymn", sempre con musiche di Roberto e testi di Umberto, ricevendo le prime critiche da riviste specializzate, anche straniere, che descrivono il gruppo “...una vera e propria rivelazione nell’ambito dell’hard rock melodico”.


L’amore da parte di Roberto per la musica classica e l’intima esigenza di crescere come musicista lo portano ad approfondire i propri studi, avvicinandosi a Paolo Paroni, all’epoca giovane promettente studente di organo, composizione e direzione d’orchestra, con cui allaccia un forte legame d’amicizia. Paolo a sua volta dimostra un concreto interesse nei confronti di generi musicali per lui nuovi e stimolanti, e nel 1988 entra a far parte della band, determinando così la svolta decisiva per i Quasar Lux Symphoniae. Il gruppo dimostra il progresso tecnico e musicale eseguendo difficili cover di Emerson Lake & Palmer e dei Genesis di Peter Gabriel, oltre a realizzare complessi arrangiamenti di brani di Bach, Vivaldi, Mozart, Beethoven che impongono la band all’attenzione di fasce di pubblico elitarie ma sempre più ampie.


Nei primi anni novanta Paolo e Roberto sentono l’esigenza di comporre un lavoro su grande scala. Nello stesso periodo le non comuni potenzialità del gruppo vengono notate da un produttore tedesco che mette la band sotto contratto: nasce così "Abraham - One Act Rock Opera " (1994) su doppio CD, con cui i Quasar Lux Symphoniae iniziano un tragitto che li farà sempre più notare a livello internazionale. Il successo di vendite dell’album è ampio e la band riceve lusinghiere critiche da riviste specializzate e siti web di tutto il mondo, che incoraggiano il gruppo a proseguire sulla strada del nuovo indirizzo stilistico, costituito da una commistione di stili in cui si mischiano magicamente musica colta di tutte le epoche e rock. Con "Abraham", che fra le altre cose annovera tra le featuring guests diversi cantanti e musicisti aggiunti, oltre al coro misto Panarie, entra a far parte del gruppo Anna Malvasio, cantante che spazia dalla vocalità classica al rock con risultati che affascinano Paolo e Roberto, spingendoli ad assoldarla quale prima ed unica voce femminile nella storia della band. Altri acquisti importanti sono Fabio Giacomello, chitarrista finger picking e autore dei testi di "Abraham", e Italo Cigainero al basso elettrico.


Nel 1996 esce "The Enlightening March of the Argonauts", con musiche composte da Paolo Paroni e Roberto Sgorlon su testi di Franco Cautero, album con cui i Quasar Lux Symphoniae proseguono sull’ambiziosa strada stilistica intrapresa con "Abraham". Le critiche anche in questo caso sono molto positive, nonostante l’opinione generale all’interno del gruppo sia quella di considerare l’album un lavoro di transizione, soprattutto a causa di una non convincente unitarietà di stile tra i vari pezzi.


Nel 2000 viene realizzato "MIT", album in cui Paolo Paroni e Roberto Sgorlon danno la possibilità a Fabio Giacomello di realizzare un proprio progetto. Il risultato è un concept album molto articolato, il cui punto di forza risulta essere ancora una volta una commistione, questa volta tra lo stile prevalentemente chitarristico di Fabio e quello ormai consolidato di Paolo e Roberto. Diversi i nuovi ingressi all’interno del gruppo: Mauro Chiapolino, che rileva il posto del precedente bassista Paolo Maestrutti, Marco Bertolissi, che per la prima volta offre un’alternativa alla voce di Roberto, Ulisse Tonon, prezioso collaboratore alle tastiere di Paolo Paroni, sempre più impegnato nella propria carriera di direttore d’orchestra.


La band si concede raramente al proprio pubblico in concerti live, e quando lo fa è in grande stile, dedicandosi soprattutto all’esecuzione di "Abraham" e ormai adottando ufficialmente la sigla QLS quale proprio nome. Dopo qualche anno di silenzio compositivo, Roberto Sgorlon comincia a maturare la forte esigenza di celebrare con un nuovo album il trentennale della fondazione del gruppo, e si mette di nuovo a lavorare a quattro mani con Paolo Paroni. Dopo una gestazione di due anni nasce "Synopsis" (2009), lavoro con sette composizioni originali. Il leit motiv di "Synopsis" è l’omaggio di alcune composizioni ai vari periodi stilistici della storia del gruppo: ecco così Rhapsody and Fugue, con una complessa fuga a quattro voci in stile barocco, Arcano e Islemind, brani in cui si espande una inedita vena melodica, Oblivion, tributo al periodo psichedelico, Snake Dream, omaggio al momento hard rock della band, Moses, breve opera che richiama "Abraham", oltre a Flighting Thoughts, con la chitarra acustica di Fabio in evidenza. 


Il vero divertimento cominciò quando volemmo rendere omaggio ai primi periodi stilistici, quello psichedelico e quello hard rock. Si trattava sì di gettare uno sguardo al passato, senza tuttavia rinnegare le nostre conquiste più recenti: il risultato di questo matrimonio fu la nascita di Oblivion e di Snake Dream . Successivamente ci sembrò naturale trarre ispirazione dalla nostra gloriosa opera rock "Abraham" per comporre Moses , seguito da Flighting Thoughts , basato su un riff di chitarra acustica.
Alla fine decidemmo di dotare l’album di un’ouverture speciale, scrivendo così Rhapsody and Fugue , esplorando l’effetto di una rock band che suona una vera fuga a quattro voci in stile barocco.
Alla fine del processo creativo Roberto amaramente mi confidò la sua intenzione di lasciare la guida della band per seguire pienamente il suo percorso spirituale. È con un misto di gioia e tristezza che lo ringrazio per tutto ciò che ha fatto, e gli dedico di cuore Synopsis. Nessuno al di fuori di lui potrebbe mai avermi convinto a comporre per questa straordinaria band, e senza il suo aiuto non avrei potuto farlo così.


L'eredità musicale della band passò nelle mani di Paolo e in quelle di Fabrizio, ormai membro più anziano. Sostituire Roberto fu un compito difficile e doloroso, ma necessario. Per fare parte dei QLS non basta essere dei musicisti di grande qualità: fondamentali sono la capacità di adattamento, l’umiltà artistica, lo studio, sole caratteristiche che trasformano i continui incitamenti ed impulsi da parte di Paolo Paroni in grande musica e divertimento. Le new entries Elvio Tavian alla chitarra solista, Marco Filippo alla chitarra ritmica e Luca Vigneri alla voce si dimostrano perfettamente all’altezza, proiettando un fascio di nuova luce sul futuro del QLS.

Per completare la discografia, nel 2012, come già ricordato, venne pubblicata la nuova registrazione di "The Dead Dream", mentre lo scorso anno fu la volta della compilation "Stranger Shadow". 
Per un ulteriore approfondimento sul disco "Synopsis", se proprio volete, potete leggervi questa interessante recensione pubblicata sul sito "Uzbekistan Progressive Book Page /progressor.net" (incredibile, ma vero!!). (qui)
E' tutto. Buon ascolto


LINK

Post by George - Music by Osel

4 commenti:

  1. ho fatto un primo ascolto superficiale (poi con calma me li gusto in profondità) - non conoscevo il gruppo (mai sentito prima) - ma dove era nascosto un tesoro simile? - questa è veramente roba molto al di sopra della media - è musica che ti riconcilia con la vita - grandi Osel e George a proporlo - a quando i successivi album? - vostro Giudas

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  2. Che tastiere, che atmosfere sognanti e come si libra la voce angelica della cantante ed anche quella di Luca Vignery, che non
    è da meno: viva George, viva Osel e grazie di esistere alla Stratosfera!

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  3. Excellent group and excellent album.
    I recommend "Abraham - One Act Rock Opera".
    Sorry my bad english

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  4. Mi associo al commento di Giudas; è un grande album! Attendo le altre precedenti composizioni. Grazie Stratosfera

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