mercoledì 4 ottobre 2023

Luca Loizzi: il cantautore che decise di non esserlo più (2012-2014) - special post by Giudas


Il nome di Luca Loizzi me lo fa una collega di scuola (lei è già di suo una cantante di piano bar) sfidandomi a contattarlo sui suoi pezzi cantautorali (azione che secondo la mia collega non mi riuscirà mai) – a suo dire Luca Loizzi, già detentore di due album, ha attaccato la chitarra al chiodo e non ne vuole sapere più di musica, neanche parlarne. Ci voleva solo questo per farmi partire in quarta. Una sfida è una sfida. Il numero di cellulare che mi fornisce risulta inesistente – scarico dalla rete la sua produzione musicale (veramente interessante) - passo oltre un anno ad inseguirlo invano – ma il destino è galantuomo… Infatti il destino, nelle vesti del Ministero dell’Istruzione (lasciamo stare il Merito …), mi manda a fare gli esami di maturità a Trani, esattamente nella scuola dove il Loizzi insegna e … esattamente nelle classi sue !!! – questa è fortuna con la C maiuscola !! A questo punto sembrerebbe facile contattarlo. Mi procuro il nuovo numero, lo chiamo al telefono e, come mi era stato detto, non ne vuole sapere (“è un periodo che non mi appartiene più” – “Ho lasciato perdere queste cose” – “La musica non mi interessa più” – “Non mi riconosco più in quella persona” – e via discorrendo). Non vuole fissare incontri.


Gli spiego che non ci devo andare a letto, né fargli il funerale né chiedergli un concerto, ma solo avere informazioni su cose che, comunque, ha realizzato – meglio ancora se appartengono al passato. Lo chiamo al telefono diverse altre volte. Ogni volta ha un motivo per differire il nostro incontro (“sono in ferie, ti richiamo io” – “sono al mare con la famiglia”), finché alla fine suona sempre occupato (sic!). Tento l’ultima carta facendolo contattare in mio nome da un comune collega di scuola. Il risultato è che Loizzi gli dice che apprezza comunque la mia iniziativa ed i contenuti della Stratosfera (almeno questo…) ringrazia, ma per lui la musica è un capitolo chiuso. Comunque ci ho parlato, anche se non ho concluso gran che e quindi la sfida si può considerare un pareggio. Insomma … quello che segue è il frutto, delle poche informazioni recepite per vie traverse e dalla rete su Luca Loizzi.


Autore completo, sia di musica che di testi, descrive una miriade di situazioni e di stati d’animo – a volte la musica vince sui testi – a volte le liriche sono autentiche poesie su un tappeto musicale. Sentendo la sua produzione, come sempre capita in questi frangenti, si capta una “mano”, uno “stile autonomo”, e comunque non ho ancora trovato due suoi brani fatti allo stesso modo. Il nostro cantautore ha stoffa ed inventiva. Lo stile generale è quello tipicamente cantautorale italiano. Potrete andare alla ricerca di echi di Paolo Conte o di Fred Buscaglione e li troverete. Di Luca Barbarossa o di Stefano Rosso o di Alberto Fortis e troverete anche quelli.  Ma sono solo, per l’appunto, echi. Luca Loizzi percorre una strada propria. La sua discografia è la seguente

01 – Luca Loizzi (2012)
02 – Canzoni quasi disperate (2014)

Luca Loizzi - 2012 - Luca Loizzi


TRACKLIST:

01. Quando meno te lo aspetti - 4’04
02. Tutti quelli - 3’ 16
03. Che fastidio - 3’ 40
04. Via Ripamonti- 4’ 10
05. Taglio la corda - 3’ 52
06. Pillole - 3’ 11
07. Di notte - 3’ 40
08. Il pazzo - 4’ 07
09. Milano - 4’ 21



Il primo album contiene nove brani che sembrano scritti da nove persone diverse, tale è la fantasia compositiva del nostro Luca. Ad un charleston scatenato (“Tutti quelli”) si contrappone una struggente “Di notte” che veramente ti proietta nel buio delle ore piccole. E non va trascurata la descrizione di Milano, da parte di un pugliese di Trani, con liriche che a volte raggiungono vertici poetici rari.
il primo singolo estratto  è “Quando meno te lo aspetti”. A luglio il brano "Via Ripamonti è inserito nella compilation "Tutta Roba Pugliese Vol.1" edita da Puglia Sounds; ad agosto partecipa al Festival Aritmia Mediterranea con Lo Stato Sociale, Colapesce e altri ancora.
Di seguito il booklet interno






Luca Loizzi - 2014 - Canzoni quasi disperate


TRACKLIST:

01. Intro - 0’ 29
02- Un poeta scadente - 3’ 52
03. E se per caso - 3’ 48
04. Sempre più giù - 3’ 52
05. Canzone filosofica - 2’ 48
06. Estate di merda - 3’ 54
07. Da domani - 2’ 18
08. Ti ringrazio - 3’ 32
09. Tempi moderni - 2’ 55
10. I miei giorni migliori - 5’ 01
11. Valzer senza nome - 2’ 02


Il secondo lavoro appare più intimista, in un certo senso raccolto in se stesso (d’altro canto trattasi di “canzoni quasi disperate”). L’uso degli strumenti diventa di tipo essenziale, quasi sobriamente spartano. Viene dato molto spazio all’uso del basso, a volte con accenti lievemente jazzistici. L’uso di una pianola stile far west, volutamente non perfettamente accordata, nel brano di chiusura è un tocco di genialità. Le “canzoni quasi disperate” lo hanno alla fine condotto ad una specie di “disperazione musicale”? Non lo sappiamo. Ascoltando la produzione di Luca Loizzi una cosa, a mio parere, salta all’orecchio. La commistione, voluta o casuale che sia, tra sarcasmo e tragedia nelle storie che i brani raccontano. Raramente ho trovato nei cantautori nostrani dei testi che fossero perfettamente funzionali alla metrica musicale e contemporaneamente non banali con, lo ripeto con convinzione, vertici lirici di rara poesia.


Ho sentito molte e molte volte i due cd di Luca Loizzi (cosa rara per me) e me ne  devo ancora stancare. Rimarrà per me sempre un mistero come e perché due lavori così pregevoli non abbiano avuto un minimo di promozione adeguata. D’altro canto il Loizzi stesso non ha voglia di parlare del suo passato musicale. Oggi Luca Loizzi esprime la sua vena artistica in campo letterario, essendo autore di alcuni romanzi. Su Youtube trovate diverse clip musicali – e ben fatte - di alcuni dei suoi brani. Per esperienza personale devo ancora conoscere un musicista che, una volta intrapreso un qualunque percorso musicale, voglia abbandonarlo del tutto – possono anche passare decenni (questo si) ma la voglia ritorna sempre – vedremo se questa mia idea vale anche per Luca Loizzi, il cantautore che a un certo punto ha deciso di non fare più musica. Dice lui … 
PS una breve biografia del musicista è riportata sul sito Rockit. Se vi interessa la troverete qui
Un abbraccio musicale -  Giudas


LINK Luca Loizzi (2012)
LINK Canzoni quasi disperate (2014)

Post by George - Music & Words by Giudas (thanks friend)

5 commenti:

  1. e vai con la scoperta della Puglia musicale.....

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    1. Beh in Puglia c'è stato di meglio. Cito Matteo Salvatore e Tonino Zurlo, certo, altro genere. Ma sicuramente più rappresentativi

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  2. Praticamente un genio, un balsamo per un'anima esacerbata dalle vicissitudini della vita, grandioso per come tratta con ironia sia argomenti tragici che di spessore politico, con canzoni che catturano e spingono ad un riascolto. Per non parlare delle soluzioni sonore: Tutti quelli, con assoli di tromba con l'effetto plunger, il magico solo finale di piano di Via Ripamonti, Ti ringrazio, con quell'incipit di violino. Canzone filosofica, piccolo compendio in 3 minuti. Grazie di esistere alla Stratosfera, sentiti ringraziamenti a George e a Giudas ed infine, un appello a Luca Loizzi: torna a fare il cantautore o quanto meno pubblica dei brani inediti se ne esistono, perchè, per affrontare il grigiore quotidiano, c'è bisogno di te.

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  3. Mi è piaciuto moltissimo il tuo commento, Albe, praticamente una mini-recensione molto precisa e accurata, come sempre. A questo punto sarebbe bello sentire la voce del diretto interessato, visto che Luca segue la Stratosfera. L'invito è aperto.

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  4. Sinceramente sono anni che non sentivo due dischi così. Semplicemente bellissimi

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