TRACKLIST (album wrap):
01. Introduzione / Ho visto anche degli zingari felici (parte 1)
02. Agosto
03. Piazza, bella piazza
04. Primo maggio di festa
05. La morte della mosca
06. Anna di Francia (parte 1 e parte 2)
07. Albana per Togliatti
08. Ho visto anche degli zingari felici (parte 2)
Claudio Lolli (voce e chitarra acustica)
Danilo Tomasetta (sax, flauto)
Roberto Costa (basso),
Bruno Mariani (chitarra elettrica)
Questo "official bootleg" ha alle spalle una lunga storia. Il merito di avere salvato e pubblicato questa preziosa e storica testimonianza live di un Claudio Lolli all'apice del successo, va all'Associazione "Aspettando Godot". Sul sito dell'associazione vi è una lunga pagina dedicata al recupero di questa registrazione. Il CD con il concerto veniva messo a disposizione dei soli sostenitori della suddetta Associazione Culturale Musicale. Pubblico qui di seguito alcune parti dell'articolo. Per la lettura integrale, che vi consiglio, cliccate qui.
La storia di questa registrazione, raccontata dalla persona che l'ha posseduta per tanti anni, è scritta in una breve nota sul retro del cd:
"Gli studi, due stanzette e un bagno, stavano proprio in cima alla torre dell'orologio, quella che dà sulla piazza del duomo di Ferrara. Da lì, come da altre centinaia di radio libere sorte da poco in tutta Italia, parlavamo alla città e soprattutto mettevamo musica, altra musica... dai nostri LP ma anche dai concerti che registravamo nei dintorni e anche molto più lontano. Utilizzavamo spesso un indistruttibile Jvc portatile a cassette. A volte, quando ce lo lasciavano fare, registravamo direttamente dal mixer, altre volte posizionavamo aste e microfoni in punti strategici.
Qualche anno fa, durante un trasloco, in una vecchia scatola da scarpe, sono ricomparse le cassette di "Radio Ferrara Centrale" con registrazioni che avevano incredibilmente resistito all'usura del tempo. Quella degli "Zingari Felici" di Lolli al Caprice di Codigoro (14 aprile 1976) possedeva talmente il suono e il sapore di quegli anni che ho sentito il bisogno di tornare sul luogo del delitto. Per vedere cosa era rimasto di quella vecchia discoteca di paese, oggi un capannone sfatto con ancora la vecchia insegna cui, il ricordo di quel concerto, indimenticabile e recuperato, pareva dare di nuovo luce. Merito di Claudio Lolli e di un gruppo di musicisti in serata di grazia. Merito, se oggi potete riascoltare quei suoni, di tutte le radio libere che in quegli anni, facevano ricca la terra" (Gabriele Caveduri).
E mentre quel tempo diventa un puntino sempre più lontano all'orizzonte, riascoltando questa registrazione ecco che ritorna a risplendere un'antica energia impossibile da descrivere. Claudio Lolli esegue tutti i brani alla chitarra acustica, accompagnato dai suoi impareggiabili musicisti. Impressionate la performance di Danilo Tomasetta, quel 14 aprile del 1976 il suo sax davvero emetteva fiammate brucianti, impregnate di presente che ancora non era diventato un passato da ricordare. E la discoteca "Caprice" di Codigoro, ormai cadente e abbandonata, torna a risplendere con la sua insegna, come un antico "Cinema Paradiso" in cui ancora si proiettano sogni in bianco e nero.
Post by George
Grande Claudio......
RispondiEliminaGrazie.... avevo esattamente due anni. Li considero un regalo di compleanno posticipato....
RispondiEliminaNonostante tutto, e quindi anche della riscoperta e della valorizzazione avvenuta dopo la sua morte (com'è d'uso comune), Claudio Lolli rimane un cantautore profondamente sottovalutato. Credo che, rispetto a colleghi più famosi e magari più apprezzati (i soliti nomi), Claudio nelle sue canzoni abbia rappresentato se stesso, in una completa simbiosi che fa sì che che quello che canta lo potesse cantare e comunicare solo lui. Anche se indirettamente, e cioè attraverso i suoi concerti, anche quelli ultimi, nei piccoli teatrini di provincia, o nelle sale con un centinaio di persone, mi sembrava di conoscerlo da anni, un amico e un compagno sincero. Un bel ricordo, grazie
RispondiEliminaIl recupero di questa registrazione si deve al grande Pino Calautti, fondatore e anima dell'associazione Aspettando Godot, che tanto ha fatto per la divulgazione della canzone d'autore.
RispondiEliminaPurtroppo Pino è scomparso prematuramente nel febbraio scorso per una brutta malattia.
Live che possiedo, ma che infinito piacere riascoltarlo qui. Grazie mille.
RispondiEliminaEravamo poco meno di 30/40 persone quel giorno lì, ma chi se lo filava Lolli, il depresso, proprio quel giorno lì
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