PREMESSA
Il recente post dedicato al ricordo di Fulvio Monieri e all'album "Three Experience 1977" dei Perdio/Madrugada, ha fatto sì che alcuni amici chiedessero il re-upload dell'intera discografia dei Perdio. Ottima richiesta, visto che il post originale risaliva al lontano 1° gennaio 2012 (con link da anni inattivi) e che i Perdio meritano senza ombra di dubbio di essere riportati a galla. Il superpost di allora, realizzato dal mio caro amico Roby, lo ritroverete cliccando qui. Di seguito riproporrò i tre album, di cui due compilation, che rappresentano l'intera discografia della band. Come già avvenuto nel 2'012, ripercorreremo le vicissitudini musicali dei Perdio, affidandoci alla penna di Augusto Croce (che non smetterò mai di ringraziare) e al suo sito "Italian Prog". Si comincia.
BIOGRAFIA DEI PERDIO DA "ITALIAN PROG"
"Gruppo di Bergamo, che ha avuto una carriera durata circa tre anni, cominciando nell'estate 1972, Titta Colleoni e Michele Capogrosso (rispettivamente tastierista e batterista) avevano precedentemente suonato con i Raminghi e poi con i III Classe, realizzando un unico singolo nel 1971, Animal love/Jimmy. Purtroppo, nonostante una buona attività concertistica, non ebbero mai un contratto discografico. (NDR - per un approfondimento sui III Classe vi rimando qui, sempre su "Italian Prog").
front cover singolo del 1971
back cover singolo del 1971
Un CD con le registrazioni di quegli anni è uscito solo alla fine degli anni '90. Dopo aver suonato in concerto con il Banco del Mutuo Soccorso, i musicisti vennero contattati dal produttore della Ricordi Sandro Colombini, che offrì loro di suonare in studio con alcuni artisti di quella etichetta. Così suonarono sull'album d'esordio di Edoardo Bennato, "Non farti cadere le braccia", e questa è stata apparentemente l'unica apparizione su disco all'epoca.
Il gruppo suonò anche di spalla ad artisti importanti come Claudio Rocchi, Alberto Camerini, Aktuala, New Trolls Atomic System, P.F.M., Tullio De Piscopo, Alan Sorrenti, Area, Franco Battiato (con quest'ultimo durante il tour promozionale di Sulle corde di Aries), ma non riuscirono ad attrarre l'interesse di nessuna etichetta e si sciolsero alla fine del 1974. Una breve riunione avvenne nel 1976, stavolta come quartetto con un chitarrista, ma il nuovo gruppo non durò a lungo. L'attività dei Perdio è stata ben documentata da un CD stampato dalla Giallo Records nel 1998, contenente quattro brani del 1973 e due con la formazione del 1976. Il trio iniziale dimostra un'ottima qualità tecnica che avrebbe potuto essere esaltata da un buon produttore, come in In sogno, lunga 12 minuti. I brani del 1976 contengono lunghe parti improvvisate, uno di essi è lungo 22 minuti. Due dei sei brani del CD sono versioni diverse di una bella canzone, È triste il vento, apparsa sul secondo album dei Madrugada, "Incastro". A seguito dell'interesse per la loro attività, il gruppo si è riformato nel 1998 con una formazione comprendente i membri originali, Monieri e Capogrosso ed il tastierista Gianfranco Pinto (dei Madrugada) oltre al chitarrista Pino Bifano come ospite. Questo gruppo ha pubblicato un CD, intitolato "A Robert", dedicato a Robert Wyatt e contenente anche una versione italiana della sua O Caroline. Nel 2008 la Giallo Records ha realizzato un secondo CD di registrazioni inedite degli anni '70, intitolato "Ultimate Collection 1974", comprendente in prevalenza covers di brani di gruppi stranieri (Neil Young, Rolling Stones, Grateful Dead, ecc.), insieme a qualche originale (di nuovo È triste il vento, in due versioni) e a due lunghe improvvisazioni."
GLI ALBUM
Conclusa la biografia, sempre precisa ed impeccabile, passiamo ora alla terza parte del post, quella comprendente i tre album, tutti pubblicati dalla Giallo Records.
Perdio - A Robert (CD, 1998)
TRACKLIST:
01 - A Robert
02 - Non lontano molto tempo fa
03 - Fermati fermati
04 - Caroline
05 - For Love
06 - Cerca dentro te
07 - Caleidoscopio
08 - Che strano amore
09 - Deve esserci
10 - Magiche melodie
FORMAZIONE:
Fulvio Monieri - basso, voce
Michele Capogrosso - batteria, voce
Gianfranco Pinto - tastiere
Pino Bifano - chitarra
Come già riportato da Augusto, l'interesse dimostrato dallo Giallo Records per il primo materiale degli inizi anni '70, portò alla reunion dei Perdio nel 1998. Oltre ai due componenti della formazione originale, il bassista e cantante Fulvio Moniero e il batterista Michele Capogrosso, troviamo l'ex tastierista dei Madrugada, Gianfranco Pinto e il chitarrista Pino Bifano. Il quartetto registrò quello che a tutti gli effetti è il primo album dei Perdio, intitolato "A Robert", dedicato al leggendario Robert Wyatt. Se prima di questo album avete ascoltato le registrazioni degli anni '70 rimarrete delusi: niente suoni prog, niente architetture lunghe, complesse e affascinanti, ma solo 10 tracce di un pop piuttosto easy, ben suonato, ma privo di emozioni. Meglio rifugiarsi tra le vecchie pagine.
Perdio - Raccolta completa 1973-1976 (CD, 1998)
TRACKLIST:
01. Introduzione (Mutamenti, Mutanti, Popular Song) [1976] (22:15)
02. E' triste il vento [1976] (10:48)
03. Per l'amico Matteo [1973] (7:03)
04. In sogno [1973] (12:48)
05. Londonderry [1973] (7:45)
06. E' triste il vento II [1973] (8:01)
FORMAZIONE:
Titta Colleoni / tastiere, voce
Fulvio Monieri / basso, chitarra, voce
Michele Capogrosso / batteria, voce
Diego Valtorta / chitarre (tracce 1 e 2)
Nello stesso anno di pubblicazione di "A Robert", la Giallo Records diede alle stampe una compilation di brani storici intitolata "Raccolta completa 1973-1976". Sei tracce in totale, di cui quattro risalenti al 1973 (in formazione a trio) e due al 1976 (in formazione a quartetto con l'inserimento del chitarrista Diego Valtorta). Qui il progressive rock esplode in tutta la sua grandezza. Lunghe suite (o meglio lunghe jam), grandi assoli di chitarra e tastiere: insomma, non c'è che dire! Sottolineo, in particolare, la traccia di apertura, "Introduzione", ammantata di suoni lisergici e psichedelici che riportano (permettete l'ardito paragone) alle lunghe storiche cavalcate dei Grateful Dead. Sulla stessa linea è la successiva "E' triste il vento" dei Madrugada, in una delle due versioni presenti sul CD. Qualcosa devono pur avere assorbito. Peccato che queste registrazioni, che sarebbero potute confluire in un ipotetico album, siano rimaste nei cassetti per oltre 20 anni.
TRACKLIST:
01. Improvvisazione n. 1 (12:45)
02. Per l'amico Matteo (3:06)
03. Improvvisazione n. 2 (13:59) 4.
04. E' triste il vento (9:11)
05. Playing in the Band (4:28) (Grateful Dead cover)
06. Jumping Jack Flash (4:30) (Rolling Stones cover)
07. E' triste il vento (alternative version) (8:15)
08. The Gold It's In The (5:39) (Pink Floyd cover)
09. Well All Right (9:52) (Buddy Holly cover)
10. Ohio (6:01) (Neil Young cover)
FORMAZIONE:
Titta Colleoni / tastiere, voce
Fulvio Monieri / basso, chitarra, voce
Michele Capogrosso / batteria, voce
Come sappiamo la reunion dei Perdio durò poco e la band tornò definitivamente nell'oblio. Tuttavia nel 2008 uscì una seconda compilation, sempre ad opera della Giallo Records, intitolata ''Ultimate Collection 1974''. Tutto il materiale fu registrato dal trio storico (Monieri, Capogrosso, Colleoni) nel 1974 al Cineteatro di Cuneo. L'album, un po' pasticciato e disomogeneo, presenta però alcune interessanti sorprese: innanzitutto ben 5 cover di celebri artisti stranieri (sono indicati nella tracklist), in versioni rimaneggiate e molto suggestive, valga per tutte la grandiosa versione di Jumping Jack Flash, con Titta Colleoni a dettare il riff col suo organo oltre che a prodigarsi in un grande assolo, seguito da quello alla chitarra di Fulvio Monieri. Niente male anche The Gold It's In The dei Pink Floyd (tratta da uno dei dischi più belli e sottovalutati del quartetto britannico, ovvero "Obscured By Clouds", con grandi assoli di organo e chitarra) e Well All Right, scritta da Buddy Holly e reinterpretata da decine di gruppi e artisti tra cui i Blind Faith, qui in una potente versione della durata di quasi 10 minuti. Del tutto inaspettato il sound che caratterizza le due lunghe Improvvisazioni (n. 1 e n. 2), ispirato al kraut rock di matrice teutonica, con tastiere liquide e spaziali in primo piano sorrette da basso e percussioni. Ma cosa non riuscivano a fare i Perdio...
La traccia più conosciuta, È triste il vento, è inclusa in due versioni, di cui una alternativa, entrambe interamente costruite attorno a sintetizzatori, basso e batteria, in classico stile prog. L'unica nuova traccia dell'album è la breve Per l'amico Matteo. In sostanza si tratta di un CD molto significativo sotto il profilo artistico che va a completare il trittico delle registrazioni dei Perdio (a meno che, in futuro, dagli archivi della Giallo non salti fuori qualche altro inedito). Il re-post termina qui. Concludo con lo slogan riportato sul booklet dell'ultimo CD:
NOSTALGIA? NO, PASSIONE!
Buon ri-ascolto
NEW LINK Raccolta completa 1973-1976 (1998)
NEW LINK Ultimate Collection 1974 (2008)
Re-post & Re-load by George
Grazie per questa pubblicazione, caro George, e per le consuete citazioni.
RispondiEliminaSono d'accordo con quello che hai scritto su "A Robert", che mi sembra il meno interessante dei CD dei Perdio, sicuramente un divertissement per loro, ma molto lontano dalle registrazioni degli anni '70 e più vicino al pop che al prog.
Gruppo sottovalutato. A mio parere sono molto bravi! "A Robert" è invece (per me) un po' noioso
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