In quanto a gruppi sconosciuti (diciamolo meglio, poco conosciuti) questi Quanah Parker (nome preso in prestito da un celebre capo Comanche) non scherzano. All'attivo hanno 4 album, registrati nell'arco di 12 anni; "Quanah!" (2012), "Suite degli animali fantastici" (2015), "A Big Francesco (Live at the Festival Rock Progressive 2016-2018" (2019, CD + DVD) e il recente "Nel castello delle fate" (2024). Il disco di esordio proviene dai mei archivi mentre il secondo CD della band veneziana è un gentile omaggio del nostro infaticabile amico e collaboratore Marco Osel, che non smetterò mai di ringraziare per tutto il ben di Dio che mi ha inviato nel corso degli anni. Il gruppo ha una lunga storia musicale alle spalle: si formò addirittura nel 1981, senza mai registrare un album e si sciolse nel 1985. Riformatisi nel 2005, per iniziativa del tastierista e compositore Riccardo Scivales, finalmente nel 2012 riuscirono a pubblicare il loro debut album intitolato "Quanah!"
Quanah Parker - Quanah! (CD, 2012)
TRACKLIST:
01. Chant of the Sea-Horse (2:21)
02. No Time for Fears (4:05)
03. Quanah Parker (6:50)
04. Sailor Song (3:17)
05. Flight (3:35)
06. The Garden Awakes (4:55)
07. After the Rain (7:35)
08. Asleep (5:52)
09. Silly Fairy Tales (7:10)
10. People in Sorrow (5:31)
11. The Limits of the Sky (4:19)
12. Shenn Menn - original recording 1984 (3:41)
Quanah Parker anni '80: da sx Roberto Noè (chitarra, voce), Riccardo Scivales (tastiere), Giuliano Bianco (batteria),
Roberto Veronese (basso)
FORMAZIONE IN "QUANAH!"
Riccardo Scivales / tastiere, voce
Elisabetta "Betty" Montino / voce
Giovanni Pirrotta / chitarre
Giuseppe Di Stefano / basso
Paolo Ongaro / batteria
ospiti:
Roberto Noé / voce, chitarra
Stefano Corvis / chitarra
Roberto Veronese / basso
Giuliano Bianco / batteria
"Quanah!" ricevette molte recensioni positive da parte dei siti specializzati. Una di queste la troviamo sul sito "Rock Impressions". Ve ne riporto alcune parti.
"Nel caso dei Quanah Parker il percorso sonoro viene più influenzato da realtà nostrane piuttosto che straniere, come Le Orme. Non a caso hanno una collaborazione dal vivo con il tastierista Tony Pagliuca. Tuttavia anche il panorama inglese vintage viene revisionato, soprattutto nelle soluzioni alla Yes. Alessandro Monti (della Diplodisc, l'etichetta che pubblicò il disco) all’interno del booklet di accompagnamento del CD, racconta dettagliatamente il percorso della carriera e qualche aneddoto. La band si riforma nel 2005 con una nuova formazione, pur restando fisso il fulcro portante, Riccardo Scivales, L’idea di mettere una voce femminile è di certo da apprezzare, in quanto non se ne sentono poi molte in questo panorama sonoro prettamente di nicchia. L'album è formato da undici tracce più una bonus track ricavata in registrazione originale nel 1984.
Il disco non può che aprirsi con il pianoforte di Scivales, in “Chant Of The Sea-Horse”, supportato dal coro di Betty, breve intro toccante ed introspettiva. Si entra nell’Art Rock con “No Time For Fears”, cantato in inglese ed ovviamente legato agli stilemi del genere, cambi di ritmo compresi e quello che appunto ne scaturisce è la presenza di una ferrea e preparata sezione ritmica. La voce impostata di Betty è di personalità, certamente non scontata. Buona la chitarra di Pirrotta in “Quanah Parker”, altro movimento arioso e di carattere". A chiudere l’album ci pensa una “chicca storica”, Shenn Menn, brano registrato nel 1984 (e restaurato nel 2012 da Roberto Noè) dalla formazione originale: Riccardo Scivales (tastiere e voce), Roberto Noè (chitarra, voce), Stefano Covis (chitarra ritmica), Roberto Veronese (basso) e Giuliano Bianco (batteria).
Donato Ruggieri, sul suo sito, precisa che "dall’ascolto di Quanah! forse qualcuno potrebbe aspettarsi un “dominio” delle tastiere di Scivales in quanto “padre” dei brani e della band. Nulla di più sbagliato (anche se il tocco di Scivales è sempre presente e ben riconoscibile). Grande protagonista, e lieta sorpresa, è la voce di Elisabetta Montino, al contempo celestiale e decisa. In essa rivivono voci del calibro di Jenny Sorrenti, Donella Del Monaco e Sophya Baccini. I musicisti si dividono equamente la “scena”, mostrando elevate qualità tecniche che permettono di passare dai frammenti spinti alle dolci ballate, attraverso momenti sinfonici, con scioltezza. L‘album è un’opera composita, ma non slegata, il suo essere “antologia” non va letto come raccolta asettica o semplice “miscellanea” di brani creati in tempi e modi diversi, ma appare come frutto unico nato in un preciso momento. Lungo il cammino ritroviamo degnamente “citate” tutte le fonti di ispirazione della band, da Rick Wakeman e gli Yes, passando per Banco, Genesis, ELP ed Ekseption, sino alla musica classica del primo Novecento e il jazz". Ad arricchire l’opera ci pensa anche l’onirico artwork realizzato da Elisabetta Montino e Roberto Riosa".
Quanah Parker - Suite degli animali fantastici (CD, 2015)
TRACKLIST:
01. From Distant Lands - 3:55
Suite degli animali fantastici - (27:52)
02. Risveglio onirico - 2:49
03. Danza di un mattino - 6:35
04. Interludio notturno - 0:57
05. Déjà Vu fantastico - 3:38
06. Luci dagli abissi - 1:37
07. Cantico marino - 4:04
08. Animale multiforme - 4:30
09. Ritorno alla mente - 3:42
10. A Big Francesco - 4:12
11. Death Of A Deer - 9:36
12. Make Me Smile - 4:46
Giovanni Pirrotta - chitarra acustica, chitarra elettrica
Alessandro Monti - basso (tracks 1 to 9), Giovanni Pirrotta - basso (tracks 10, 11, 12)
Paolo Ongaro - batteria, percussioni
Alessandro Monti, Andrea De Marchi, Bebo "Best" Baldan - effetti sonori
Riccardo Scivales - tastiere
Alessandro Monti - flauto dolce, campane, tabla, triangolo
Riccardo Scivales - sintetizzatore (tracks 5, 8)
Elisabetta Montino - voce
"Suite degli animali fantastici", registrato nel 2014 al Virtual Studio di Treviso, si compone di 12 tracce, anche se in realtà quelle dal n. 2 al n. 9 appartengono alla suite che dà il titolo al disco. Il CD è stato pubblicato dall'etichetta indipendente M.P. & Records.
Secondo il note di copertina (assolutamente condivisibili), il piatto forte dell'album è la lunga suite cantata in italiano che è stata ispirata da un amico, Edward J. Shanaphy, che ha avuto l'idea di scrivere un album su alcuni animali fantastici. L'idea iniziale è stata poi sviluppata dal leader della band e compositore, Riccardo Scivales, con l'aiuto del paroliere e polistrumentista Alessandro "Unfolk" Monti che, individuando queste "fantasie" creature" come proiezioni di una mente umana, le immaginava mentre partivano per un affascinante viaggio attraverso lo spazio e il tempo per tornare infine al loro creatore. La band ha contribuito a perfezionare e completare la musica e i testi aggiungendo colori ed emozioni per realizzare il sogno. Tutti i brani trasmettono emozioni, in particolare la già citata suite, con suoni onirici e sognanti, grazie all'abilità dei musicisti e, in particolare, alla splendida voce di Elisabetta Montino.
Conclusa la suite arriva un omaggio a Big Francesco, il compianto Francesco Di Giacomo del Banco del Mutuo Soccorso. Si tratta di un brano strumentale, carico di nostalgia (e non poteva essere altrimenti). Per farla breve qui ci caliamo nel progressive puro, quello che contribuirà ad aiutare i nostalgici (come me e, credo, come molti altri) a fare un balzo indietro di alcuni decenni. Un album assolutamente imperdibile. Per ulteriori approfondimenti vi rimando al sito dei Quanah Parker (qui).
In chiusura non poteva mancare una immagine del vero Quanah Parker, (1845-1911), storico capo guerriero della tribù dei Comanche.
E' tutto. Buon ascolto.
LINK Quanah! (2012)
LINK Suite degli animali fantastici (2015)
Post by George - Music by Osel & George
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