lunedì 30 gennaio 2017

Giorgio Lo Cascio - 1976 - Il poeta urbano (vinyl) + bonus tracks


TRACKLIST DISC 1:

01. Il poeta urbano
02. Primo messaggio
03. Per te che mi sei compagna
04. Sull'orlo del vulcano
05. La baracca del vino a via Imbonati
06. Nebbia artificiale
07. Rotolando per le scale
08. Lo stadio e l'isola
09. Pegaso
10. Per liberare la mia terra

TRACKLIST DISC 2 (bonus tracks)

01. Giorgio Lo Cascio - Moneta di latta (live)
02. Giorgio Lo Cascio - Signora Aquilone (live)
03. Francesco De Gregori - Sotto il fuoco (testo di Giorgio Lo Cascio)
04. Francesco De Gregori - Miele di rose per Giorgio Lo Cascio (inedito)



MUSICISTI  SU DISC 1

Giorgio Lo Cascio - canto, chitarra folk, chitarra classica, pianoforte, armonica
Diana Corsini - voce
Lello Milantoni - violino
Roberto Picchi - chitarra acustica, chitarra folk, chitarra classica, liuto turco, flauto dolce, 
effetti ritmici
Marco Provvedi - chitarra folk
Pablo Romero - bomba leguero, charango, tiple colombiano, quena, flauto di pan, chitarra classica, 
effetti ritmici


Giorgio Lo Cascio affonda le sue radici nel Folkstudio di Roma, leggendaria fucina cantautorale dove lo troviamo agli albori degli anni '70 al fianco di giovani poeti-musicisti alternativi quali Francesco De Gregori, Renzo Zenomi, Ernesto Bassignano e Antonello Venditti. Il sodalizio più forte è quello con De Gregori che si concretizza anche nella realizzazione di una audiocassetta registrata dal vivo nel corso di un loro concerto, finita su un CD bootleg intitolato "Folkstudio 24-11-1970". E qui mi fermo un attimo: lo stiamo cercando per postarlo sulla Stratosfera. Quindi, amici miei, se lo possedete fatevi vivi. Il duo, che deve un tributo non indifferente a Dylan e Cohen, ottenuto nel 1971 un contratto con l'etichetta It, incide una lacca con quattro brani. Tra questi Dolce signora che bruci (cantata da entrambi e poi rifatta da De Gregori per includerla nel debut album "Theorius Campus" del 1972, condiviso con Antonello Venditti) e Signora Aquilone, anch'essa finita su "Theorius Campus". Tra le bonus tracks ne ho inserita una versione live cantata da Giorgio Lo Cascio.

Giorgio Lo Cascio e Francesco De Gregori, giovanissimi protagonisti del Folkstudio
Perché il sodalizio artistico tra Lo Cascio e De Gregori terminò prematuramente? La risposta l'ho trovata su Wikipedia. La causa pare risiedere in un viaggio premio in Ungheria che De Gregori avrebbe dovuto compiere con Lo Cascio. Quest'ultimo rinunciò per ragioni familiari e così venne invitato al suo posto Antonello Venditti. Insieme maturarono l'idea di incidere un disco. Il risultato fu "Theorius Campus", dove peraltro De Gregori incluse La casa del pazzo, con la musica scritta, guarda caso, da Giorgio Lo Cascio. Lo stesso Lo Cascio entrò in sala di registrazione per accompagnare gli amici di sempre alla chitarra acustica. Probabilmente tra i due subentrarono anche delle divergenze artistiche. Fortunatamente rimase intatto il sodalizio umano. 

Lo Cascio, De Gregori e Venditti al Folkstudio
I primi anni '70 sono quelli della contestazione dura, delle lotte operaie e studentesche e Lo Cascio decide di accostarsi alla canzone politica. Intraprende la carriera solista, incidendo dal 1973 al 1989 cinque album (l'ultimo, "Il vaso di Pandora", condiviso con Stefano Iannucci). Dopo la pubblicazione del primo album, "La mia donna", ancora per la It, firma un contratto con la Divergo e registra, nel 1976, il suo album migliore sia sotto il profilo compositivo che musicale, "Il poeta urbano". Seguono altri due dischi: "Cento anni ancora" nel 1977 e "Punto e a capo" nel 1978, quest'ultimo insieme ad Alessandro Carrera e a Mario De Luigi. Alle pubblicazioni dei dischi si unisce un'intensa attività concertistica associata a quella di scrittore. A lui va il merito di avere scritto numerosi saggi sui cantautori italiani, tra i quali De Gregori e Venditti. Dopo un ritiro dalle scene durato alcuni anni, ritorna in studio nel 1989 per il già citato album con Stefano Iannucci. Prima della prematura scomparsa, avvenuta nel 2001 a soli 49 anni, causata da una rara patologia tumorale, partecipa ancora al disco collettivo realizzato da un gruppo di cantautori per raccogliere fondi a favore del Folkstudio denominato United Artst for Folkstudio. Per tenere viva la sua memoria viene istituito il Premio Giorgio Lo Cascio, un concorso nazionale che si tiene ogni anno in Calabria, a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, con lo scopo di valorizzare i giovani cantautori. Con il Folkstudio si apre e si chiude una vita. 


Il disco "Il poeta urbano" è caratterizzato, sotto il profilo musicale, dalla ricca presenza di strumenti acustici quali chitarre folk e classiche, liuto e una miriade di strumenti della tradizione sudamericana suonati da Pablo Romero (che collaborò anche con Antonello Venditti), oltre a flauti di diversa natura e violino. Vi lascio alla lettura della recensione pubblicata sul sito amico, "Il negozio di Euterpe", assolutamente condivisibile, che troverete qui http://ilnegoziodieuterpe.blogspot.it/2013/03/lo-cascio.html  Per la cronaca il disco non è mai stato ristampato né in vinile né in CD. Volendo giace nei miei archivi anche l'album del 1977, "Cento anni ancora" (stessa sorte del precedente in quanto a ristampe) che potrebbe essere oggetto di un altro post, magari fra qualche tempo.


Ancora due parole, prima di concludere, sulle bonus tracks. Monete di latta, qui in versione live, venne incisa nel 1989 e inclusa nel disco "Il vaso di Pandora", con Stefano Iannucci. Signora Aquilone, anch'essa registrata dal vivo (ma non so quando), ha il testo originario ("cattivo come Dio") che De Gregori modificò al momento di inciderla ("antico come Dio") per evitare le ripercussioni della censura. Gli ultimi due brani sono dell'amico Francesco De Gregori. Miele di rose, in particolare, è un inedito, una narrazione più che una canzone, dedicata a Lo Cascio. De Gregori, al ritorno da un viaggio in Grecia (erano i tempi del Folkstudio) con un barattolo di miele da regalare all'amico, dovette resistere alla tentazione di aprirlo per la fame. E così nacque la canzone.
Siamo giunti al termine. Vi lascio con il consueto augurio di buon ascolto.


Link Il poeta urbano
Link bonus tracks

Post by George

5 commenti:

  1. Grazie George di questo post e, se vorrai completare la discografia di Giorgio, ben venga. Interessante l'aneddoto sul testo di Signora aquilone e l'aver ricordato i libri che ha scritto per la Lato side (ho quelli su Venditti e De Gregori, mi manca quello intitolato: ''Diventare cantautori''.)

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  2. Dirti grazie è poco. Avevo comperato il 33 giri (all'epoca costa solo 3.000 lire). Lo prestai ad un compagno di studi insieme al primo album di Giorgio "La mia donna" e da allora non è più stato facile riaverlo.
    La manifestazione di Sant'Andrea Apostolo a lui dedicata è molto interessante. Per noi calabresi (sono della provincia di Cosenza) sono occasioni uniche e da non perdere. Ero presente all'edizione del 2010.
    Spero in un post con l'album "La mia donna"
    Salutoni per il Capitano. Di nuovo grazie infinite

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  3. Il mio disco preferito di Lo Cascio è Cento anni ancora del 1977

    Molto buoni anche i precedenti La mia donna e Il poeta urbano

    Michele D'Alvano

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  4. Un disco bellissimo !

    Michele D'Alvano

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