lunedì 15 giugno 2020

Stormy Six - 1974 - Guarda giù dalla pianura (vinyl) + singoli non ufficiali


TRACKLIST:

01. Guarda giù dalla pianura – 1:28 (Michele Luciano Straniero, Tradizionale, Vitavisia
 (Giovanna Marini)
02. Union Maid – 3:03 (Woody Guthrie)
03. Otan xtupesis duo fores – 3:02 (Mikis Theodorakis)
04. Cuba sì, yanquis no – 2:44 (Alejandro Gómez Roa)
05. The Ballad of Ho Chi Minh – 3:33 (Ewan Mac Coll)
06. Leaving Belfast Town – 3:18 (Barney McIlvogue)
07. Cançion del poder popular – 2:39 (Luis Advis, Julio Rojas)
08. Do Re Mi – 3:05 (Woody Guthrie)
09. Brother, Did You Weep? – 1:49 (Ewan MacColl)
10. Per i morti di Reggio Emilia – 3:27 (Fausto Amodei)


FORMAZIONE

Franco Fabbri - chitarre, voce
Umberto Fiori - chitarra, voce
Carlo De Martini - sassofono, violino, viola, mandolino, chitarra acustica
Tommaso Leddi - violino, mandolino, balalaica, chitarra acustica
Luca Piscicelli - basso, voce
Antonio Zanuso - batteria, percussioni

Ospiti
Giorgio Kochinos (Spiros Nicolaou) - voce (brano "Cuba sì, yanquis no")
Giorgio Kochinos (Spiros Nicolaou) - coro (brano "Per i morti di Reggio Emilia")


Premessa by George
Spendo solo due parole per ringraziare l'amico Frank-One per questo ennesimo magnifico regalo. Con grande dovizia di particolari e maestria, da vero cultore, Frank-One ci accompagna in questo viaggio "storico", alla scoperta di segreti racchiusi in alcuni 45 giri dei primi anni '70, dove è presente la mano degli Stormy Six. E' anche grazie ai contributi di persone come lui, esperti e appassionati di musica e rarità, se la Stratosfera continua a crescere di livello e a mantenersi viva nel tempo. 

Recensione by Frank-One
Da tempo volevo pubblicare l’unico lavoro mai ristampato in CD degli Stormy Six, ovvero "Guarda giù dalla pianura" del 1974, uscito per la Ariston serie Progressive, in verità ripubblicato pochi anni dopo in edizioni economiche con busta singola (l’originale era gatefold), sia nel 1975 dalla Super Oscar che nel 1976 dalla Oxford, quest’ultima anche in cassetta e addirittura con differente titolo, "Canti della rivoluzione nel mondo" L’album è una raccolta di canti militanti da ogni parte del mondo come era sovente in uso in quegli anni. Ricordo lavori analoghi da parte, ad esempio, del Canzoniere delle Lame e del Canzoniere Internazionale.  La formazione è quella storica : Carlo De Martini, Franco Fabbri, Umberto Fiori, Tommaso Leddi, Luca Piscicelli e Antonio Zanuso.
Sintetizzando le note di copertina si legge che il gruppo, dopo l’esperienza de "L’Unità" del 1972, con canzoni da loro composte sulla storia dell’Italia, avendo introdotto nel repertorio dei propri concerti molti brani popolari di autori sia noti sia anonimi, decisero di pubblicarne un disco, rassicurando che quanto prima avrebbe visto la luce un nuovo lavoro con brani sempre attinenti alla storia d’Italia, ma originali. Chiaro riferimento al futuro "Un biglietto del tram" che ebbe anche il ruolo di primo album per la nascita della nuova casa discografica l’Orchestra. Note che si chiudono con i ringraziamenti a Giorgio Kochinos che ha cantato con loro nella canzone greca e nel coro "Per i morti di Reggio Emilia", a Aliki Andrismichalaros per le ricerche editoriali ed infine a Giorgio Prudente, tecnico del suono, che con entusiasmo collaborò alla realizzazione del disco.

In ognuno dei 10 brani è presente un piccolo commento atto ad inquadrare lo stesso:

a) Guarda giù dalla pianura (Vitavisia – Straniero) – la canzone in questa versione risale al periodo dell’occupazione delle fabbriche;

b) The Union Maid (W. Guthrie) – scritta nel 1940 e dedicata alle militanti sindacali, spesso vere eroine, che combattevano a fianco dei loro uomini nel IWW (Industrial Workers of the World):

c) Otan Xtupeseis Duo Fores (perdonate la trasformazione dal testo greco con nostre lettere) (M.Theodorakis) – l’inno è nato durante la guerra di Resistenza in Grecia,nella Seconda Guerra Mondiale.  La canzone è stata dedicata da Theodorakis ad Alessandro Panagulis;

d) Cuba si, yanquis no (anonimo) – una delle più conosciute canzoni della rivoluzione cubana;

e) The Ballad of Ho-Chi-Minh (E.Mac Call) – scritta nel 1954 poco prima della storica vittoria di Dien Bien Phu, e ripresa in tutto il mondo durante le manifestazioni di solidarietà col popolo vietnamita;

f) Leaving Belfast  town (Mc Livogue) – scritta sull'aria di una vecchia canzone popolare irlandese intorno al 1969;

g) Cancion del Poder Popular (L.Advis – J.Rojas) – diffusa in Italia dal gruppo degli Inti Illimani, è una delle canzone più significative nate dall'esperienza di Unidad Popular;

h) Do – Re – Mi (W.Guthrie) – la canzone si riferisce al periodo della Grande Depressione Economica (1929) e delle emigrazioni interne verso gli stati più ricchi;

i) Brother did you weep? (E. Mac Call) – scritta nel 1968, questa canzone testimonia l’impegno di solidarietà col popolo vietnamita degli artisti folk britannici;

l) Per i morti di Reggio Emilia (F.Amodei) – scritta dopo i fatti di Reggio Emilia durante il governo Tambroni (1960), è una delle canzoni più popolari conosciute in Italia. 

E questo è tutto per quanto riguarda "Guarda giù dalla pianura".


BONUS CD - SINGOLI NON UFFICIALI

Movimento Studentesco Milano - 45 giri (1971) (vinyl)



TRACKLIST:

01. Chi ha ucciso Saltarelli?
02. Un bel discorso fine e antifascista



Commissione Artistica del Movimento Studentesco di Milano - 1972 - E.P (vinyl)



 TRACKLIST:

01. I padroni possono perdere la testa
02. Dimitrov
03. Palestina!
04. Come Yu Kung rimosse le montagne


Commissione Musicale del Movimento Studentesco Milanese - 45 giri (1973) (vinyl)


TRACKLIST:

01. Compagno Franceschi
02. E se il nemico attacca (ovvero, contro ogni opportunismo)


Come scrivevo all'inizio, da tempo volevo parlare di questo lavoro e di quelli che mi accingo ad aggiungere, soprattutto in seguito ad una conversazione con Franco Fabbri, quando ospite a casa sua mi segnalò che anche il 45 giri “Compagno Franceschi” fosse opera loro, scritto all'indomani dell’uccisione dello studente Roberto Franceschi di fronte all'Università Bocconi a Milano il 30 gennaio 1973, benché pubblicato a firma Movimento Studentesco. Ma il desiderio divenne realtà quando sul numero 24 di Vinile (Sprea Editore) trovai la discografia completa degli Stormy Six di Franco Settimo a cura di Michele Neri, ai quali vanno i miei più dovuti ringraziamenti per gli spunti successivi.


Orbene, già sulla Stratosfera era stata pubblicata una raccolta dei 45 giri ufficiali pubblicati dal gruppo milanese, ma grazie a questo meraviglioso e completo articolo si viene a conoscenza di quanto Franco Fabbri già mi avesse solo accennato. Ma andiamo con ordine.

Nel 1971 esce il 45 giri a nome Movimento Studentesco, "Un bel discorso fine e antifascista (Fiori) / Chi ha ucciso Saltarelli? (Fiori)", con U.Fiori voce e chitarra, F.Fabbri chitarra e voce, Roberta Zanuso voce, Jemima Zeller voce. Produzione diretta da F.Fabbri dove U.Fiori non viene accreditato come autore.

Nel 1972 esce a nome Commissione Musicale del Movimento Studentesco Milanese l’EP 33 giri con tutti i 4 brani aventi come autore Movimento Studentesco Milanese. In realtà leggiamo come l’autore de "I padroni possono perdere la testa" sia U.Fiori, l’autore di "Dimitrov" sia U.Fiori su una musica preesistente di Peggy Seeger (The song of choice), gli autori di "Palestina" siano U.Fiori e T.Leddi e gli accordi siano addirittura gli stessi della futura "Stalingrado", mentre l’autore dell’ultimo brano "Come Yu Kung rimosse le montagne" sia Giorgio Politi. In questo EP troviamo: voci soliste - U.Fiori, G.Politi, J.Zeller; F.Fabbri - chitarra e cori; U.Fiori - chitarra; C.De Martini: violino; T.Leddi - mandolino, Eminent; G.Politi - fisarmonica. La produzione è diretta da F.Fabbri


Nel 1973, infine, esce a nome Commissione Musicale del Movimento Studentesco Milanese il 45 giri "Compagno Franceschi / E se il nemico attacca (ovvero contro l'opportunismo)". Autore dichiarato per entrambi sempre Movimento Studentesco Milanese, mentre in realtà F.Fabbri è l’autore del lato A, mentre G.Politi del lato B. Voci : F.Fabbri, U.Fiori, Michele Mozzati (si proprio lui, di Gino & Michele), G.Politi, Mario Voltolini – F.Fabbri chitarra e basso – U.Fiori chitarra – C.De Martini violino – T.Leddi violino – G.Politi fisarmonica – A.Zanuso batteria
  Gli autori del succitato articolo, ai quali va tributato un doveroso enorme ringraziamento, ci informano che esistono altri dischi del Movimento Studentesco, ma che non vedono coinvolto Franco Fabbri e verosimilmente il gruppo degli Stormy Six.
Bene, è tutto. Un post estremamente militante, che mi auguro vi faccia piacere ascoltare.
Buona vita a voi tutti e buon ascolto                 


LINK Guarda giù dalla pianura
LINK Singoli non ufficiali

Post by George - Words & Music by Frank-One

17 commenti:

  1. Viva Stormy Six / RIO. Grazie!

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  2. Quando un altro mondo era possibile....

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  3. che malinconia.....quando pensavamo di cambiare il mondo, e invece.....guarda come siamo finiti!

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  4. e non dimentichiamo che per un certo periodo negli Stormy Six militò anche un certo Claudio Rocchi.

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    1. Verissimo, benché molto prima, e non si erano lasciati granché bene, tanto che nell'album precedente, L'Unità, l'ironica Fratello pare fosse dedicata proprio a Claudio Rocchi.

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  5. Grazie George e Frank=One,mi avete reso felice! ANDREA SPRASSOLATI

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  6. Vorrei ringraziare pubblicamente l'amico George per l'immane lavoro di impaginazione e presentazione arricchite da immagini di repertorio. Infatti quando leggo Osel e altri amici fare pressioni con:"Ti ho già mandato", "Mesi fa ho mandato, ma se no non vi interessa... ", sia detto con estrema simpatia, ma ciò che a voi impiega 10 minuti tra scaricare e inviare, comporta ore e ore di impegno e non sia mai dimenticato senza mercede alcuna. Per cui evitiamo di martellare chi fa veramente un'opera improba con unica soddisfazione solo un grazie o una x su eccezionale tra i commenti. Grazie mitico George. FRANK - ONE

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    1. con tutto il rispetto, ma avevo già risposto sulle "cosiddette pressioni".Credo che tutti siano consapevoli della mole di lavoro(non retribuito) che sta dietro ogni post.....per quel che concerne me,avendo inviato a curatori vari giga di materiale, a volte penso possano non ricordare alcuni file che potevano essere di compendio a certi post.Come già scritto mi premurerò di non ricordare più alcunchè, per non ferire le suscettibilità altrui.

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    2. No caro amico, nessuna suscettibilità urtata. Mi sono permesso di citarti perché ricordavo te come protagonista di una situazione come quella da me descritta, ma il mio commento voleva essere a futura memoria, senza un preciso riferimento.

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  7. Il fatto è che sto ricevendo - parlo per me, ma credo valga anche per il Capitano - moltissimo materiale e contributi da parte dei nostri amici. Questo è molto bello e dimostra la voglia di partecipare che va sicuramente premiata realizzando i post. Cerco di andare un po' a rotazione, alternando sia le varie rubriche sia i contributi degli amici. Tutto ciò, oltre alla mole di materiale in mio possesso. Credo che fra tutti abbiamo già opzionato i prossimi 10 anni. Ovviamente mi scuso con voi se non riesco ad essere tempestivo con le pubblicazioni, ma devo anche fare i conti con il lavoro e la famiglia. Come ha ben ricordato Frank-One ogni post richiede tempo: la ricerca delle informazioni e delle immagini, l'impaginazione dei testi, le numerose riletture, l'upload dei file sono operazioni che richiedono spesso molte ore di "lavoro" e, solitamente, sono ore serali/notturne. Ma non importa: dietro c'è la passione e la soddisfazione di vedere crescere sempre di più il prodotto "Stratosfera". Con calma, un po' alla volta, posteremo la mole di materiale che giace in archivio.

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  8. ricordo che anche Massimo Villa, che ci ha lasciati qualche giorno fa (rip) ha fatto parte degli Stormy Six, anche se i più lo ricorderanno come produttore e conduttore radiofonico (Per voi giovani, Popoff.. anche a Radio Popolare)

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  9. Grazie per aver ricordato Massimo, fra gli altri è stato produttore del primo Finardi, Campo Di Marte, il primo di Ivan Cattaneo, in giro con gli Area, nel coro di Simon Luca ecc ecc

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  10. Tanti anni fa, quando ascoltavo con un radioregistratore una compilation di vari brani di band impegnate, che avevo inciso su audiocassetta, a mia nonna piacevano Suite per F. & F. e La manifestazione degli Stormy Six. Guarda giù dalla pianura è sempre una grande emozione e poi , che sorpresa il bonus con i singoli non ufficiali. Grazie cari George e Frank-One.

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  11. https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=61642#agg273361

    un ringraziamento alla Stratosfera, e i testi

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    1. Ottimo esempio di collaborazione. Come coautore del post sono onorato per la citazione. FRANK - ONE

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  12. Lavoro discreto di folk progressivo militante !

    Per me il miglior disco degli Stormy Six è L'apprendista del 1977 , manifesto del Rock in Opposition in Italia .

    Belli anche Un biglietto del tram del 1975, Macchina maccheronica del 1980 e Al volo del 1982

    Michele D'Alvano

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