venerdì 18 marzo 2022

Serie "Battiato and Friends" Special Fan Collection n.78 - Franco Battiato, Milano, Teatro Lirico, 11 gennaio 1992

TRACKLIST CD 1:

01. Suite di danze popolari rumene (I Virtuosi Italiani)
02. Il Re del Mondo
03. Fisiognomica
04. Prospettiva Nevski
05. I Treni di Tozeur
06. Mesopotamia
07. E ti vengo a cercare
08. Nomadi
09. Strade dell'Est
10. L'oceano di silenzio
11. Crisantemi (I Virtuosi Italiani)

TRACKLIST CD 2:

12. Schmerzen
13. Plaisir d'amour
14. Gestillte Sehnsucht
15. Oh Sweet Were The Hours
16. Povera Patria # 1
17. Le sacre sinfonie del tempo
18. Come un cammello in una grondaia 
19. L'ombra della luce
20 Magic Shop
21. Summer On A Solitary Beach 
22. L'animale
23. Bist Du Bei Mir
24. Gli uccelli
25. Povera Patria # 2


Premessa by George
Da tempo non dedichiamo più un nuovo post al nostro amato Maestro Franco Battiato. Sono felice che il merito di proporre un suo concerto vada all'amico e collaboratore Pelino. Questa performance risalente al 1992 ci riporta indietro nel tempo, quando il genio di Battiato ci stupì non poco con la realizzazione di "Come un cammello nella grondaia". Ma lascio subito la parola a Pelino, che ringrazio per averci regalato questa meraviglia.

Post by Pelino
Da una serie di concerti al Teatro Lirico di Milano, una registrazione molto bella dell'intero concerto del pomeriggio dell' 11 gennaio 1992. Era uscito da poche settimane il suo disco "Come un cammello in una grondaia", che inaugurava una nuova fase, classica-intimista-filosofica, o forse portava avanti un discorso già iniziato nel precedente album, "Fisiognomica". Ricordi personali mi riportano a quel sabato freddo di trenta anni fa, amici mi trovarono il biglietto e mi portarono fino al Teatro Lirico, a me sconosciuto, ad assistere al mio primo concerto di Battiato. Dopo anni esce in circolazione questa bellissima registrazione, quasi perfetta, ed i ricordi prendono una nuova consapevolezza. 

Ad una prima parte di hits, adattati ad un accompagnamento puramente orchestrale, si sussegue tutto il nuovo disco, con le due parti differenziate in ordine invertito rispetto alla scaletta dell'album: inizia con i lieder e le canzoni ottocentesche, per finire con le quattro canzoni originali, a mio parere la metà forte del nuovo disco. All'orchestra dei Virtuosi Italiani è ceduto un piccolo spazio all'inizio di ognuna delle due parti, mentre tra i numerosi bis spicca una interpretazione inedita di un'aria di Bach, "Bist Du Bei Mir", ed alla fine, quasi inaspettata, la seconda riproposizione, nello stesso concerto, della sua recente canzone più emblematica, "Povera Patria". Battiato doveva essere proprio in vena, sfoggia una notevole prova vocale, ed il pubblico milanese (e lombardo - noi venivamo da Pavia) risponde. Non sono molti i documenti sonori dell'epoca, per cui vale la pena farne una diffusione estesa e aggiungere un tassello interessante al mosaico dell'attività concertistica di Franco Battiato. Un sentito grazie allo sconosciuto registratore, al diffusore, e ad Antonio che mi ha aiutato realizzando un artwork sempre di classe e originale. Buon ascolto. 



Post by George & Pelino  - Words & Music by Pelino

10 commenti:

  1. Battiato sempre graditissimo. Grazie.

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    1. Che grande artista l ho amato subito ti entra dentro e ci rimane creando energie universali

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  2. Si, è sempre un piacere ascoltarlo; poi il periodo fino a "Clic" è per me indimenticabile.
    R.I.P.

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  4. Battiato, sicuramente un grandissimo.... ma i suoi concerti sono veramente tutti uguali... vabbè...

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    1. concordo.....grande musica ma i concerti molto simili, per non dire uguali , almeno nel periodo post-sperimentale

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    2. d'accordo, non ci sono grandi variazioni o improvvisazioni, rispoetto ai dischi, e allora uno si concertra sui piccoli particolari. In questo concerto si trova un inedito, un "buon compleanno" a Giusto Pio, e sottili fraseggi nella voce di Battiato, quando ancora aveva una voce notevole, che mi fanno apprezzare l'ascolto...

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    3. credo sia questione di "amore"....quando si ama un artista lo apprezziamo anche se legge l'elenco del telefono ( a me capita con Crosby e Taylor e , in Italia, il Banco), ma bisogna riconoscere che alcuni non fanno che riproporre se stessi e a duplicare all'infinito ciò che hanno registrato negli album.
      Per ciò che riguarda Battiato non nascondo che dall'Era del Cinghiale Bianco non mi ha più esaltato, bravo indubbiamente ma non mi coinvolge più di tanto.
      é un problema mio, ovviamente, infatti in tantissimi apprezzano

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  5. Grandissima proposta, che mi sto gustando estasiato: toccante il brano Gli uccelli, allorchè il pubblico canta il ritornello. Ogni brano, benchè ultranoto è come se lo ascoltassi per la prima volta. Grazie infinite carissimi George e Pelino.

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  6. sì, opinioni certo... ma ho visto Battiato un paio di volte e quest'uomo scuro al centro a mo' di santone mi ricordava paradossalmente Daniele Formica che faceva "yoga per tutti", non mi coinvolgeva, non mi emozionava.... esistono cantautori che lo fanno più per passione e quelli che lo fanno più per lavoro... nei primi vedo Guccini e De Andrè, nei secondi Battiato e De Gregori.... de gustibus....

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