martedì 22 marzo 2022

Serie "Historic Bands Live in Italy" - Capitolo 75 - Billy Cobham Live On Tour in Italy 1981-1986

 

Billy Cobham è uno di quei mostri sacri che hanno lasciato una impronta indelebile nel mondo del jazz, jazz rock, fusion e che altro dir si voglia. Fin da ragazzino, quando gli amici mi facevano ascoltare quei grandi capolavori targati Mahavishnu Orchestra (parlo della trilogia con al centro  "Birds Of Fire") il drumming di Billy Cobham mi lasciava stupefatto: era una vera e propria drum machine umana. Dopo la fine della prima inarrivabile edizione della MO ho ritrovato un Billy Cobham grandioso in un'altra trilogia legata alla sua carriera solista, quella della metà degli anni '70 (Spectrum, Crosswind e Total Eclipse). Poi, con l'arrivo degli anni '80 e seguenti ammetto di averlo trascurato e perso (quasi) completamente di vista. Purtroppo non ho avuto l'opportunità di vederlo e ascoltare dal vivo. E forse per questa ragione che, con un pizzico di invidia per chi era presente, vi propongo questi due grandi concerti. Ma andiamo per gradi. Senza eccedere nei bizantinismi vorrei tracciare un breve profilo (cosa assai ardua) del personaggio. Gli esordi risalgono nientemeno che agli anni Sessanta, al fianco di leggende quali Horace Silver, Stanley Turrentine,  George Benson i due fratelli Brecker, John Abercrombie. Potrebbe già bastare. E invece no, Miles Davis lo chiama alla sua corte per farlo suonare in alcuni suoi dischi fra cui "A Tribute To Jack Johnson", del 1971, al fianco di grossi calibri quali John McLaughlin. Herbie Hancock, Steve Grossman. 

Billy Yesterday

Proprio nel 1971, insieme a John McLaughlin, Ian Hammer, Jerry Goodman e Rick Laird, Billy Cobham sarà il coprotagonista di una tra le più geniali formazioni della storia del rock. La Mahavishnu Orchestra, con questa line up, durò solamente lo spazio di tre stagioni, dal 1971 al 1974, giusto il tempo per sfornare tre pietre miliari: "The Inner Mounting Flame" (1971), "Birds Of Fire" (1973) e il live "Between Nothingness & Eternity" (1973). "The Lost Trident Sessions" uscirà postumo nel 1999. McLaughlin terrà in vita ancora per qualche anno la sua creatura, con formazioni diverse, mantenendo comunque un saldo legame con Cobham che chiamerà più volte a collaborare con lui negli ani a seguire.
Nel 1973, in un momento di alta creatività artistica, Billy Cobham registrò "Spectrum", considerato dalla critica e dal pubblico il suo migliore album, tra i dischi di jazz-rock più venduti di tutti i tempi. Con lui Tommy Bolin alla chitarra e Ian Hammer alle tastiere, giusto per citare i primi due. Un disco  imperdibile che conservo nella versione originale in vinile (con copertina apribile). La tecnica e il virtuosismo di Cobham dietro i suoi tamburi fecero scuola e ispirarono schiere di batteristi in ogni angolo del mondo. Chiusa la prima grande trilogia da solista,  Cobham passò alla CBS nel 1977 per avviarsi verso progetti più commerciali. 

Mahavishnu Orchestra 1971

Entriamo così negli anni '80, un decennio in cui il batterista, tra una collaborazione e l'altra (celebre il suo ritorno con John McLaughlin nel 1984 nel disco "Mahavishnu"), realizzò all'incirca una decina di dischi, Nulla di straordinario: una onesta fusion, schemi consolidati, nessuna aria di novità. L'unica eccezione è rappresentata dalla band denominata Billy Cobham's Glass Menagerie, in vita tra il 1981 e il 1982 (il primo concerto qui proposto) con gente del calibro di Michal Urbaniak al violino elettrico, Mike Stern alla chitarra, Tim Landers al basso e Gil Goldstein alle tastiere. Una sorta di novella MO un po' meno rock e un più jazz. Memorabile anche il "drum contest" in diretta su Rai Uno nella trasmissione "Fantastico" con Billy Cobham e il nostro Tullio De Piscopo. Era il 1986 e presentava lo show l'inossidabile Pippo nazionale. E' su Youtube. Al tramonto degli anni '80 Cobhan iniziò ad orientarsi, da "Powerplay" in avanti, verso l'elettronica miscelata a sonorità africane, insomma un bel tuffo nella world music. Non a caso Peter Gabriel nel 1988 lo chiamò per suonare la batteria nei brani composti per la colonna sonora del film "L'ultima tentazione di Cristo", diretto da Martin Scorsese. E con l'ex Genesis andò anche in tour. 


La faccio breve. Nei decenni Novanta e Duemila, Cobham mantenne una intensa attività di touring sia come leader che a supporto di altri grandi musicisti jazz (leggasi Kenny Barton e Ron Carter) alternata alle registrazioni di album in studio. Vale la pena ricordare l'esperimento "Culturemix" del 2002, che battezzò una nuova forma di fusion tesa a miscelare i suoni caraibici con il rock e il jazz. Nell'ultimo decennio, giungiamo così ai nostri giorni, ritroviamo ancora un Cobham diviso tra jazz classico (ascoltate "The Art of Four" del 2006 e ve ne accorgerete) e "avantgarde fusion". Nel 2007, in preda ad un "irrefrenabile attacco di nostalgia" che guarda anche agli incassi, Billy Cobhan riportò in tour lo storico capolavoro "Spectrum". Con lui, nell'US Spectrum Tour, tre colossi quali Dean Brown, Brian Auger e Baron Browne. Nei ritagli di tempo ruscì ad apportare il suo contributo (era il 2005) alle registrazioni dell'album "Caravaggio" del pianista milanese Massimo Colombo. Con loro anche Jeff Berlin al basso. Tra dischi e concerti, Billy è giunto fino ad oggi, felice e contento con le sue 78 primavere, Last but not least, è stato insignito con il "World Classic Master", premio alla carriera che viene consegnato a quei musicisti che, con passione, hanno portato un contributo all'arte della musica. E con questo passiamo ai due concerti. Il primo proviene dai miei archivi, il secondo è invece un omaggio del nostro collaboratore Alfa Berlina.

Billy Today

Billy Cobham's Glass Menagerie - Roma, Teatro Olimpico, 
19 febbraio 1981


TRACLIST CD 1
no setlist

TRACKLIST CD 2
no setlist


LINE UP

Billy Cobham - drums
Michal Urbaniak - electric violin, lyricon
Mike Stern - guitar
Tim Lander - bass
Gil Goldstein - piano

Michal Urbaniak

Billy Cobham, con il suo gruppo dei Glass Menagerie, arrivò in Italia per la prima volta nel 1981. In realtà non ci fu un vero e proprio tour, anche perché la seconda e ultima data del 1981 fu quella del 6 dicembre al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna. Nello stesso anno Cobham pubblico "Stratus" (come il celebre brano incluso in "Spèectrum") accompagnato in studio dagli stessi musicisti presenti in questo live set. Non è indicata la tracklist (suppongo però che molti brani provengano proprio  da questo disco, insieme a qualche classico del passato), perché la sua individuazione è veramente un lavoro da certosini che lascio a qualche amico volenteroso. Posso solo confermarvi che l'ultimo brano è proprio "Stratus". Per il resto si tratta di un ottimo concerto, della durata di circa 120 minuti, ricco di virtuosismi e di immancabili grandi assoli, 
La qualità della registrazione sfiora il soundboard.

Billy Cobham - Genova, Teatro Universale, 
21 novembre 1986


TRACKLIST CD 1:

01. Tinseltown
02. Spanish Moss
03. Stratus
04. Zanzibar Breeze
05. Times Of My Life

TRACKLIST CD 2:

01. Summit Afrique
02. Encore Jam


LINE UP

Billy Cobham - drums
Baron Browne - bass
So Davis - percussion
Jerry Etkins - keyboards

Baron Browne

Dopo 5 anni di assenza dal nostro Paese, Billy Cobham ritornò in Italia per sole due date: il 20 novembre a Mestre e il 21 a Genova. Almeno così recita la Concert Setlists. Il tour mondiale del 1986 era finalizzato alla promozione di "Powerplay", pubblicato nello stesso anno. Come ha scritto Alfa Berlina nelle note di accompagnamento ai file inviati, "il concerto è basato sull'intesa fra Cobham ed il suo energico percussionista So Davis. In un duetto i due incrociano pericolosamente mani e bacchette alla velocità della luce. Indubbiamente un concerto muscolare, uno degli ultimi di un Cobham che negli anni successivi si avvicinerà sempre più al jazz mainstream". Aggiungo che, e sono certo di non sbagliarmi, si tratta di un "first time on the web". La registrazione è di ottima qualità, un A++
La performance si apre con Tinseltown, un brano senza lode né infamia tratta da "Powerplay". Inizio un po' fiacco, ma per fortuna il tono si alza con Spanish Moss (da "Crosswinds del 1974, 2° album solista di Cobham") e soprattutto con Stratus, dal mitico "Spectrum" del 1973, con l'inconfondibile linea del basso, magistralmente suonato da Baron Browne. Browne si concede anche un assolo: il ritmo sale e per un attimo la vecchia Mahavisnu Orchestra, quella con Cobham alla batteria, sembra riprendere forma. Chiudono il primo CD due brani da "Powerplay", un po' noiosi e ripetitivi. Ma se si vuole promuovere il disco, tocca suonarli. 


Il secondo CD si apre con una lunga e dilatata versione di Summit Antique (ancora da "Powerplay") di oltre 25 minuti, impreziosita da numerosi assoli: basso, tastiere e soprattutto la batteria di Cobham si creano ami spazi. Il concerto sta giungendo all'apice. C'è ancora posto per il bis,  una lunga jam dove gli strumenti si rincorrono come impazziti. Nel finale So Davis dà prova della sua bravura con un bel'assolo di percussioni. Insomma, non si tratta di una performance memorabile, ma sicuramente di una prestazione di alto livello. Grazie ancora ad Alfa Berlina che saluto, dal momento che qui si chiude la sua collaborazione con la Stratosfera. 
Ultima annotazione: negli anni a seguire Billy tornerà altre volte a calcare i nostri  palcoscenici, Conservo ancora la registrazione integrale del concerto che tenne a Teano nel 2011, ma la lascio nel cassetto per una eventuale prossima occasione. Per il momento vi lascio all'ascolto di questo materiale. Mi sembra che ce ne sia in abbondanza. A presto.


LINK Live in Roma 1981
LINK Live in Genova 1986

Post by George - Music by George & Alfa Berlina


9 commenti:

  1. Visto in quel di Rezzato (BS) proprio a metà anni '80... il live è la dimensione ideale per certa fusion elettrica... ricordo che scattammo tutti in piedi sin dal primo brano. Grazie della doppia proposta. Grande Billy

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    1. Ciao, scusami hai per caso visto anche i GENTLE GIANT (Progressive rock band inglese popolarissima in Italia tra il 1972 ed il 1976) a Rezzato (BS) nel mese di Ottobre 1973 ? Grazie dei ricordi

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  2. Io lo vidi dapprima con la Mahavishnu Orchestra a Londra poi a Bellinzona con i Weather Report come opening act e successivamente a Colorno nel 2003( ho la registrazione) ....tutti grandi concerti, con una energia incredibile

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  3. grazie, Cobham è un battierista incredibile; a memoria temo di non averlo mai visto dal vivo, ma ricordo una sua partecipazione a DOC a fine anni 80, con riprese anche dall'alto, ed era impressionante!
    r

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  4. Quanti bei ricordi avete fatto affiorare alla mia mente: allorchè il fidanzato della sorella di un mio amico ci registrò su cassetta, da vinile, due album di Billy Cobham, imparammo ad apprezzare la sua arte percussiva. Meravigliosi questi due concerti ed anche la parte scritta, che accompagna il post. Grazie carissimi George ed Alfa Berlina e, se Osel inviasse Colorno 2003, sarebbe cosa graditissima.

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  5. Grazie per i vostri commenti, amici. Prprio ieri sera mi sono riascoltato per l'ennesima volta "Spectrum" ed è tuttora un disco che sprigiona una incredibile energia. Magari non subito, una bella doppietta con i due concerti del 2003 (Osel) e 2011 (miei archivi) si può ipotizzare.

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  6. Ho avuto modo di assisre al concerto del 26 febbraio 2019 dove Billy Cobham e il suo gruppo hanno affascinato il gremito pubblico del Teatro Morelli di Cosenza. Ha profuso, nonostante i suoi 75 anni, tanta energia, creatività con l'esuberanza di sempre. Grande artista che non si è sottratto, a fine esibizione, ad autografarmi il vinile di "Spectrum" e concedermi la foto a ricordo.

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  7. Grazie mille for the Glass Menagerie concert 1981. Here's the track list:

    CD 1
    1. Flight Time
    2. AC/DC
    3. Total Eclipse
    4. All Hallows Eve

    CD 2
    1. Crosswind
    2. Drum Solo
    3. Mendocino
    4. "Anteres" - The Star
    5. Stratus

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  8. Ivan di Forlì (FC) - Grande Billy! io lo visto 3 volte. La prima negli anni '90 alla Rocca malatestiana di Cesena (FC), ma non ricordo bene la data, anzi se qualcuno a notizia di quel concerto gliene sarò grato. La seconda il 17 ottobre 2003 al Naima, locale in Forlì, con una formazione particolare, non suonando il suo classico repertorio. La terza al Teatro Alighieri il 13 maggio 2017 durante l'edizione del festival Ravenna Jazz. che spettacolo!

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