lunedì 12 settembre 2022

Serie "New Italian Prog" n. 9 - La Coscienza di Zeno - Atto I (Studio Records 2011-2013)

 

PREMESSA
Con il nome preso in prestito dal celebre romanzo capolavoro di Italo Svevo, La Coscienza di Zeno è una tra le migliori espressioni del new progressive italiano. Ingiustamente trascurati fino ad ora (sto parlando del nostro blog), è giunto il momento di conoscerli da vicino e di rendere giustizia. E così ho pensato di suddividere il post in due capitoli, il primo dedicato all'attività in studio, presentando i primi due album, il secondo a quella concertistica, con qualche buon concerto pescato dalla rete e assemblato appositamente per la Stratosfera.. 
Per tracciare la loro biografia mi faccio aiutare dalla onnipresente wikipedia.
ll gruppo nasce a Genova nel 2007, inizialmente composto da "Estunno" Guidi Colombi al basso (già con Trama, Narrow Pass, Armalite, Il Tempio delle Clessidre, Hidebehind, Not a Good Sign), Andrea Orlando alla batteria (già Finisterre, Malombra, Real Dream), Alessio Calandriello nel ruolo di cantante (già con Narrow Pass, Hidebehind, Lucid Dream, Not a Good Sign), Stefano Agnini alle tastiere, Davide Serpico alla chitarra, Andrea Lotti alle tastiere. Come potete notare i musicisti hanno un passato di tutto rispetto. Dopo la solita gavetta durata alcuni anni, dove il gruppo si è "fatto le ossa", trovando una sua identità musicale, nel maggio 2011 vede la luce il primo album, dal titolo omonimo, pubblicato dalla Mellow Records.

La Coscienza di Zeno - 2011- La Coscienza di Zeno


TRACKLIST:

01. Cronovisione - 7:36
02. Gatto lupesco - 7:23
03. Nei cerchi del legno - 13:09
I. Pinocchio - 2:17
II. V.I.T.R.I.O.L. - 3:05
III. L'eterna spirale del destino - 3:35
IV. Radici di una coscienza - 4:12
04. Il fattore precipitante - 7:00
05. Il basilisco - 6:19
06. Un insolito baratto alchemico - 7:11
07. Acustica felina - 9:37

Bonus Tracks
08. Colofonia (dalla compilation "The Stories of H.P. Lovecraft: a SyNphonic Collection" - 2012) 
09. Il paradiso degli altri (dalla compilation "Decameron Ten Days in 100 Novellas Part 1" - 2011)


FORMAZIONE

Alessio Calandriello - vocals
Davide Serpico - electric & acoustic guitars
Andrea Lotti - piano, keyboards, acoustic guitar
Stefano Agnini - piano, keyboards
Gabriele Colombi - bass
Andrea Orlando - drums & percussion

Ospiti
Lidia Molinari - vocals (1,7)
Luca Scherani - accordion (5), flute arrangements (6)
Joanne Roan - flute (6)
Rossano Villa - string arrangements (3,7)



Il debut album. pur risentendo dell'influenza dei giganti del prog rock britannico e italiano degli anni
'70, specie nell'utilizzo delle tastiere e negli elaborati intrecci di chitarra, ha una precisa identità
che lo contraddistingue da altri album suoi contemporanei. Viene accolto favorevolmente sia dal pubblico (la prima stampa è andata esaurita in pochi mesi) sia dalla critica specializzata, dalla quale viene indicato come uno dei migliori esordi dell'anno. Tra il 2011 e il 2012 vengono registrati due brani destinati ad entrare in due raccolte della Musea Records: il primo , "Il paradiso degli altri" viene inserito nel cofanetto di 4 CD dedicato al Decamerone di Boccaccio (2011),  l'altro, "Colofonia", nel cofanetto di 3 CD dedicato allo scrittore H.P. Lovecraft (2012). Entrambe le tracce le troveremo nella ristampa 2014 del disco da parte della Fading Records. Naturalmente sono presenti anche su questo post. Di seguito le cover delle due compilation.



Nel marzo 2012 entra a far parte del gruppo Luca Scherani (Höstsonaten, Il Segno del Comando, Trama, Periplo), sostituendo Andrea Lotti alle tastiere. Inizia qui un periodo di lavoro intenso: da un lato la CDZ inizia a comporre il nuovo album, dall'altro la band si misura sul fronte live, solcando diversi palchi e dividendo esperienze con gruppi quali La Locanda delle Fate, Maxophone, Accordo dei Contrari e Dawn. Nel 2013 esce "Sensitività," album prodotto dalla Fading Records.

La Coscienza di Zeno - 2013 - Sensitività


TRACKLIST:

01. La Città di Dite
02. Sensitività
03. Tenue
04. Chiusa 1915
05. Tensegrità
06. Pauvre Misère
07. La temperanza


FORMAZIONE

Alessio Calandriello - vocals
Gabriele Guidi Colombi - bass
Andrea Orlando - drums, percussion
Stefano Agnini - solina, sintorchestra, synth
Davide Serpico - guitars
Luca Scherani - piano, synth, mellotron, accordion, bouzouki


"Sensitività" trova numerosi riscontri positivi da parte del pubblico, tanto che già all'inizio del 2014 ne viene stampata una seconda edizione. Il gruppo presenta parte dei nuovi brani sui palchi di numerosi festival: la Fiera Internazionale della Musica (FIM), dove partecipano band storiche come Biglietto per l'inferno, The Trip, Delirium e Daemonia (con Claudio Simonetti); e l'AltrOck Festival, con band più "giovani" (molte delle quali militanti nell'etichetta AltrOck) come Ske, Ciccada (Grecia), Wobbler (Norvegia), October Equus (Spagna), Not a Good Sign e Humble Grumble (Belgio).
Di seguito la recensione dell'album, scritta da Valentino Butti (che ringrazio) sul sito "artsitsandbands".


"Autori di un apprezzato album d’esordio dal titolo omonimo, la CDZ pubblica il suo secondo lavoro, Sensitività ,per i tipi della Fading Records di Marcello Marinone. Nel gruppo è ormai entrato in pianta stabile Luca Scherani alle tastiere, mentre è rimasta invariata il resto della line up con Alessio Calandriello alla voce, Gabriele Guidi Colombi al basso, Davide Serpico alle chitarre, Andrea Orlando alla batteria e Stefano “Sinfield” Agnini ad occuparsi di quasi tutti i testi oltre che a suonare le tastiere in studio. Sette i brani del nuovo album di ottimo prog all’italiana: liriche sempre molto curate e di non facile interpretazione, attenzione al dettaglio, musiche coinvolgenti e sempre più flebili i rimandi musicali alle grandi band del passato a dimostrazione di una maturazione artistica ormai acquisita e consolidata. Una copertina e le foto interne molto affascinanti con oggetti di antiquariato a rimembrare le varie tematiche affrontate dai brani non fanno che offrire più appeal alla proposta. 



Un pregevole e lungo inserto di pianoforte introduce “La Città di Dite” (spettacolare brano che la band già presenta da qualche tempo “on stage”) che poi esplode in tutta la sua magnificenza e magniloquenza con l’ingresso degli altri strumenti e della voce. Ripetuti inserti solistici, delicati passaggi acustici, un “punch” aggiuntivo rappresentato dall’ugola d’oro di Calandriello ed il gioco è fatto. E pure molto bene.
Il soffuso inizio della title track con tastiere e voce ricama un brano dai colori delicati che non impediscono però notevoli scorribande tastieristiche a Scherani e nemmeno un bel “solo” di Serpico , presenza più corposa in questo nuovo lavoro che non nel precedente. Probabilmente  il brano top dell’album. “Tenue” ci mostra un ulteriore volto dei ragazzi liguri: un brano dall’atmosfera quasi notturna, evanescente, languido. Piacevolmente inaspettato. “Chiusa 1915” (dedicato ai prigionieri di guerra russi utilizzati per lavori ferroviari in Trentino durante la prima guerra mondiale) ha una bella ritmica spezzettata contrappuntata dalle tastiere. Un delicato passaggio al pianoforte prelude l’ingresso dell’espressiva voce di Calandriello, duttile come sempre. C’è ancora spazio per la chitarra elettrica e per il solito “trademark” delle tastiere a chiudere il tutto in modo molto malinconico.


“Tensegrità” (il termine si rifà ad antichi riti sciamanici) inizia con un deciso riff di chitarra ed un ottimo lavoro del duo ritmico Orlando/Guidi  Colombi prima  che varie sfumature di tastiere conducano il pezzo ad un degno finale. Piuttosto atipica per il gruppo “Pauvre Misère” con ritmiche articolate, quasi crimsoniane nella parte centrale, ed un notevole contributo degli archi (il violino di Sylvia Trabucco ed il violoncello dell’altra ospite Melissa del Lucchese). Chiude l’album “La temperanza”. La parte introduttiva è molto soffusa con protagonisti il pianoforte, il flauto e gli archi e solo con l’inizio del canto il brano si movimenta decisamente. Ora spiccano a turno la chitarra elettrica, il basso e la batteria, ora, ancora, il violino, il flauto e poi il bouzouki. Un brano che necessita di più ascolti per apprezzarlo come merita, ma che poi non vi lascerà indifferenti. Sensitività” è  dunque un ottimo album e conferma La Coscienza di Zeno fra i gruppi di punta del panorama progressive non solo italiano. Se poi  l’esordio rappresentava dei “canti d’innocenza” ed il secondo  certamente dei “canti d’esperienza”, questo è un altro discorso. Quale preferite?"


Siamo oramai in chiusura di questo Atto I dedicato alla CDZ e alle loro due prime prove discografiche. Ricordo ancora che nell'ottobre del 2013 entra a far parte del gruppo il violinista Domenico Ingenito. A cavallo tra il 2013 e il 2014 la CDZ partecipa a numerosi festival in ambito progressive, come la Convention Prog-résiste in Belgio, Veruno 2daysofprog+1 e Fiera Internazionale della Musica, dividendo il palco con band e musicisti quali Three Friends, Osanna, Alphataurus, Gianni Leone, Haken, Lazuli, The Watch, Gran Turismo Veloce. Per ritornare alla discografia, vale la pena ricordare le successive uscite: "La notte anche di giorno" (2015 - etichetta Fading Records), "Una vita migliore" (2018 - etichetta AMS) e "Il giro del cappio", album live pubblicato sempre nel 2018 dalla AMS. Trattandosi di uscite recenti non verranno pubblicate sulla Stratosfera. Pubblicheremo invece nei prossimi giorni una serie di performance live. Appuntamento a breve. Intanto, buon ascolto.


LINK La Coscienza di Zeno (2011)
LINK Sensitività (2013)

Post by George

7 commenti:

  1. Complimenti per il ricco e dettagliato post, dedicato ad uno dei più interessanti gruppi del prog italiano contemporaneo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Augusto. In effetti mi piace andare a riscoprire questi e altri gruppi prog italiani che rischierebbero - ingiustamente - di finire nel "dimenticatoio". A breve li ascolteremo anche nella dimensione live.

      Elimina
  2. ciao...ottimo post ! gruppo molto valido,a testimonianza del progressive italiano degli ultimi anni nel mondo.mi piacerebbe,se possibile,che approfondissi sui GATTOMARTE,che trovo molto interessanti....Grazie ! Mimmo

    RispondiElimina
  3. Gatto Marte! Un ottimo gruppo in attività fin dalla fine degli ani '90, passati un po' troppo sotto traccia. Raccolgo l'invito di Mimmo.

    RispondiElimina
  4. Ciao, sono Stefano. Grazie di averci condiviso! Aggiungo così per curiosità che il salotto di Nonna Speranza ritratto nelle foto era quello di casa dei miei...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aggiungerei "Grazie per averci piratato" ahahahaha

      Elimina