venerdì 25 novembre 2022

Peter Cam - 2005 - Strade

 

TRACKLIST:

01. Time To Go - 4:12
02. Love Has Not Disappeared - 4:33
03. Running - 4:54
04. Piccolo arcobaleno (canzone per Velemir) - 4:16
05. My Poor Way - 3:56
06. Dolce ombra - 5:07
07. Precious Time - 4:37
08. La stagione del tempo - 5:00
09. Reverse Song - 6:40
10. Strade - 5:10


FORMAZIONE
Pietro Sabatini - voce e chitarra acustica
Alessandro Camaiti - voce, chitarra acustica
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"Strade" è un vero e proprio gioiellino acustico che merita di essere rispolverato, ascoltato, gustato, apprezzato in tutta la sua bellezza. Da sempre amante delle sonorità della west coast. mi sono innamorato fin dal primo ascolto di questo album, partorito dalla mente geniale del duo Sabatini-Camaiti. Vista la provenienza dei due musicisti potremmo considerare questo album uno spin-off dei Nuova Era piuttosto che dei Whisky Trail. Ringrazio l'amico e collaboratore Cimabue per avermi inviato i file un po' di tempo fa e con essi il ricordo di questo CD che sono andato a ri-scovare nei miei archivi. Per aiutarvi ad esplorare questo grande disco, passato decisamente sotto traccia, vi propongo la recensione pubblicata sul sito "MusicalNews" il 23.01.2006.


"Il duo acustico Peter Cam e' costituito dal folker Pietro Sabatini dei Whisky Trail ed Alessandro Camaiti, già' con i progressive Nuova Era: il loro CD porta l'esperienza degli Steeleye Span ad incontrare il beat italiano. Una giusta alternanza di canzoni in inglese ed in lingua italiana, a dimostrazione dell'alchimia che sta alla base di questo album e di tutto il progetto Peter Cam: proporre un repertorio acustico (voci e chitarre) semplice, ma estremamente intimo e comunicativo, così come fecero al suo tempo Logging & Messina. Suoni limpidi e ben registrati, 10 canzoni per 48 minuti e 28 secondi di un CD unico se paragonato all’asfittico panorama italiano, uscito per una etichetta coraggiosa come la senese Horus, la stessa che ha pubblicato il CC dei Mantra (hard blues rock band con radici toscane), la risposta di casa nostra alla grande summa dei Led Zeppelin. 
La storia del rock dimostra che bisogna guardare avanti e sperimentare, ma senza mai dimenticare (o tradire) la lezione dei padri: Peter Cam è tutto questo, ovvero sia coraggio nel mettersi in gioco, dimostrando da dove si viene e quali strade si sono percorse. La title track e' in questo un pamphlet limpido: "... Strade affollate, strade vuote, strade pericolose, strade senza sfondo, strade materiali, strade mentali, immaginarie, scelte di vita ...!” Indubbiamente questo brano e' il momento più riuscito e comunicativo dell'intero disco, così come sul fronte inglese Love has not disappeared ti porta nella bruma inglese della fine degli anni'60. Infine vi è la grafica, volutamente innocente: i colori pastello del disegno di Mapak ti conducono proprio sulla strada dei cantastorie, in un epoca senza dimensioni e dove non puoi storicizzare ogni momento che si vive in modo diretto: il precious time (come racconta l’omonima canzone...) qualche volta ci ha visto volare via sulle ali della fantasia, in mezzo ad un turbinio dolce di polvere sottile".
Buon ascolto


Post by George - Music by George & Cimabue

6 commenti:

  1. Non riesco ad approfondire niente rispetto ai mantra citati nell'articolo. non trovo notizie in rete, Grazie Ale.

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    1. In effetti in rete le informazioni sono pressoché assenti

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  2. Chitarre acustiche in evidenza, atmosfere sognanti: grazie carissimi George e Cimabue per avermi fatto apprezzare questa gemma.

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  3. Album mancante anche nel database del sito Discogs, ma ho provveduto a inserirlo, manca solo il numero di catalogo dell'etichetta Horus Music: sarei grato a chi potrà essere d'aiuto, magari è leggibile nel retro copertina e chi ha fornito le tracce audio potrebbe implementare le immagini pubblicate nel post

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  4. Dovrebbe essere HO-200509-03

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