martedì 3 gennaio 2023

Vince Tempera - The First Works part 1: Vince Tempera & La Macchina del Piacere (1970 - vinyl) + You've Got a Friend (1971 - vinyl)

 

Ben ritrovati, cari stratosferici amici. L'anno nuovo si apre con una retrospettiva dedicata ai primi lavori di Vince Tempera (all'anagrafe Vincenzo), noto tastierista milanese con alle spalle una lunga e articolata discografia. Per tracciare, seppur in breve, la biografia di questo artista ci vorrebbe un intero volume, per cui per gli approfondimenti del caso vi rimando ai numerosi siti web che ne descrivono il profilo musicale. Da parte mia cercherà di rimanere più aderente ai contenuti delle prime produzioni musicali di Vince che è raccolta in u arco temporale compreso tra il 1970 e il 1974. Questi gli album che verranno proposti nelle "due puntate": Vince Tempera & La Macchina del Piacere (alias The Pleasure Machine) del 1970, You've Got a Friend del 1971, La nottata (colonna sonora originale del film) del 1974 e Piano Piano, anch'esso del 1974. Questi ultimi due dischi saranno i protagonista della prossima puntata. Viene escluso da questa cronologia Art+Art Live (1973) in quanto già postato sul blog nel 2020 insieme a numerose bonus track (qui). Le informazioni che troverete di seguito, in particolare quelle sui Pleasure Machine, le ho attinte da Wikipedia. Infine: questo doppio post non sarebbe stato possibile senza il fondamentale aiuto dell'amico e storico collaboratore nonché benefattore, Frank-One. E' stato lui ad inviarmi i file degli introvabili e rari vinili You've Got a Friend e Piano Piano. Grazie per questo ennesimo graditissimo contributo. E qui inizia l'avventura.

Vince Tempera & La Macchina del Piacere (1970)

cover originale del 1970

TRACKLIST:

01. The Pleasure Machine
02. Classical Gas
03. Rain
04. Mas Que Nada
05. Let It Be
06. Everybody's Talkin'
07. Ticket To Ride
08. Ballad Of Easy Rider
09. Rain
10. Lay Lady Lay
11. The Windmills Of Your Mind
12. Sexual Resolution

cover ristampa del 1980

FORMAZIONE

Vince Tempera - piano, organo, vibrafono, clavicembalo
Ellade Bandini - batteria, congas, tamburino
Ares Tavolazzi - basso, chitarra elettrica, chitarra classica, violoncello

cove Mc del 1980

I Pleasure Machine nascono nel lontano 1969 a seguito dell'incontro tra due musicisti ferraresi, il batterista Ellade Bandini e il bassista Ares Tavolazzi, con il tastierista Vince Tempera. Messi sotto contratto dalla casa discografica Durium, incidono nel 1970 un primo singolo contente sul lato A la cover di "The Ballad of Easy Rider" dei Byrds e sul lato B "The Pleasure Machine", una composizione originale di Tempera. Il singolo passa del tutto inosservato così come il successivo 33 giri, arricchito da altri brani, in gran parte cover di grandi artisti stranieri. Il disco prenderà il titolo tradotto in italiano, ovvero "Vince Tempera e La Macchina del Piacere". Prima di entrare nei contenuti di questo album, vorrei ricordare che il trio Tempera-Bandini-Tavolazzi, con la collaborazione di Angelo Vaggi al basso (Tavolazzi  era alla chitarra), realizzò nello stesso anno (1970) l'album "Fourth Sensation", anch'esso decisamente raro, peraltro già presente sulla Stratosfera dal 2016. Guarda caso, anche allora fu Frank-One a fornirci il contributo. Lo troverete qui. Sono 10 brani con nomi femminili. Un gioiellino da riscoprire. 


"Vince Tempera & La Macchina del Piacere" è rimasto relegato in versione vinile. Pubblicato con questo titolo nel 1970 (con una splendida copertina che ricorda un quadro futurista), venne ristampato 10 anni più tardi, sempre dalla Durium, con copertina differente, sia  in formato LP che musicassetta con titolo in inglese, "The Pleasure Machine" che poi altro non era se non il nome ufficiale del trio. I contenuti erano esattamente gli stessi, 12 tracce, quasi tutte cover, riarramgiate dai tre musicisti in modo spesso molto originale. Addirittura vi sono due differenti versioni di "Rain" dei Beatles. Altre cover, tra le più significative, sono "Classical Gas" di Mason Williams e la già citata "Ballad of Easy Rider" dei Byrds. Non aspettatevi nulla di eccezionale. E' musica da intrattenimento, suonata con eleganza da tre musicisti ancora "in erba" che sbocceranno da lì a breve (Tavolazzi con gli Area, Bandino con decine di gruppi e Tempera...beh, di lui ci sarebbe veramente tropo da dire).  In quanto ai Pleasure Machine vale la pena ricordare che parteciparono alle registrazioni dell'album di Francesco Guccini, "L'isola non trovata" (incidendo anche una loro versione di "Asia") e subito dopo di "Terra in bocca" dei Giganti. Nel 1972, dopo avere contribuito alle registrazioni de "L'orso bruno" di Antonello Venditti, il gruppo si sciolse come neve al sole. 


Vince Tempera - You've Got a Friend (1971)


TRACKLIST:

01, You've Got A Friend - 4:06
02. Chicago - 3:13
03. Love - 2:14
04. It's Too Late - 3:55
05. Up Pops - 4:21
06. You've Got A Friend (finale) - 1:02
07. Mamy Blue - 3:45
08. Adagio in Do Minore - 3:54
09. Methilde - 4:23
10. Love Story - 3:21
11. A Song - 2:36
12. The Long And Winding Road - 3:19


FORMAZIONE:

Vince Tempera - piano
Ellade Bandini - batteria
Ares Tavolazzi - basso


E' il 1971 e per l'etichetta Columbia viene pubblicato il secondo lavoro di Vince Tempera dal titolo "You've Got a Friend". Il disco è attribuito al solo Tempera, anche se al suo fianco vi sono gli altri due compagni di avventura nei Pleasure Machine, ovvero Ellade Bandini e Ares Tavolazzi. Questo album è piuttosto raro e, come per La Macchina del Piacere, non è mai stato ristampato. Frank-One me lo ha inviato evidenziando l'usura che lo contraddistingue, tipica di un vinile che ha compiuto 51 anni. Anche in questo caso molte tracce sono cover di altri artisti, ad iniziare dalla title track composta da Carole King. Sempre dal repertorio della King troviamo "It's Too Late". Tra le mie preferite segnalo la cover di "Chicago" di Graham Nash (con tanto di coretto) e la immortale "The Long and Winding Road" dei Beatles. Vince Tempera infila tra i solchi qualche sua composizione (Love, Up Pops, Methilde, A Song). Non manca un particolare arrangiamento dell'Adagio in Do Minore di Benedetto Marcello. Purtroppo orchestrazioni e cori, non sempre azzeccati, appesantiscono la qualità degli arrangiamenti. Anche la scelta di alcuni brani lascia a desiderare, leggasi "Mamy Blue" e "Love Story". Non importa. Il disco va contestualizzato e apprezzato quantomeno per la sua rarità. 

Mc del 1971

Si conclude qui la prima parte della retrospettiva dedicata agli album di esordio di Vince Tempera. Come promesso, a breve seguirà la sezione conclusiva. Vi lascio con il consueto buon ascolto.


LINK La Macchina del Piacere (1070)
LINK You've Got a Friend (1971)

Post by George - Music by Frank-One & George (4 hands are better than 2)

10 commenti:

  1. Buon anno e grazie del cadeu... avevo recuperato la versione 1980 della Pleasure Machine, più che altro attratto dal blasone dei tre performers. Dice bene George, una sorta di "easy listening" da parte di musicisti ancora in erba... che svetteranno di lì a breve, in altri ambiti. Mi accingo all'ascolto del 2 album... grazie agli autori di questo post estremamente raro.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Niente male....opere ancora acerbe ma già di classe

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  4. Grazie per le perle assolute. Vince Tempera è un grandissimo musicista, e questi dischi non li conoscevo.
    Vi metto al corrente di una cosa che mi frulla in testa da anni. Vince Tempera è l'arrangiatore e il produttore di tutti i dischi di Steven Schlacks, tutti quei dischi melensi per piano solo che vendevano milioni di dischi alla fine degli anni 70. C'è una leggenda che vuole che il buon Steven non fosse nemmeno un pianista ma semplicemente uno con la faccia giusta per quelle melodie lì (quel volpone di Freddie Naggiar, discografico della Baby records, queste cose le faceva). Questa cosa non è avallata da nessuna prova, ma se fosse vera, allora, 1+1=2, ovvero Steven Schlacks è Vince Tempera.
    Mi piacerebbe chiederglielo.
    Saluti
    Paco

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    1. Quando vedo Ares provo a chiederglielo.....magari lo sa

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  5. In effetti i dubbi di Paco potrebbero essere più che legittimi. Non mi stupirei più di tanto, visto che il passato è ricco di cantanti e gruppi che si sono limitati a "metterci la faccia". Bravo Osel, visto che conosci Ares chiedigli anche, ma senza impegno, qualche aneddoto sui Pleasure Machine.

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  6. Due albums piacevoli da ascoltare. Ho apprezzato particolarmente Sexual resolution, con il suo incedere e Up pops, con l'intervento della sezione fiati. Grazie carissimi George e Frank-One.

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  7. Curioso,il 5 gennaio in un mercatino estemporaneo ho trovato il vinile You ve got a friend a 3 euro non perfetto ma in discreto stato,certo non è un granche,anzi...

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