lunedì 17 aprile 2023

Various - 2010 - Artisti per Re Nudo (CD non in commercio allegato al volume "Re Nudo & altri Festival" di Matteo Guarnaccia

 

TRACLIST with LINE-UP:

01. Simon Luca & L'enorme Maria – Miss Rebel - 3:34
acoustic guitar – Marco Ferradini
bass – Paolo Donnarumma
drums – Flaviano Cuffari
electric guitar – Ricky Belloni
piano – Pepè Gagliardi
vocals, acoustic guitar – Simon Luca

02. Come Le Foglie – Via Lodovico Il Moro - 3:31
guitar, vocals – Attilio Zanchi, Claudio Lugli, Giancarlo Galli

03. Martin & Jutta (Analogy) – Franco's Rock - 4:22
guitar – Martin Thurn
classic guitar – Alessio Spertini
vocals – Jutta Nienhaus

04. Garybaldi – Dipende da te - 4:54
bass – Angelo Traverso
drums – Maurizio Cassinelli
guitar, vocals – Bambi Fossati
keyboards – Nico Labinto

05. Yu Kung – Troppo fredda la notte - 2:55
bass – Gigi Folino
mandolin – Franco Di Biase
vocals – Marco Cavedon, Mimma Caldirola
vocals, acoustic guitar – Mauro Bertani, Paolo Perazzini

06. Riccardo Zappa – King - 7:03
guitar – Riccardo Zappa

07. Jumbo – Sta accadendo qualcosa dentro me (acoustic set) - 3:15
flute, harmonica – Dario Guidotti
guitar – Daniele Bianchini
vocals, acoustic guitar – Alvaro Fella

08. I Cancelli della Memoria – Plancton - 5:31
bass – Stefano Vietta
drums – Gianfranco D'Adda
guitar – Mario "Ellepì" Dalla Stella
keyboards – Paolo Botta
percussion – Carlo "Manolo" Cilibrasi
vocals – Roberta Pagani

09. Simon Luca & L'enorme Maria – Everybody's Gotta Drink Another Round With Me - 2:00
acoustic guitar – Marco Ferradini
bass – Paolo Donnarumma
drums – Flaviano Cuffari
electric guitar – Ricky Belloni
piano – Pepè Gagliardi
vocals, acoustic guitar – Simon Luca

10. Claudio Fucci – Prima di partire - 3:10
vocals, guitar - Claudio Fucci

11. Battiato – Improvvisazione - 3:25
synthesizer - Franco Battiato

12. Donatella Bardi – Incoscienza - 3:16
vocals, guitar - Donatella Bardi

13. Alberto Camerini – La ballata dell'invasione degli extraterrestri - 4:27
vocals, guitar - Alberto camerini

14. Claudio Rocchi – Sotto i portici di marmo - 4:20
vocals, guitar - Claudio Rocchi

15. Ricky Gianco & Fernanda Pivano – Danni collaterali - 3:23
vocals – Fernanda Pivano
vocals, guitar – Ricky Gianco

16. Claudio Fucci & Come Le Foglie – Voglia di libertà - 2:47
percussion – Tullio Granatello
vocals, guitar – Claudio Fucci, Claudio Lugli, Giancarlo Galli


IL DISCO - NOTE DI COPERTINA
Il CD qui proposto, stampato nel 2010, era allegato al volume di Matteo Guarnaccia intitolato "Re Nudo pop & altri festival - Il sogno di Wookstock in Italia 1968-1976" e quindi non commercializzato separatamente. Oltre al CD. venne allegato al volume un DVD dal titolo "Alpe del Viceré 1973 e Re Nudo". E ora passiamo alle note riguardanti le singole tracks:

Tracks 1, 5, 7, 9, 13 registrate il 17 dicembre 2006  durante la "Notte delle chitarre ricordando i Festival di Re Nudo" nell'Auditorium di Radio Popolare a Milano
Track 2 registrata ai Real Sound Studio di Milano
Track 3 registrata a Radio Laveno, estate 1978
Track 6 registrata dal vivo al Fingerpicking.net Studios, 2010
Track 8 registrata dal vivo a Rescaldina, 10 maggio 2008
Track 10 registrata ai Real Sound Studios, 2005.
Track 11 registrata dal vivo negli anni '70
Track 12 registrata dal vivo a Catania durante un Pop Festival negli anni '70
Track 14 registrata dal vivo a "Le rotonde" in Garlasco (Pv), 1972
Track 16 registrata ai Real Sound Studios, Milano, 2006.

Oltre a Matteo Guarnaccia, i curatori di questa eccezionale compilation furono Patrizio Fariselli e Claudio Fucci. Che dire? una sfilata del meglio del pop italiano degli anni '70 (a parte qualche eccezione come I Cancelli della Memoria) con numerose tracce live. Si passa da Simon Luca ai Garybaldi, dai Jumbo a Donatella Bardi, da Claudio Rocchi a Franco Battiato fino agli immancabili Yu Kung. 
Ma non potevo fermarmi al solo disco vista l'opportunità di disertare anche sulla rivista (che ho particolarmente amato ed apprezzato in altre epoche)  e sui concerti organizzati dalla sua redazione. Sta di fatto che il viaggio si è prolungato con alcuni approfondimenti.. 

LA RIVISTA "RE NUDO"
(fonte: Giovanna Lo Monaco)


Per coloro che avessero la memoria corta (pochi, ne sono certo), vale la pena tracciare i tratti salienti della più importante rivista dell'underground italiano. "Re Nudo" rappresentò una delle più note e significative espressioni della controcultura dagli anni successivi alla contestazione sessantottina fino all’esplosione del Settantasette. Nacque a Milano su iniziativa di Andrea Valcarenghi, Guido Vivi e Michele Straniero; Valcarenghi, ex membro del gruppo provo Onda verde, sarà direttore e principale responsabile della linea editoriale della rivista per tutta la sua durata. Il n. 0 del novembre del 1970 venne pubblicato come supplemento al numero 19 di «Lotta Continua» e presentava in copertina il disegno di un ragazzo hippie sovrapposto al testo della favola Gli abiti nuovi dell’imperatore di Andersen, conosciuta come la favola del “Re nudo”, da cui venne tratto il titolo della rivista. La grafica essenziale e il formato inconsueto, di grandi dimensioni, vennero ideati da Gianni Emilio Simonetti, appartenente all’area situazionista italiana e, in seguito, direttore della casa editrice Arcana. Il secondo numero, indicato come n. 1, venne pubblicato nel dicembre 1970. La rivista mantenne una periodicità mensile, per lo più regolare, fino alla chiusura e vide il susseguirsi di due serie: la prima va dal n. 0 fino al n. 34 del 1975, la seconda, che presentava un formato ridotto in A4 e un maggior numero di pagine, dal n. 35 fino all’ultimo, il n. 92 del novembre del 1980.


«Re Nudo» divenne un laboratorio attivo e estremamente partecipato di cultura alternativa. In primo luogo si deve ricordare l’organizzazione dei principali pop festival del periodo – tra cui il famoso raduno di Parco Lambro a Milano svoltosi dal 1974 al 1976 – ideati nell’ottica di una riappropriazione degli spazi e della trasformazione del tempo libero in tempo liberato da parte dei giovani. Un’altra iniziativa di rilievo fu la creazione, nel 1972, di un vero e proprio centro di cultura underground in via Maroncelli a Milano, dove si trasferì la stessa redazione e vennero organizzati concerti musicali, una cineteca, performance e spettacoli teatrali, ma anche un mercatino e una free clinic. La qualità degli argomenti trattati nel corso del tempo era estremamente rappresentativa dei temi sociali, delle correnti culturali e delle linee ideologiche che si intersecarono durante gli anni Settanta negli ambienti della controcultura, tempestivamente rilevati e discussi dalla rivista. La parte riservata alla politica nazionale – che acquisì rapidamente maggiore importanza rispetto a quella internazionale – fu dedicata alla controinformazione e alla denuncia delle istituzioni repressive, con particolare riferimento a carceri e manicomi.


Nel 1975 la redazione di «Re Nudo» avvertì la fine di un’esperienza, in base ad alcune delusioni – la chiusura della sede in via Maroncelli e i problemi con la polizia e i partecipanti verificatisi durante i festival a Parco Lambro – e alla constatazione dei profondi mutamenti generazionali avvenuti all’interno dei movimenti, che fecero apparire la rivista come esponente di strategie e ideologie superate. Si verificò di conseguenza la svolta redazionale che diede avvio alla seconda serie, completamente incentrata sulle tematiche mistiche derivate dalla religione settaria del guru Rajneesh, di cui Valcarenghi divenne seguace. Nel 1996 Valcarenghi rieditò la testata – tutt’oggi attiva – in collaborazione con alcuni dei protagonisti della prima stagione, tra cui Claudio Rocchi e Franco Battiato, proponendo argomenti relativi all’ecologia e alla ricerca spirituale. Ma nella memoria collettiva «Re Nudo» continua ad identificarsi, di fatto, con la prima serie degli anni Settanta, che ha segnato profondamente le vicende della controcultura italiana". Per la lettura integrale dell'articolo vi rimando a questa pagina (qui). 


I POP FESTIVAL "RE NUDO"
(fonte Giovanna Lo Monaco)
Come sopra ricordato, la redazione della rivista ebbe il merito storico di avere organizzato alcuni tra i più importanti festival di musica pop a livello nazionale. Di seguito le date e i luoghi.

I Festival – 25-26 settembre 1971, Ballabio (Lecco)
II Festival – 16-18 giugno 1972, Zerbo (Pavia)
III Festival – 15-18 giugno 1973, Alpe del Vicerè (Como)
IV Festival 13-16 giugno 1974, Parco Lambro di Milano
V Festival -29 maggio- 2 giugno 1975, Parco Lambro di Milano
VI Festival -26-29 giugno 1976, Parco Lambro di Milano
VII Festival – 1977 Guello (Como)
VIII Festival -1978 Alpicella (Savona)


A questi raduni di musica pop parteciparono i più importanti gruppi e artisti italiani degli anni '70 presenti sulla sena nazionale, e non solo. Di seguito l'elenco dei principali protagonisti, non solo musicali, intervenuti alle varie edizioni del festival: Acqua fragile, Aktuala, Area, Atomic Rooster, Come le foglie, Drogheria di Solferino, Garybaldi, Hawkwind, Yu Kung, Latte e Miele, Living Theatre, Pink Fairies,  PFM; Donatella Bardi, Franco Battiato, Edoardo Bennato, Angelo Branduardi, Ivan Cattaneo, Don Cherry, Lucio Dalla, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Ivan Della Mea, Eugenio Finardi, Giorgio Gaber, Peter Hammil, Pino Masi, Claudio Rocchi, Alan Sorrenti, Demetrio Stratos, Antonello Venditti; Bambini di Dio, Dario Fo – Compagnia teatrale La Comune, Alberto Grifi, Matteo Guarnaccia, Antonio Peticov, Carlo Silvestro, Massimo Villa.


"Legato nell’immaginario collettivo a grandi eventi come quello di Woodstock negli Stati Uniti o dell’isola di Wight in Gran Bretagna, il fenomeno dei pop festival si sviluppò in Italia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta e trovò nei festival organizzati dalla rivista «Re nudo» – otto in totale svoltisi durante gli anni Settanta – una delle manifestazioni più significative e durature. Il raduno musicale nacque dalla necessità delle realtà controculturali e dei movimenti giovanili di creare eventi aggregativi che si facessero espressione di un senso di identità collettivo e della massima libertà creativa, prefigurando, in un luogo e in un tempo circoscritti, l’avvento di una società segnata da un profondo cambiamento nei costumi. Alle origini di questi festival risiedeva dunque una diversa idea di collettività, basata sulla solidarietà e sulla trasgressione dalle norme borghesi. 


Consapevole del processo di mercificazione che minacciava a livello internazionale lo “spirito” dei raduni, la redazione di «Re nudo» assunse inizialmente come priorità nell’organizzazione dei festival quella di mantenere l’autonomia rispetto al mercato, gestendo e producendo in proprio l’evento. I festival di «Re nudo» – e più in generale i festival italiani – presentarono inoltre una maggiore connotazione politica rispetto a quelli statunitensi: sulla rivista il festival venne infatti paragonato alle occupazioni delle case e alle barricate in piazza durante le manifestazioni, ribadendo la necessità della congiunzione tra il momento politico e quello esistenziale nell’ottica di una rivoluzione politica, e di riorganizzare il tempo libero trasformandolo in tempo liberato dai condizionamenti sociali e economici, in maniera del tutto coerente rispetto alla linea editoriale della rivista stessa"
Anche in questo caso, vi rimando qui per la lettura integrale dell'articolo. 



E INFINE...IL VOLUME DI MATTEO GUARNACCIA
"Re Nudo pop & altri festival: il sogno di Woodstock in Italia 1968-1976 " è stato pubblicato nel 2010 dalla casa editrice Vololibero di Milano e presenta i due allegati già illustrati. Oltre al CD oggetto del post, il DVD "Alpe del Vicerè 1973" presenta i seguenti contenuti:
riprese di Luigi Verderio (26 min 30 s); Massimo Villa / riprese di Luigi Salvaggio (15 min 19 s); Eugenio Finardi / riprese di Luca Bozzo (12 min 15 s); Simon Luca / riprese di Luigi Salvaggio (10 min 13 s); Andrea Mjid Vacarenghi / riprese di Enzo e Davide Giandomenico (6 min 11 s).

Copertina originale edizione 2010



Dopo il grande successo ottenuto nel 2010 il volume è tornato nel 2022 con una nuova edizione. I temi sono sempre quelli dei festival pop: le loro origini, il loro approdo e sviluppo in Italia negli anni Settanta, il  Parco Lambro nel 1976, sino ad arrivare all'attualità dei rave con le loro problematiche. La nuova edizione è stata rivista e aggiornata nella parte testuale e iconografica dallo stesso Matteo Guarnaccia e da Claudio Fucci. Contiene inoltre interventi ed estratti dall'edizione 2010, di Bruno Casini, Enzo Gentile, Claudio Rocchi e Majid Valcarenghi. Mancano i due allegati (DVD e CD) sostituiti da collegamenti con QR-code ai contenuti video e audio.


NOTE SULL'AUTORE
Matteo Guarnaccia (Milano 1954-2022), da poco scomparso, è stato artista e storico del costume, figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea. Attivo nel campo della moda, del design, della comunicazione, della musica, docente alla NABA di Milano, autore di numerosi saggi dedicati alle controculture e alle avanguardie, tra cui Mix & Match (2021), Malamoda (2021), Il grande libro della psichedelia (2017), Pirati (2015), Vivienne Westwood (2015), Ribelli con Stile (2009).
Per Volibero Edizioni ha pubblicato anche: Psychedelic Heroes (2010), Alphabeat e Bob Dylan Fun Book (2011), Dreamers & Dissenters (con Giulia Pivetta 2012). Un suo saggio appare su Rock Poster scritto da Martina Esposito (2021)


Ben, cari amici, vi lascio all'ascolto del disco oltre, naturalmente, a consigliarvi l'acquisto del volume. Vi lascio con questa vignetta che evidenzia come anche le regine (a prescindere dalla tinta dei capelli) e non solo i re, possono essere nude. A buon intenditor...Buon ascolto e buona lettura. 



Post by George

9 commenti:

  1. re nudo........e prima ancora Pianeta fresco.....riviste storiche che hanno segnato una generazione

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  2. Donatella Bardi ha partecipato al secondo giorno del Pop Festival alternativo di Catania (26-28 giugno 1974). Notizia tratta da Re nudo numero 28/29 settembre/ottobre 1974. Sergio

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  3. Grazie per la precisazione, Sergio. In effetti le note di copertina erano piuttosto vaghe.

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  4. Donatella Bardi partecipò anche nel 1973 al Raduno di Alpe del Vicerè come già ho raccontato nel post a lei dedicato, col comune che tolse la corrente elettrica, e così Donatella, Claudio Fucci, i Come le Foglie e Alberto Camerini suonarono in acustico alla sola luce dei fari dei furgoni, come mi confermò anni dopo lo stesso Fucci. Inoltre il Concerto integrale dove si possono trovare i brani eseguiti nell'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare sono già presenti sulla StratoSfera.

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  5. Troppo fredda la notte... incisa anche dal trio Franchi Giorgetti Talamo... prima o dopo gli Yu Kung ? Vi lascio con questo quesito progstorico. Grazie del cadeu

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    1. Beh caro amico, domanda troppo facile essendo il trio da te citato autore del brano in questione, ed infatti se vai a risentire il già da me citato Concerto a Radio Popolare, Perazzini li menziona appunto come autori. Il brano è dedicato a Pino Pinelli. Piuttosto, potrei probabilmente regalare una simpatica appendice musicale al qui presente post. Ne parlerò quanto prima al nostro mentore George. Buona salute a tutti. Frank - One

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  6. Che brani mirabolanti, di codeste delizie non se ne ha mai abbastanza e se vi sono altre proposte analoghe, ben vengano: grazie infinite, carissimo George.

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  7. Carissimi,
    ho seguito il vostro consiglio: acquistato il cofanetto del 2010 (su Discogs). Bellissimo! Grazie. Enrico

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