martedì 17 ottobre 2023

Artisti vari - 2006 - Canossa (Rock Opera)


TRACKLIST:

01. Gigi Cavalli Cocchi – Del nascere di un castello (2:05)
02. Mangala Vallis – Pietra su pietra (6:13)
03. Gigi Cavalli Cocchi – Adelaide (1:40)
04. Trama Sonora La Regina (6:27)
05. Gigi Cavalli Cocchi – Goffredo il Gobbo (1:36)
06. Sequencer – Danza di Matilde e Goffredo (7:37)
07. Gigi Cavalli Cocchi – Matilde ed Enrico IV (1:44)
08. Arcanoise – Tre giorni (10:57)
09. Gigi Cavalli Cocchi – Del combattere l'Imperatore (2:05)
10. Type – La battaglia (4:14)
11. Gigi Cavalli Cocchi – Ludovico Ariosto (1:27)
12. Oltremare – Il poeta (10:33)
13. Gigi Cavalli Cocchi – Come nulla muore (1:43)
14. Master Experience Il suo richiamo (10:10)


Pubblicato dalla Ma.Ra.Cash Records nel 2006. "Canossa" è un concept album in puro stile prog progettato da  Gigi Cavalli Cocchi, batterista dei Mangala Vallis. Il disco ha un suo filo conduttore, ovvero la storia del castello di Canossa, che sorge nell'omonimo paesino in provincia di Regio Emilia. L'antico maniero risale al 940 e al suo fianco venne costruito un monastero benedettino.  L'episodio più celebre, riportato su tutti i libri di storia, è quello accaduto durante la lotta per le investiture, nell'anno 1077, quando l'imperatore Enrico IV si recò nel castello di Matilde di Canossa per umiliarsi davanti a papa Gregorio VII perché venisse ritirata la scomunica. Da qui ebbe origine il detto "andare a Canossa", come segno di remissione e pentimento. 


Il disco mi è stato inviato dal nostro infaticabile collaboratore Osel, che ringrazio di cuore, amico di Gigi Cavalli Cocchi e, sicuramente, ammiratore del castello di Canossa, che sorge dalle sue parti, Cavalli Cocchi è la voce narrante delle 7 tracce che si alternano ai 7 brani suonati da differenti band prog rock italiane. Il castello invita un viandante immaginario a visitare il suo interno e a scoprire la storia di quelle mura che videro papi, imperatori, cavalieri, re e regine, impauriti e indomiti. "Entra viandante e osserva ciò che di me ancora non resta, ma vive", così si chiude il primo recitato. Tocca ai Mangala Vallis (nostra vecchia conoscenza già su queste pagine) aprire la sequenza musicale. Hammond e chitarra acustica, sintetizzatore, belle voci e cori: perfetto 70's sound. I MV non si smentiscono mai e non deludono mai. 


Gli altri sei gruppi, anche se decisamente meno conosciuti, si fanno apprezzare ugualmente. Niente male i Trama Sonora, un quintetto di Cavriago che comprende una ottima cantante di nome Greta Fornasari e due altrettanto bravi chitarristi quali Claudio Bianchini e Marco Scolari. "La Regina" è con ogni probabilità l'unico brano inciso dalla band. Nulla sappiamo dei Sequencer, interpreti di "Danza di Matilde e Goffredo", oltre 7 minuti di autentico prog "pesante", dominato da chitarre elettriche e tastiere. Stessi discorso vale per gli Arcanoise, interpreti  di una lunga cavalcata sonora di oltre 10 minuti con frequenti cambi di tempi, ottimi assoli e una bella voce femminile a condire il tutto. Anche in questo caso non esiste una loro discografia. Grandissimi i Type che ci riportano direttamente ai suoni dei King Crimson, con quella chitarra "frippiana" che tormenta le note de "La battaglia". Ma da dove sbucano questi meravigliosi alieni mai ascoltati prima? Atmosfere intense e grande sfoggio di sintetizzatori e chitarre elettriche per gli Oltremare alle prese con "Il poeta", brano della durata di oltre 10 minuti. La conclusione è lasciata ai Master Experience: superlativi, grande dinamismo con organo e chitarre a dialogare su ritmi incalzanti e un gran finale che richiama direttamente i vecchi Genesis o se preferite lo Steve Hackett dei tempi migliori. 


Un disco nascosto nelle pieghe del nostro progressive nostrano che merita di uscire dall'anonimato ed essere apprezzato in tutta la sua bellezza. Piacerà a tutti gli appassionati del prog classico, quello dominato dalle tastiere e dai suoni vintage di Moog, Hammond e mellotron. Lode e gloria a Gigi Cavalli Cocchi per questa sua idea geniale e per avere raccolto intorno a questo progetto gruppi sconosciuti, al di là dei suoi Mangala Vallis, ma assolutamente grandi sotto il profilo artistico. Grazie Osel, per questo regalo. A voi tutti buon ascolto.

Gigi Cavalli Cocchi


Post by George - Music by Osel
 

6 commenti:

  1. Gran bel colpo ! A partire dalla copertina, debito-omaggio del conterraneo (di Gigi) Augusto Daolio, una rock opera di tutto rispetto. Oltre a vederlo più volte dal vivo con i Mangala Vallis, ebbi la fortuna di scambiare due chiacchiere con questo grande artista durante il.Vox 40 di Kanzetti che si svolse a Parma. E pensare che per anni l'avevo classificato solo come il batterista di Ligabue. Molto altro invece, tra pelli, metalli, copertine ed anche libri (molto bello il suo Respiro del Tamburo). Mille grazie per questa chicca a me ignota.

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  2. I Sequencer sono un gruppo che attualmente porta in giro un tributo ai Pink Floyd veramente impressionante, gli altri sono veramente sconosciuti....quando incontro Gigi magari gli chiedo notizie.
    Gigi, peraltro, oltre alle tante cose fatte con artisti italiani vanta collaborazioni anche con Jackson dei VDGG e con Wilson dei Porcupine Tree

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  3. Aggiungo che Gigi Cavalli Cocchi è anche ospite nel recente album degli Acqua Fragile, Moving Fragments. Suona la batteria in un brano è ha realizzato la copertina del disco

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  4. Grazie di codesta meraviglia, dove persino la voce narrante regala emozioni.

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  5. Ringrazio di cuore "Verso la Stratosfera", che seguo da anni, per aver dato spazio all'Opera rock "Canossa" un lavoro collettivo che fotografava anche il panorama progressivo della provincia di Reggio Emilia di quel periodo, la nostra città che negli anni 70 è stata tappa fondamentale di artisti straordinari (Genesis, VDGG, Gentle Giant, King Crimson, Soft Machine, PFM, Orme per citarne alcuni) che sicuramente hanno ispirato una generazione di musicisti come me, che tanto devono a quel momento storico fondamentale della musica. Ringrazio anche chi nei commenti mi ha fatto i graditi complimenti e mi permetto per correttezza di fare due dovute correzioni: si alla fortuna che ho avuto di condividere il palco con David Jackson, Nic Potter e Judge Smith(VDGG), Ian Anderson (Jethro Tull), Bernardo Lanzetti, Mauro Pagani, Aldo Tagliapietra, Tony Pagliuca e Tolo Marton (Le Orme), David Cross (King Crimson), Eugenio Finardi, Rodolfo Maltese, Patrizio Fariselli, Lino Vairetti e tanti altri. Non ho invece mai incontrato Steven Wilson. Concludo precisando che nell'ultimo album degli Acqua Fragile "Moving Fragments" ho suonato 2 brani e fatto la copertina. Buona musica.

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  6. Mr. GCC I suppose... wow ! Bello quando gli artisti citati intervengono nei commenti, rendendo pieno merito al lavoro pregevole svolto dagli autori in tutti questo anni.

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