Quest post nasce dalla collaborazione a quattro mani con il nostro amico e collaboratore Marco Osel, che ha il pregio - tra le altre cose - di ricordarmi l'esistenza di grandi artisti a volte ingiustamente trascurati. E' il caso di Cristiano Roversi, si cui mi ero già soffermato tre anni fa, quando presentai quel gioiellino intitolato "AntiQua" (lo ritroverete qui). Il disco, il terzo della sua breve discografia solista, si rifaceva ai suoni pastorali dei Genesis degli albori, quelli di Anthony Phillips, per intenderci. Chitarre acustiche, tastiere molto liquide, un tuffo nel passato nel progressive più autentico e puro. Con l'occasione tracciai anche la biografia di Roversi, cosa che ometterò in questa sede per evitare inutili e noiose ripetizioni.
L'occasione è invece quella di proporvi i primi due lavori datati rispettivamente 1999 e 2003. Specie nel primo album le precedenti esperienze musicali con il suo gruppo storico, quello dei Moongarden, vengono lasciate alle spalle. Il secondo, invece, si arricchisce di ulteriori sonorità per giungere, in un crescendo lento (13 anni in tutto!!) ma inarrestabile, al grande capolavoro, il già citato "AntiQua". In questa sede stiamo parlando dei tre album pubblicati esclusivamente a nome Cristiano Roversi, tralasciando la vasta produzione con i Moongarden, i Submarine Silence e le collaborazioni con numerosi artisti, tra i quali Bernardo Lanzetti, Gigi Cavalli Cocchi, Massimo Zamboni e Angela Baraldi. L'elenco prosegue ed è molto lungo. Prima di passare alla presentazione dei due dischi in questione, ringrazio ancora Osel per avermi inviato i file di "The Park" e per avermi aiutato a ricordare dell'esistenza di "Music From My Room's Window" che proprio da buttare non è.
Cristiano Roversi - 1999 - Music From My Room's Window
TRACKLIST:
01. Odissea - Libro Primo - 1st Movement (6:26)
02. Odissea - Libro Primo - 2nd Movement; 3rd Movement (12:45)
(percussioni e voce Riccardo Biancoli)
03. Blue Earth (4:28)
(chitarra elettrica Giorgio Signoretti - percussioni e voce Riccardo Biancoli)
04. Dolphins Part one (6:01)
05. Here Comes The Flood (6:16) (voce Marco Olivotto)
06. Cosmos Part one (6:02)
(chitarra elettrica Giorgio Signoretti - percussioni e voce Riccardo Biancoli)
07. A Belgian Holiday (2:53)
08. Nightfall (8:10) (chitarra looping Massimo Menotti)
Nel 1999, a latere della produzione musicale con i due gruppi di cui è componente, gli storici Moongarden ed i Submarine Silence, Cristiano Roversi realizza il suo primo album solista. Viene pubblicato dalla Mellow e contiene otto tracce, caratterizzate da suoni sperimentali distanti anni luce da quelli dei già citati gruppi. La mini suite "Odissea", suddivisa in 3 movimenti, così come "Dolphins Part One" - che non ha una part two - e la conclusiva "Nightfall" (seguita da applausi che la fanno sembrare una registrazione live - ma potrebbe anche esserlo) riportano alle atmosfere elettroniche e spaziali del primo Edgar Froese, musiche che ben si adatterebbero come colonna sonora di un documentario scientifico in tema di galassie infinite. Si discostano gli altri brani, grazie all'apporto di voci, percussioni e una chitarra distorta (in Cosmos Part One). Molto eterea e "liquida" è la cover di "Here Comes The Flood" di Peter Gabriel, cantata da Marco Olivotto sul tappeto di tastiere di Cristiano. Bella e struggente come sempre. Un album minimalista, dunque, apparentemente semplice, ma in realtà in possesso di una sua sua complessità ed eterogeneità, Chissà cosa diavolo sarà passato dalla finestra della camera di Cristiano...
Cristiano Roversi - 2003 - The Park
TRACKLIST:
01. The Park - Part One (5:17)
a) Opening Theme
b) The Park Part 1
02. Birds Rhyme (3:52)
03. Winter Theme (4:44)
04. Birds Rhyme Reprise (2:04)
05. The Park - Part Two (3:23)
a) January's End Day
b) The Park Part 2
06. Stolen Title (3:06)
07. The Park - Part Three (5:33)
a) Spring Theme
b) The Park Part 3
c) Spring Theme Variazione
08. Wind Rhymes (3:23)
09. Summer Theme (3:40)
10. The Park - Part Four (adagio per oboe, synths e mellotron) (2:20)
11. Stargazers (2:28)
12. Tripping (7:27) (voce Simone Rossetti)
Quattro anni dalla pubblicazione dell'album di esordio sono lunghi. Il polistrumentista mantovano nel maggio 2003, si ritaglia una parentesi dalle attività con i suoi gruppi per ritornare nello studio di registrazione, realizzato all'interno della sua abitazione, per registrare il secondo album solista. Tranne l'apporto della voce di Simone Rossetti nell'ultima track, tutti gli strumenti, in particolare le tastiere elettroniche, sono nelle mani, è il caso di dirlo, dello stesso Cristiano: piano elettrico, mellotron, sintetizzatori (Poly Moog, ARP Synths, Korg Synths, EMU Synths), campionatore, Chapman Grand Stick, 6 strings Fretless bass, loops. Anche in questo caso il disco venne pubblicato dall'etichetta Mellow Records.
Come possiamo constatare fin dal brano di apertura. "The Park" è completamente diverso rispetto al disco di esordio. Qui ci stiamo lentamente avvicinando alle opere dei primi Genesis, quelle composte da Tony Banks e Anthony Phillips. Le 12 tracce, tutte strumentali ad eccezione della conclusiva "Tripping", cantata da Simone Rossetti, sono caratterizzate da quei suoni sinfonici ed evocativi caratteristici dei primi anni '70. La spruzzata di effetti elettronici da parte di Roversi, arricchisce r rifinisce la magia già presente nelle singole composizioni. Mi è piaciuto quanto scritto su Discogs, in calce alle informazioni sul disco: "In un certo senso questo è l'album solista che Tony Banks avrebbe dovuto fare, piuttosto che cercare disperatamente di avere un singolo di successo". E' innegabile la crescita e la maturità artistica conseguite rispetto a "Music From My Room's Window": il percorso proseguirà ancora, molto lentamente ma inesorabile. Dovranno trascorrere ben nove anni (e saremo nel 2012) prima di giungere a qual capolavoro chiamato "AntiQua". Gustiamoci allora queste due prime opere e, se volete, andate a ripescare l'album del 2012 per una valutazione completa del percorso artistico. In chiusura vi propongo il booklet incluso nel CD. Come sempre vi auguro buon ascolto.
LINK The Park
Post by George - Music by Osel & George
Poliedrico e geniale, a parte il già pubblicato AntiQua, ignoravo l'esistenza di questi due perle... in particolare il primo lavoro, molto suggestivo ed evocativo (oserei quasi 'immaginifico'). Mille grazie agli autori
RispondiEliminaDelizia delle delizie questi album ed anche il notevole AntiQua, grazie carissimi George ed Osel.
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